[Paolo Barnard]

Disoccupazione e aziende: finalmente un programma di sinistra.

 

Non perdo tempo. Qui di seguito, alcune serie misure per combattere la disoccupazione e per aiutare le piccole medie aziende, stilate da esperti. Forse non il top, ma di sicuro la cosa di gran lunga più di sinistra sentita negli ultimi mesi se si escludono le proposte della MMT.

1)   Sia le multinazionali che i governi locali dovrebbero fornire fondi e consulenze per aiutare le piccole medie imprese (PMI), fonte di impiego dinamico, che lungo una catena virtuosa finisce per beneficiare tutti i business. I governi dovrebbero investire in questo senso e creare l’ambiente giusto per la crescita delle PMI, tagliando in particolare la burocrazia, ma migliorando le regolamentazioni. I governi dovrebbero anche investire in ricerca per sviluppare modelli di sviluppo delle PMI.

2)   Vanno sviluppate reti di credito anche non tradizionali dirette alle PMI, e reti di garanzia (anche solo parziali) per gli istituti di credito e microcredito che si dedichino alle PMI.

3)   Va migliorata la qualità sia dell’apprendistato che del tirocinio sul lavoro, sempre attraverso investimenti sia privati che governativi. Apprendistato e tirocinio dovranno essere di qualità superiore nell’insegnare le competenze ai giovani, ma anche pagati in modo equo.

4)   L’economia cosiddetta informale, cioè la flessibilità del lavoro, deve essere rivista. Innanzi tutto garantendo ai lavoratori le piene tutele previdenziali. Garantendo poi lavori di qualità.  

5)   Gli investimenti infrastrutturali sono di primaria importanza, sono i pilastri della crescita.

 

Raffrontate alle proposte di Monti, Passera e Fornero, sono parole illuminate. Bene.

Ah, dimenticavo, i firmatari. Ne elenco alcuni qui sotto. Ciao

Jeffrey A. Joerres, Chairman Manpowergroup, USA

Giorgio Squinzi

Emma Marcegaglia

Muhtar Kent, Chairman Coca Cola Company

Cesar Alierta, Telefonica, Spagna

Paul Bulcke, Presidente Nestlè

Fulvio Conti, ENEL

Robert Greenhill, Wold Economic Forum, Svizzera

Pascal Lamy, Direttore Organizzazione Mondiale del Commercio

Giuseppe Recchi, ENI… ecc.

(Dalla riunione del Business 20 di Los Cabos in Messico, estate 2012)

p.s. Quando Alain Parguez definisce le politiche di Monti e soci in Europa come “non più neppure Neoliberismo, ma Neofeudalesimo”, pensateci.

pp.ss. ormai la CGIL è stata superata a sinistra anche da Kissinger.