[Paolo Barnard]

Se si preoccupa lui…

Sta succedendo qualcosa di serio alla Banca Centrale Europea, e non per nulla la notizia ha fatto la prima pagina del Financial Times. Lorenzo Bini Smaghi - membro del comitato esecutivo della BCE, ma anche un ultras delle politiche Neoliberiste dell’Eurozona (infatti viene dalla notoria Scuola di Chicago del mostro Neoliberista Milton Friedman) – ha appena pronunciato le stesse parole che ho gridato io a Matrix il 15 novembre scorso, almeno su due aspetti cruciali. Incredibile. Ovviamente neppure mi sogno di insinuare che Bini Smaghi mi abbia ascoltato, sarebbe ridicolo. Voglio solo dare l’idea di che razza di salto mortale ha compiuto questo pezzo da 90 della BCE se di colpo le sue vedute coincidono con le mie, cioè Modern Money Theory. Ma vediamo:

-       Io dissi che la BCE avrebbe dovuto acquistare molti più titoli di Stato dei Paesi nei guai come l’Italia, per fermare l’attacco micidiale dei mercati nel panico (se un titolo viene molto comprato, il suo tasso d’interesse cala di colpo, e questo significa che lo Stato che lo ha emesso deve pagare molto di meno e indebitarsi molto di meno. I mercati perdono la paura che quello Stato fallisca e  non li rimborsi). Dissi che la BCE poteva bloccare quindi il tasso d’interesse pagato da Roma al 3%, invece che all’attuale catastrofico 6-7%. Bini Smaghi ha appena affermato che “è importante che la BCE agisca con decisione. Non escludo un intervento più energetico sul mercato dei titoli dell’Eurozona, magari bloccando i tassi d’interesse di quei titoli o lo spread coi titoli tedeschi”. (lo spread è una misura convenzionale espressa in punti che indica quanto meno affidabili siano certi titoli di Stato di Paesi dell’Eurozona rispetto all’esempio dei titoli tedeschi considerati come punto di riferimento di affidabilità. Più lo spread dei titoli non tedeschi è alto, meno sono ritenuti affidabili).

-       Io dissi che l’Eurozona stava precipitando in una deflazione della ricchezza pericolosa, micidiale, dovuta anche alle politiche di austerità imposte dalla BCE, che si rifiutava di usare i propri strumenti monetari per aiutarci (cioè stampare Euro per tutti). Bini Smaghi ha appena affermato che “è inutile nasconderci dietro le regole per evitare di agire (…) se c’è un pericolo di deflazione e recessione economica la BCE deve iniettare fondi nel sistema”.

 

Ora attenzione. Il suo titolare alla BCE, Mario Draghi, ha categoricamente escluso, su volere della Germania, entrambe quelle opzioni, di fatto incoraggiando il collasso dell’Eurozona che Berlino cerca ostinatamente per i propri profitti. Non per nulla, proprio un membro tedesco del comitato esecutivo della BCE, Jürgen Stark, si è dimesso pochi giorni fa in un’isterica tirata contro gli attuali miserrimi acquisti di titoli di Stato da parte della Banca Centrale Europea. Figuriamoci cosa avrebbe detto della proposta Bini Smaghi. E allora, cosa sta succedendo?

La risposta di un giornalista responsabile è “non lo so con esattezza”. Ma un punto è imprescindibile ed è inevitabile menzionare: se un alto funzionario del calibro di Bini Smaghi se ne esce con parole di rottura così violente rispetto al diktat del suo superiore, questo significa come minimo che alla BCE regna il panico per la linea ‘talebana’ dell’ultra fanatico Draghi al servizio dell’opzione ‘nucleare’ tedesca di politica monetaria europea.  Al suo connazionale Bini Smaghi è stata affidato l’allarme. Allarme prontamente raccolto dai mercati che infatti hanno riportato il tasso sui BTP italiani a quasi il 7% (il livello insostenibile che in pochi mesi causa la bancarotta dello Stato).

Ora, questo come si traduce per tutti noi semplici persone? Bè, è come dire che se anche il vice capo della centrale nucleare dichiara che bisogna raffreddare i reattori al più presto, allora si salvi chi può, perché significa che al comando nella sala di controllo sta un pazzoide pericoloso.

Guardate che mica tanti qui stanno capendo che Mario Draghi è uno psicopatico fanatico della chemioeconomia che distruggerà le nostre vite di famiglie per altri 40 anni. Smettete di guardare sempre dalla parte sbagliata, non è Monti, è Draghi. E lo fermiamo solo con la Modern Money Theory, altro non c’è.

p.s. "Allarme prontamente raccolto dai mercati che infatti hanno riportato il tasso sui BTP italiani a quasi il 7% (il livello insostenibile che in pochi mesi causa la bancarotta dello Stato)". Lo capite o no che le moine di Monti l'austero sono aria fritta per i mercati padroni? Non doveva essere Monti a riportarei tassi sui BTP a livelli accattabili? Perché i Giavazzi, Mauro, e Scalfari non ci spiegano come mai siamo ancora al 7%? Ma non era Berlusconi? Ma lo capite o no che nel nome di moine inutili vi stanno rovinando a milioni?

pp.ss. Qualcuno dica alla 'Robin Hood patrimoniale Camusso' che l'economia è adata avanti rispetto al 1377, che si studi i bilanci settoriali di Wynne Godley, o si guardi un mio video almeno. Operai, siete veramente dei polli.