UNO SPRECO DI SPERANZA presentazione

Per ben due volte abbiamo tentato di chiamare a raccolta la Società Civile Organizzata italiana e i suoi gruppi più rappresentativi, di renderla consapevole dell’urgenza estrema di un’azione compatta e coordinata per tentare di arginare lo strapotere delle destre finanziarie-commerciali e dei loro scherani politici, per arginarne l’inesorabile e vittoriosa marcia verso l’annichilimento del bene comune, che costoro perseguono con mezzi colossali. Per ben due volte il progetto era ambizioso, epocale, potenzialmente rivoluzionario, ma in entrambe abbiamo fallito. I ‘personaggi giusti’, titolari dell’iniziativa, c’erano - da Zanotelli a Ciotti, da Minà a Vermigli, Castagnola, Strada, il sottoscritto e altri. Ma non è bastato. Il primo tentativo è naufragato sulle resistenze delle ‘parrocchie’ dei vari gruppi: piccole invidie, rivalità, incapacità di collaborare. Al secondo, decidemmo di bypassare interamente i gruppi e di rivolgerci alle persone comuni, cioè ai singoli attivisti. Finì tutto in nulla. Lavorammo molto, pensammo molto, e in verità a sgobbare eravamo pochissimi. Producemmo entrambe le volte dei documenti simbolo, tre Manifesti di chiamata all’azione, che ancora oggi ritengo mirabili e fondamentali.
Ve li propongo qui. Ma che tristezza, che spreco di speranza. Peccato.