TEMPO SCADUTO
CHIAMATA
A UNA SVOLTA PER LE PERSONE E LE COMUNITA’ CRITICHE IN MOVIMENTO
C’è un
tesoro in Italia che abbiamo costruito noi, noi che siamo le comunità critiche
e le persone che da tempo hanno deciso che il mondo può e deve essere migliore.
Lo abbiamo messo assieme in anni di lavoro, e alcuni suoi frutti sono visibili
a diecimila chilometri da qui, come a poca distanza dalle nostre case. Questo
c’è. Ma l’evidenza dell’impatto globale di tanto lavoro non è quella che
speravamo. Infatti le cose non sono meglio, non al Sud, non al Nord, non per la
Pace, non per la Legalità e per la Demorazia, né per i Lavoratori, né per gli
Immigrati, né per gli Esclusi, né per l’Ambiente, non per l’Informazione, non
per la Salute, non per il nostro Futuro.
Piccoli
grandi miracoli li abbiamo fatti, ma nella sostanza il risultato è questo,
facciamocene carico per la parte che ci compete. Questo significa solo che il
nostro tesoro va certamente valorizzato, ma pensato però come primo mattone cui
far seguire ben di più. Accenno ai giovani e al loro diritto di sognare – ieri
c’era speranza oggi abbiamo paura….
E
allora la chiamata va a noi tutti, per fermare la nostra macchina, aggregarci,
e:
Ripartire
con una differenza: nuovi
metodi, da
inventare assieme
Marciare
con una differenza: coesione, oltre gli individualismi che
ci annullano
Esserci
con una differenza: risultati
tangibili.
Non
abbiamo alternative, il tempo è scaduto.
SE SIAMO D’ACCORDO SU..
..CI
CHIAMIAMO A RACCOLTA
Vi chiediamo di incontrarci per trovare una coesione a partire da questi
spunti, e per rivedere
i metodi con
cui cercheremo il consenso per un cambiamento reale. Vitale è comprendere che è
sui quei metodi che ci qualificheremo come rilevanti o, al contrario,
irrilevanti ai fini di un cambiamento. La loro efficacia determinerà il
consenso delle opinioni pubbliche pro o contro le aspirazioni per un mondo più
equo, in altre parole, tutto.
Sui metodi alcuni suggerimenti
essenziali:
1)
La conoscenza dei
“Chi”, “Come”, “Cosa” degli Altri, e cioè chi erano, come hanno fatto e
cosa sono diventati coloro che in pochi anni hanno quasi totalmente smantellato
il mondo figlio di 100 anni di lotte dal basso. Vi sono, qui, lezioni
essenziali.
2)
La comprensione dei
milioni di elettori-consumatori che danno vari gradi di consenso agli Altri,
capire cosa li muove, e cosa gli impedisce di attivarsi per tutelare sé stessi
nonostante il disagio crescente.
3)
La necessità di
trovare una grande responsabilità e coesione fra noi, perché l’individualismo e
l’incostanza sono sinonimo di sicuro fallimento per chi si è preso il compito
di stimolare un contro-pensiero in milioni di elettori-consumatori già
tremendamente ‘fidelizzati’ a un’esistenza commerciale.
4)
Il coraggio di
adottare anche metodi che si discostano da quelli che abbiamo sempre praticato.
Il lavoro va fatto dal basso verso il basso e dal basso verso l’alto: tra noi e
la gente, e da noi ai politici, alle classi dirigenziali. Questo vale anche per
i potenziali finanziatori/sostenitori delle nostre campagne.
5)
L’assoluta
necessità di saper parlare a tutti e di sapersi far ascoltare da tutti, da
sinistra a destra, a favore di chi è apatico, sfiduciato, arrabbiato,
impaurito, qualunquista ecc. Il loro consenso può cambiare il mondo.
La svolta è a portata di mano.
Cogliamola.
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