[Paolo Barnard]

PER QUELLI CHE ODIANO LE BANCHE.

 

Io, il giornalista che un millennio prima di tutti gli altri sempre individua i punti cruciali del Potere, avevo scritto qualche mese fa che un nuovo paradigma – inedito, sconvolgente, da non crederci – stava ribaltando il secolare rapporto fra politica e banchieri. Nel senso che per la prima volta nella Storia la politica, da “cameriera dei banchieri”, stava alzando la testa e aveva deciso di pestarli. Pestare le banche. E sta succedendo sempre di più.

In una puntata recente de La Gabbia, La7, il direttore dell’Associazione Banche Italiane, Mr Sabatini, se n’è prese di legnate, e a buon motivo per carità. Le banche sono istituti di rapina legalizzata, e come disse memorabilmente l’americano William Black “il modo migliore per rapinare una banca e i suoi correntisti è possederne una”. Ok. Ma noi italiani non siamo aggiornati, e come sempre rantoliamo nel micro, mentre i giochi che contano si fanno nel macro. E nel macro succede che…

Abbiamo stabilito un sistema di salvataggio delle banche in difficoltà che manda un messaggio chiaro e forte ai loro azionisti sia senior che junior, e ai loro creditori principali: sarete voi a perdere soldi se le banche si devono salvare, non più i contribuenti”. Firmato Gunnar Hokmark, capo negoziatore del Parlamento UE sulla nuova (ventura) Unione Bancaria della UE. Cosa vuol dire?

Che prima di ritornare allo scandalo dei salvataggi di bubboni come il Monte dei Paschi piddini di Siena coi soldi dei Tremonti bonds o dei Monti bonds pagati da noi sfigati, saranno gli investitori a smenarci il deretano. Per cui, per tutti quelli che odiano le banche, sappiate che da ora quelli che veramente comandano gli fracassano il cranio, a Bruxelles.

Tutto questo vi dice due cose: che le banche europee non comandano più le tecnocrazie di Bruxelles o Francoforte. Interessante, perché significa che la politica europea si è tolta la livrea dei camerieri e alle banche gli farà un culo così (detta come lo scrivono sul Financial Times). Ma tutto questo vuol dire anche un’altra cosa: che la politica europea non capisce un’emerita minchia. Hanno voluto fare la gran mossa di far vedere che da ora le banche devono stare col capo chino, ma hanno scelto la via sbagliata, perché pestare le banche facendo perdere capitali agli investitori non risolve un cazzo (come scrivono sul Wall Street Journal), anzi, crea panico nel mondo creditizio (fra l’altro fra gli investitori junior ci sono migliaia di cittadini medi), e indovinate chi ci rimette alla fine?

La cosa da fare, come sempre (perché noi della Mosler Economics MMT siamo sempre avanti di 50 anni a tutti) era di continuare a salvare le banche con soldi di Stato, ma che poi lo Stato divenisse azionista di quelle banche con azioni con diritto di voto, e incassasse in futuro i dividendi. Come hanno fatto gli americani e gli inglesi. Alcuni dati, via, così per ridere di quanto sono idioti i tecnocrati UE che Letta adora:

Il Tesoro USA sta incassando al netto 9 miliardi di dollari dal salvataggio di tre delle sue maggiori banche, e molto di più arriverà. Quello inglese 5 miliardi di sterline da una sola banca. La Banca Centrale USA, la FED, ha incassato 24 miliardi di dollari da altri salvataggi, che sono finiti tutti al governo americano. La Banca d’Inghilterra ha intascato per lo stesso motivo 33 miliardi di sterline, sempre trasferiti al Tesoro di Londra.

Conclusione: un contentino a tutti quelli che odiano le banche, ma nella direzione sbagliata. E mentre i vaccari forconati d’Italia gridano “tutti a casa” (l’equivalente di una puzzetta ai fagioli fatta nei corridoi della Commissione UE credendo di farla esplodere), e mentre il M5S unisce migliaia di cefali e vongole cerebrali per accondiscendere ai patti che Casaleggio ha fatto con la finanza speculativa (vedi abolizione finanz. pubbl. partiti), e mentre la Lega rantola nel prossimo 0,2% che prenderà grazie a Maroni (uno dei più notabili cretini dall’estinzione dei brontosauri cretini), tutto cambia per non cambiare nulla, anzi, per peggiorarlo.