[Paolo Barnard]

Imprenditori, siate francesi, non solo sfigati!

 

Imprenditori e dipendenti italiani, ma quanta sfiga avete? Veramente piange il cuore per voi, e non sto scherzando. Non c’è da scherzare in sta tragedia.

A parte il fatto che avete a rappresentarvi dei fenomeni come Peotta, Squinzi, o Camusso e Rinaldini assortiti (nei corridoi della BCE continuano a chiedersi “ma con leader così, chi mai aveva bisogno di Monti per suicidare l’italia?”). Lasciamo perdere.

La cosa straziante è che mentre qui da noi i tromboni delle Austerità tengono la scena insistendo che i tagli alla spesa pubblica sono La Via Unta dal Signore per il risanamento del Paese in recessione (tradotto: il campo in siccità si salva drenandogli anche la rugiada del mattino, mica mai irrigarlo!), in Francia il governo del sig. Hollande, proprio quell’Hollande del “Bravo Monti!”, fa il contrario. E cosa fa?

Bé, apre i rubinetti di Stato sul campo delle aziende francesi a secco, e le irriga con 20 miliardi di euro di ossigeno. Tradotto: crediti d’imposta alle aziende per 20 miliardi in 3 anni. Ri-tradotto: 300.000 nuovi posti di lavoro stimati. Ma di più!

Il governo di Jean-Marc Ayrault era sotto pressione da parte della lobby dei grandi industriali francesi dell’export per tagliare il costo del lavoro in busta paga. Cioè: far pagare come sempre ai dipendenti l’ossigeno per le aziende. E invece no! Ayrault ha rispolverato prima Keynes, poi Kalecki, poi Warren Mosler, e invece di togliere il pane agli operai ha aumentato la spesa pubblica di Stato con l’idea - proprio Mosleriana - di offrire alle aziende i crediti d’imposta (lo Stato incasserà meno tasse, ergo il deficit sale). Cioè: stesso risultato per il datore di lavoro (tagli del 6% sul costo del lavoro, i più alti tagli d’Europa) ma nessuna penalizzazione per i dipendenti. Ma di più, imprenditori! (e non sto scherzando, non è uno di quei pezzi che finisce con “poi mi sono svegliato ed era tutto un sogno”)

I crediti d’imposta sono offerti a tutte le aziende francesi, non solo ai big dell’export, e sono fruibili però solo dalle imprese che li useranno per creare occupazione e per investire in produzione. Vietato sfruttarli per scommettere in finanza. Madonna! Ma questo è Minsky! è la ME-MMT!

Vero è, e per serietà lo devo scrivere, che Ayrault ha però detto che quei 20 miliardi regalati saranno ripresi dallo Stato con tagli alla spesa pubblica e con un aumento IVA, ma…

… ma questo prelievo accadrà, e con un 'forse' lasciato intendere da Ayrault, fra 3 anni, e poi si consideri che l’IVA francese è molto al di sotto della nostra. Nel mezzo ci sono 3 anni cruciali per le aziende francesi, durante i quali, come scritto sopra, dovranno usare questo regalo per creare occupazione e produzione di beni e servizi per i francesi. Questo significa un volano per l’economia straordinario, una cosa che qui da noi quell’incapace di Passera e quell’economista da circo Barnum che è il criminale Monti non faranno mai.

La Francia oggi, alla faccia delle Austerità, fa una cosa controcorrente, e riafferma che almeno lei ancora uno straccio di sovranità l’ha mantenuta, alla faccia di Maastricht, dell’Eurozona e del Patto di Stabilità. La mossa di Ayrault non è certo neppure vicina a ciò che un’economia sana dovrebbe fare oggi in Europa, ma è qualcosa, Cristo!

Poi fra 3 anni, quando le imprese francesi saranno al lavoro e quelle italiane all’obitorio, i tromboni criminali delle Austerità italiane rimetteranno gli occhiali da professori, la pettinatura da primari, e vi diranno che la colpa è vostra, imprenditori, che non sapete lavorare, mentre i francesi sì. Sì stocazzo! E quello che sarà peggio è che i vostri leader, cari imprenditori, gli daranno ragione! Svegliatevi, abbiate dignità! Siate qualcuno! Fate qualcosa! Siate francesi, non solo sfigati!