[Paolo Barnard]

12. La Storia dell’Economia (che ti dà da mangiare) spiegata a Lollo del mio bar.

 

Premessa:

Lollo, capire chi sono gli uomini che hanno pensato l’economia del mondo ti permette di capire perché oggi hai un calo di fatturato, di reddito, devi licenziare, e soprattutto ti permette di agire per salvarti il sedere. Se no rimani un cittadino coglione che tutti possono prendere per il deretano. Ok Lollo? Dai, mettiti d’impegno.

 

Lollo, ho visto che nel bagno del bar usi l’Amuchina, e fai bene. Pensando ai batteri, ti informo che ci fu un’epoca molti milioni di anni fa in cui l’intero pianeta Terra fu avvolto da una specie di brodo biologico dove proliferarono trilioni di trilioni di batteri, al punto da soffocare qualsiasi altra forma vivente. La Terra era un unico brodo batterico da cima a fondo. Bè, più o meno la stessa cosa avvenne all’economia sulla Terra dal 1980 circa in poi. A quel punto Marx era solo una macchietta ricordata da 4 intellettuali che si rifiutavano di morire, Keynes pure, e così altri grandi nomi dell’economia che sosteneva il primato dell’interesse sociale, come Joan Robinson, Abba Lerner, Piero Sraffa, Dugger o Garagnani. Le nuove star del firmamento economico a senso unico, cioè quel brodo batterico che avrebbe presto dominato tutto il mondo, stavano nascendo.

Vediamole. Primo fra tutti un tal Milton Friedman, americano, fondatore della Scuola di Chicago, che oggi significa Neoliberismo puro, quel Neoliberismo accanito e impenitente nonostante abbia portato devastazioni addirittura grottesche in ogni singolo Paese che ha toccato, inclusa la nostra Eurozona. Poi Karl Brunner, e poi Gerard Debreu, Kenneth Arrow, Frank Hahn (i Neoclassici), poi Alan Greenspan, con Mankiw, Rogoff, e infine gli esponenti della scuola austriaca come Friedrich Hayek e Ludwig von Mises, cioè Neoliberisti e Neoclassici di partenza, ma mooooolto mooooolto più estremisti. Ho già detto che tutti questi, rappresentanti delle relative scuole di economia pro-elite al 350%, avevano, grazie al lavoro delle Think Tanks e dei relativi finanziamenti, infiltrato praticamente tutte le università che contano al mondo, tutti i Ministeri che contano, tutte le Banche Centrali che contano. Insomma, avevano già vinto 30 anni fa, praticamente. Immagina oggi.

Ma nel 1958, in una capanna al freddo, nasceva il vendicatore dell’umanità, colui che vi salverà tutti… My name is Barnard, Paolo Barnard!…………… Ehhh nnnnooooo Lollo, idiota!!!!!  Questa l'hai mollata che puzza da vomitare!... ma che cazzz mangi uomo? Daiiiiiiiiiii….. che schifo!

Ok, torno serio. Tu ricordi che una delle caratteristiche dei Neoclassici e dei Neoliberisti fu di convincere quasi tutti che lo Stato è ingombrante, che mette le mani dappertutto e che rovina tutto come un pachiderma in una cristalleria; che se l’economia fosse stata lasciata al Libero Mercato, cioè quel mercato che secondo i Neoclassici si regola da solo per il bene di tutti, ogni cosa sarebbe andata a posto. Nota che, come già spiegato prima, questi ultimi passarono quasi cent’anni a sputacchiare formule matematiche astruse per provare che avevano ragione, ma senza successo. Poi alla fine, in accordo col famoso detto di un fisico americano secondo cui “se prendi i dati e li torturi abbastanza, alla fine confessano”, proclamarono di aver avuto ragione. Ma la cosa straordinaria dei Neoclassici è che non contemplavano mai nelle loro formule che vi fosse il denaro! Ma veramente, il denaro non esisteva per loro. Tutto funzionava a domande e offerte di prodotti e servizi che si bilanciavano. Basta.

Ma si arrivò in un’epoca, anni ’70-’80, dove negare il denaro era diventato ridicolo. Ecco che allora arrivano i Monetaristi. E chi sono? Bè, sono cugini dei Neoclassici, sono fratelli dei Neoliberisti, ma si occupano del denaro, eccome. Numero uno: il già citato Milton Friedman. Una carogna di uomo come pochi al mondo, pensa Lollo che fu amico intimo di due Vampiri assassini come Margaret Thatcher (quella che distrusse le vite di metà degli inglesi e che armava Pol Pot in Cambogia, quella che definì Nelson Mandela un terrorista- sic!) e di Augusto Pinochet (quello che in Cile si divertiva a fare i campi di concentramento dove si torturavano i bambini di 11 anni davanti ai loro genitori, colpevoli di chiedere democrazia). Friedman (scusa Lollo, pausa vomito), fu il padre del monetarismo moderno. Lui accettò che il denaro emesso dallo Stato in effetti contava, ma si accorse che poteva essere speso bene per l’interesse pubblico, come aveva detto Keynes. Non sia mai! Vade retro Satana. E dunque Friedman s’inventò un paio di cosette che ancora oggi dominano le nostre vite, ovviamente in peggio. Eccole:

- Ok, il denaro c’è. Troppo poco denaro in circolo causa depressione economica, ma troppo causa inflazione. L’inflazione è il male di tutti i mali esistenti nell’universo, per cui va combattuta controllando l’emissione di denaro da parte dei governi.

- Ogni Paese ha la disoccupazione, ma se i relativi governi usano l’emissione di moneta per ridurre la disoccupazione sotto un “livello naturale”, allora si avrà l’esplosione dell’inflazione a livelli galattici, fuori controllo.

- Ovviamente tutto ciò che è regolamentazione statale è inefficiente, fallimentare e va abolita. Il Libero Mercato è una creatura meravigliosa, cui va data briglia sciolta dal Canada al Burkina Faso, dalla Lituania alla Korea, dagli USA alle isole Pago Pago.

Ok, due parole su ciascun punto. Che l’inflazione sia il male di tutti i mali se l’era inventato lui. Intanto sappi Lollo che nel 1980, proprio mentre Friedman spadroneggiava, l’Italia aveva il… 21% di inflazione! (oggi il 4%), ma aveva anche il più ricco risparmio delle famiglie del mondo! (25%), più del Giappone. Oggi col 4% d’inflazione siamo ridotti ai Maiali-PIIGS d’Europa. Poi fu un banchiere centrale americano della presidenza Carter a dare retta a Friedman, un tal Volcker, che pur di combattere l’inflazione USA portò i tassi d’interesse sul denaro al… al….?? al 21% Lollo! Praticamente il denaro in America costava così tanto che conveniva pagare in denti d’oro… Risultato? L’economia collassò, per questo Carter fu spazzato via da Reagan, ma Friedman rimase un eroe. Certo, come Prodi qui da noi: ci ha dato l’Eurozona, siamo tutti alla canna del gas, ma lo vogliono fare presidente della Repubblica. Ok…

Friedman parlò di un “livello naturale di disoccupazione”. Fermo: hai idea di cosa significhi non poter lavorare? In USA significa essere messi peggio dei sudanesi, perché là se non lavori praticamente non hai neppure diritto a un cerotto al pronto soccorso. Ma anche qui da noi, significa devastazione familiare, costi sociali tremendi e sprecati, suicidi ecc. Ma per sto bastardo di Friedman un po’ di sto orrore era giusto, non doveva essere curato. E’ come se un famoso sociologo avesse detto che ci deve essere un “livello naturale di stupri”… Yes! Perché no? Fra l'altro la storia recente ha dimostrato che con la piena occupazione (quasi) l'inflazione può rimanere bassissima, vedi gli USA della fine degli anni '90, quando praticamente i disoccupati erano a zero e l'inflazione pure.

La favoletta secondo cui tutto ciò che è Stato e regolamentazione pubblica vada abolita nel nome del Libero Mercato è forse la peggiore. Sai che significa? Questo: far fare ai Vampiri di Wall Street e delle multinazionali quel cavolo che gli pare, tanto la gente è massa informe e possono crepare. Poi però quando sono le elite dei Vampiri a finire nella cacca fin sopra i capelli… HAAA! Allora quelli come Friedman scoprono che dopo tutto lo Stato ci deve essere, certo! a salvargli il deretano. Ma se lo Stato fa la stessa cosa con una comunità di lavoratori sardi… HAAA! No! Quello è ingombro statale, vecchio, parassitario statalismo! ecc. L’intellettuale dissidente americano Noam Chomsky ha chiamato questa mentalità così: “Socialismo al limone, cioè Capitalismo per i poveri e Socialismo per i ricchi”. Altro non aggiungo.

Poi, mentre sto signor Friedman furoreggiava al punto da beccarsi un Nobel (vabbè, l’hanno dato a Kissinger che ha più morti sulla coscienza di Adolf Eichmann), e mentre i Neoliberisti crescevano come funghi, nella stanza di fianco lavoravano gli economisti della scuola Austriaca, come Friedrich Hayek e Ludwig von Mises. Guarda Lollo, questi sono talmente disgustosi da essere quasi simpatici. Perché erano dei maniaci da legare, veramente, studiosi che avanzavano con idee talmente grottesche e antisociali da sembrare una farsa dei Monty Python. Ora ti dico due cose sull’idea che aveva per esempio Hayek di giustizia sociale:

una formula vuota… strettamente e interamente vuota e senza significato… una superstizione… un incubo che oggi rende bei sentimenti come strumenti per la distruzione di tutti i valori della civiltà libera… un’insinuazione disonesta di cui gli intellettuali onesti dovrebbero vergognarsi…”

Fra l’altro Hayek arrivò anche a dire che un’Unione Monetaria Europea come quella che abbiamo oggi, cioè sta tragedia senza fine per famiglie e aziende, era sbagliata, ma non perché avrebbe distrutto le sovranità degli Stati, al contrario, perché avrebbe lasciato troppa sovranità agli Stati, mentre nel suo sogno doveva esistere solo un ordine gestito dal puro mercato delle banche in competizione fra loro.

Gli economisti ‘Austriaci’ ebbero però almeno il merito di criticare i Neoclassici nella loro assurda pretesa di sostenere che il Libero Mercato si equilibra sempre da solo. Hayek e Mises dissero no, in effetti ci saranno sempre sbilanciamenti, ma in ogni caso se si deve scegliere fra crisi economiche da disequlibrio e la perdita delle libertà individuali dovute alle regolamentazioni governative, sono meglio le prime. Per gli ‘Austriaci’, Lollo, ogni persona è praticamente il proprio Stato, ma così dicendo hanno poi creato le aberrazioni estreme degli USA, dove veramente esistono comunità che non riconoscono neppure di essere americani, tanto odiano l’idea dello Stato federale.

Ultima cosa su sti ‘cranks’, ovvero fuori di testa come si dice in inglese: vogliono a tutti i costi che i governi tornino allo standard aureo. Ricordi Lollo? Era quella regola morta nel 1971 per cui ogni singola moneta emessa da un governo doveva sempre essere garantita da altrettanto oro che quel governo doveva procurarsi. Cioè: come rendere la spesa di Stato una specie di gimcana angosciante. Loro dicono che questo servirebbe a contenere i deficit statali, ma come sempre non capiscono che i deficit statali sono precisamente la ricchezza dei cittadini e delle aziende di quella nazione. Ignoranti? Bè, sì, anche, ma di peggio.

Infatti pensa un attimo a cosa hanno in comune sia i Neoclassici, che i Neoliberisti, che i Monetaristi, che gli ‘Austriaci’. Bè, ovvio: tutti e quattro in qualche modo vogliono legare le mani dello Stato dietro la schiena in tutto, ma in particolare quando si tratta di… spendere. E, ripeto, questo è mooooooolto sospetto Lollone, perché se è vero, ed E’ VERO, che la spesa dello Stato a deficit è la ricchezza dei cittadini e delle aziende, allora si capisce il disegno pro-elite di tutti sti trionfatori dell’economia moderna: fottere l’Interesse Pubblico, a favore delle speculazioni delle banche e delle loro elite. Alè.

 

(Lollo si china verso di me e mi dice: “Sai chi sono i veri monetaristi? Noi che facciamo 230 caffè al giorno e diventiamo scemi con ste monetine per il resto…” Ok, domani lo uccido. PB)