[Paolo Barnard]

Eurosquinterstat.

 

Quando quei tre matti di Parguez (Prof. Alain), Mosler (Dr. Warren), e di conseguenza il loro divulgatore Barnard (trash Paolo) scrivevano in tempi non sospetti che…

In un’Eurozona interamente dominata dal potere Neomercantile della Germania – cioè dal potere di chi vuole esportare tutti i beni reali possibili fino alla tua cistifellea, per arricchirsi e per impoverire milioni di cittadini – è strettamente necessario che l’economia deprima i consumi interni il più possibile. Questo perché se la gente consumasse il giusto, meno merci da esportare rimarrebbero nel cassetto dei vampiri Neomercantili. Ma attenzione, se si deprimono in consumi si deprimono le aziende, e si deprimono i salari, e si deprime l’occupazione, e si va in merda tutti. Infatti le esportazioni sono un costo, mentre le importazioni un reale beneficio

… quando quei tre scemi scrivevano questo, in molti pensarono che eravamo dei fantasiosi squinternati (grazie Travaglio per avermi prestato quest’etichetta). E in fondo lo siamo, se ci si pone sullo sfondo dei milioni che sbraitano che ‘sono le auto blu, è Fiorito, gli inceneritori, l’evasione, le mazzette, Ruby, ci vuole internet, abbasso il debito, e tassiamo le puttane’. Sì, lo siamo, e fieri di esserlo.

In ogni caso per vostra info, ieri Eurostat ci ha informato delle seguenti cose:

A) l’Eurozona ha registrato il più altro surplus di esportazioni (esporta molto più di quanto importa) dal 1999. Un record di fuoriuscita di beni reali dall’area con molti meno beni reali che entrano. Cioè: il paziente vende molte più sacche del suo sangue di quante i medici possano trasfondergli (della serie: “Huston, we have a problem…”).

B) Per ottenere quel surplus, i 17 dell’Eurozona hanno depresso i consumi interni e questo ha depresso la produzione per consumo interno, con le conseguenze di cui sopra. Infatti Eurostat ci dice che proprio a causa di questa depressione, i ‘frutti’ raccolti dalle maggiori esportazioni sono stati vanificati (della serie, scavi una buca nella sabbia sott’acqua convinto di tenerla asciutta).

C) Nel mezzo di questa depressione del nostro standard di vita (meno servizi, meno beni reali e, non scordiamolo, meno occupazione e quindi diritti), abbiamo un’inflazione del 1,2%, al minimo storico da quasi 30 anni. Evvai Giannino!

Ops, forse che lo Squinternatovirus abbia infettato i seri signori di Eurostat?