[Paolo Barnard]

Parte 1. SE NON CAPISCI LA BLOCKCHAIN, NON POTRAI PIU’ VIVERE. SCETTICI? LEGGETE. (spiegato alla Zia)

 

Parte 1. COS'E’ LA BLOCKCHAIN, E COME CONQUISTERA’ IL MONDO.

Il brav’uomo campava, mica un gran lusso, ma campava. Faceva chiodi per vivere, nella sua bottega con fuoco, incudine e ferro. I chiodi servono, c’è sempre richiesta, e bene o male portava a casa il pane per la famiglia. Era il 1768. Come lui, si guadagnavano la pagnotta milioni d’altri suoi colleghi in Europa, con relative famiglie. Nel 1768, però, nessuno si prese la briga d’informare sta massa di persone che da lì a poco sarebbero stati spazzati via. E quando capitò, fu un Olocausto di miseria, disperazione, morte.

Furono, per caso, decimati da una patologia dalla polvere di ferro? No. Fu un evento che oggi si chiamerebbe… ‘Disruption’.

Vogliamo forse, noi moderni, noi smart-phone people, finire in una catastrofe come loro? No di certo. E allora su, cominciamo a capire cosa ci sta accadendo, e iniziamo proprio da quella strana parola che fu come la Peste manzoniana per milioni d’umani dopo il 1768: la Disruption.

Essa va molto di moda oggi, l’era in cui le super TECH & Artificial Intelligence (AI) portano ogni 540 minuti circa una rivoluzione in qualche settore vitale del Pianeta. Ma anche prima la Disruption si manifestò: ad esempio l’arrivo di Internet ha cambiato la faccia dell’umanità, ed è proprio il tipo di cambiamento storico, infermabile e travolgente che oggi prende il nome, appunto, di Disruption.

Come tutti sappiamo, ogni immane cambiamento può essere salva-vite o micidiale. Nel 1768 la Disruption andò nella seconda direzione purtroppo, perché ciò che quei milioni di brav’uomini manco potevano iniziare a immaginare fu che, mentre loro fischiettavano in bottega ogni dì, un’elite di altri uomini stava pianificando la Rivoluzione Industriale. Le nuove macchine nelle fabbriche avrebbero prodotto chiodi migliori, in numeri colossali, a prezzi microscopici, e tutto questo li avrebbe buttati sul lastrico. Ma peggio: li avrebbe poi ridotti al lavoro in fabbrica come schiavi salariati e in condizioni disumane per oltre 150 anni... cioè, quello fu il destino dei ‘fortunati’ che furono assunti, perché gli altri finirono con famiglia nelle fosse, per stenti. La Disruption.

La Blockchain oggi è esattamente identica come Disruption. In pochissimi anni cambierà l’intero Pianeta, avrà un potere storico, infermabile e travolgente per tutti voi. Se sarà un Olocausto di democrazia e lavoro delle nostre famiglie, o meno, dipende solo dall’unico vantaggio che voi avete su quei milioni di condannati nel XVIII Secolo: Paolo Barnard. No sto delirando, magari. Paolo Barnard oggi vi dà l’incommensurabile vantaggio di avvisarvi in tempo dell’arrivo delle Disruptions, perché Barnard fotte il Potere spiegandole a tutti voi in parole ‘a portata di Zia’, e PRIMA che vi schiavizzino. Mi risulta che io sia l’unico giornalista a farlo, almeno in Italia.

Pausa: fate bene attenzione alla scelta odierna della parola inglese Disruption per indicare un cambiamento epocale, immane, di tutti i settori di vita. Domanda: perché non hanno usato “Innovation”? Il verbo inglese to Disrupt ha un preciso significato NEGATIVO, che sta accanto a un minor significato POSITIVO. Significa interrompere, fare caos, frantumare un sistema, ma in positivo anche fermare qualcosa di dannoso. La scelta non fu fatta per caso, è oculata. Le super TECH & AI fanno precisamente questo: da una parte sfasciano molto di tutto ciò che esisteva prima, dall’altra aggiungono, quindi siate sempre in allerta con sta roba.

Allora, Zia, iniziamo da qui per capire la Blockchain. Ti chiedo: Cos’è un pagamento? Se ci pensi, sono DATI trasmessi da banca a banca, o altri DATI passati a individui su pezzi di carta simbolici chiamati banconote. Cos’è un’identità di legge? Sono DATI in possesso dello Stato e stampati su documenti o tessere. Cos’è una cartella clinica? Sono DATI medici del corpo umano, oggi nei computers degli ospedali. Cos’è un voto elettorale? Sono DATI che il cittadino passa ad Autorità e che vengono contati. Cos’è un contratto di lavoro? Sono DATI concordati fra titolare e dipendete. Cos’è un investimento? Sono DATI (numeri di soldi) che il cittadino passa a qualcuno di fiducia per arricchirsi. E così per centinaia d’esempi. Immagina la mole mondiale dei DATI.

Spesso non ci badiamo, ma dietro alla mole mondiale dei DATI ci sono decine di milioni di posti di lavoro, infiniti uffici, organizzazioni, industrie, autorità, sistemi complessi, professioni, che costano al mondo migliaia di miliardi di $ all’anno in certificati, timbri, consulenze, tasse, commissioni, verifiche, autorizzazioni, leggi, palazzi, stipendi, milioni di tonnellate di carta… E poi i DATI comportano anche tempi d’attesa spesso lunghi, impegno fisico di tutti gli attori, spostamenti continui di persone e cose, ed errori e incognite di ogni sorta e tipo. Questa è la realtà dei DATI dell’umanità fino a oggi, 2 gennaio 2018. Ma tutto ciò ha i giorni contati, Zia.

E’ già pronta la Disruption, e si chiama Blockchain.

La Blockchain sembra un sogno, eccolo: “Magari potessimo prendere il galattico macello sopra descritto che accompagna il mondo dei DATI planetari e lo facessimo in gran parte scomparire dentro a dei computers. Magari la schiacciante mole d'impegno dei cittadini, d’incarichi e d'organizzazioni per questi DATI si potessero ridurre a dei fulminei click. Magari azzerassimo i tempi richiesti per gli accordi, lo scambio, o l’uso di questi DATI, ma allo stesso tempo aumentassimo la loro sicurezza e azzerassimo ogni margine d’errore nel trattarli. Infine, magari si risparmiassero cascate di miliardi”. Domanda: Mago Merlino? No, un’idea ha fatto il trucco, e il sogno esiste già.

Zia, please welcome la Disruption chiamata Blockchain:

- Si prendono dei mega computers collegati fra loro. Si tramuta ogni DATO in un codice matematico; la stessa cosa si fa con la masnada di funzioni, organizzazioni, scambi, contratti, autorizzazioni, trattamento dei DATI ecc., a cui ho accennato sopra. Vengono tradotti in codici matematici anche loro.

- Tutti questi codici matematici non hanno peso né dimensioni fisiche, per cui li si ficca tutti in computers collegati di cui dicevo prima, più specificamente in ‘contenitori’ digitali chiamati Blocchi (Block).

- Si mettono in contatto istantaneo tutti quei Blocchi come fossero in una Catena (Chain). Quindi tutti i DATI ovunque nel Pianeta, e relative azioni, sono in comunicazione fra loro lungo tutta la Catena, perennemente, istantaneamente.

- A questo punto, basta collegarsi via computer alla Blockchain e la maggior parte delle azioni dell’umano moderno, associate all’uso e scambio di DATI e in ogni settore socio-economico-politico, si possono già fare entrando e uscendo da essa. Ogni passaggio compiuto da cittadini, aziende, politica, professionisti nei singoli Blocchi viene perfettamente archiviato. Un mondo nuovo, mai visto prima.

- Si arma la Blockchain con algoritmi che operano calcoli istantanei di controllo correndo alla velocità della luce avanti e indietro lungo tutta la Catena. Chiamiamo questo revisore dei conti invisibile ‘controllore’ matematico istantaneo. Esso verifica che i DATI lavorino perfettamente sempre, impedisce truffe e incomprensioni (pagamenti, informazioni, legalità di tutti i movimenti, titolarità e regolarità di ogni attore/contratto, provenienza precisa, scadenze, ecc.). Come fa in pratica? Lui rifà tutti i calcoli RIPARTENDO DALLA PRIMA OPERAZIONE MAI FATTA ogni volta che chiunque al mondo aggiunge un’operazione nuova sulla Blockchain. Se la sua replica dell’ultima operazione aggiunta non corrisponde perfettamente alla somma di tutte le azioni fino a quel punto, lui blocca quell’ultima e rispedisce indietro – sempre all’istante – i beni scambiati, i pagamenti scambiati, gli investimenti pattuiti, i contratti proposti ecc., che ti ripeto Zia, non sono altro che DATI.

- Si tratta in pratica di una contabilità colossale che registra lo scambio di ogni sorta di DATI in tutto il mondo, ma questa volta però registrati su un unico Libro Contabile che nella Blockchain si chiama Ledger. Il Ledger, come tutta la Blockchain, ha la particolarità di non avere nessuna sede fissa, nessun controllore di parte, e quindi si chiamano Sistemi Decentralizzati, volendo dire che nessuno al mondo in particolare ha in mano un centro dove la contabilità avviene (tipo una particolare banca), ma al contrario tutti vi possono accedere e non esiste alcun luogo che centralizza tutto.

- Si permette appunto a qualsiasi attore (cittadini, aziende, Servizi, Stati) di accedere alla Blockchain e al Ledger. Tutto questo, attraverso gli snodi del Web, diviene come un’invisibile rete che avvolge il Pianeta, in funzione 24 su 24, 365 su 365, ma leggera come… un’idea, anche se contiene praticamente tutto ciò che ci scambiamo come DATI al mondo. Ogni attore può quindi accedere ai DATI, usarli, trasmetterli, riceverli, essere certo che siano veri o che giungano a destinazione, ecc. (si veda più sotto).

Pausa tè, sgranchire le gambe, stropicciarsi gli occhi.

In sostanza Zia cos’è successo? Succede che ¾ della nostra vita moderna – che è fatta appunto da trasferimenti di DATI in ogni campo del vivere – viene di colpo ‘smaterializzata’, tolta da uffici, impiegati, scartoffie, Ministeri, Centri, e rimessa identica ma sotto forma di calcoli matematici dentro a un… ‘serpente’ digitale infinito che vive nei computers (la Blockchain). Il tutto viene reso trasparenti e accessibile a chiunque al mondo che sappia farlo, pur preservando l’anonimato degli attori. Poi, ti ripeto, l’insieme di DATI e scambi è perennemente controllato e garantito dall’implacabile ‘controllore matematico’ istantaneo. Ed ecco che tutta un’immensa serie di miracoli mai visti prima possono accadere.

Ancora una cosa da imparare Zia, in breve. La tecnologia Blockchain ci permette i cosiddetti Smart Contracts (contratti intelligenti). Cosa sono? Ne faccio un esempio sotto bello chiaro, ma ecco come funzionano generalmente: un investimento, un accordo o dei soldi vengono appunto fatti nella Blockchain.  I codici hanno in sé tutte le istruzioni necessarie su quando scambiare quei beni, fra chi, a che prezzo, con che regole e come controllare la legalità e il compimento del tutto. Ok. Ogni cosa avviene istantaneamente, ma una copia di quelle azioni viene sempre registrata dal Ledger. Poi, come già sai, quelle azioni vengono replicate dal ‘controllore matematico’ istantaneo che rifà tutti i calcoli da zero ogni volta e in microsecondi (vedi sopra). Riassumendo: LEGGEREZZA + VELOCITA’ + TRASPARENZA + COPIE + TUTELA ISTANTANEA = Smart Contract, ora possibile con la Blockchain.

Allora Zia, se ci ripensi bene, dopo il tè, capisci che questa tecnologia mette da parte gli INTERMEDIARI, come banche, avvocati, commercialisti, revisori dei conti, e tutte le loro parcelle o commissioni; poi uffici interi, oceani di scartoffie, Istituzioni. Immagina cosa stravolgerà nel mondo moderno! Ma veniamo ad un esempio di tutti i giorni, Zia. Ecco come pagherai l’affitto con la Blockchain e lo Smart Contract senza INTERMEDIARI (e faccio questo esempio che si adatta a tutti i pagamenti, anche quelli delle industrie, commerci ecc.):

Tu Zia paghi l’affitto al Sig. C.

1) Devi, come prima cosa, avere un tot. di denaro chiamato cryptovaluta (Bitcon, Ripple ecc.), perché la Blockchain e lo Smart Contract accettano solo quel tipo di moneta. Come sai Zia, oggi ormai tutti ne hanno sentito parlare, perché appunto le cryptovalute stanno invadendo il mondo. Tutte le banche commerciali, e adesso anche le Banche Centrali, si stanno interessando a queste cryptovalute. Comunque, già in commercio ce ne sono più di 1.000.

2) Alla data stabilita, Zia, tu spedisci il denaro dell’affitto al Sig. C. Lui t’invia simultaneamente una ricevuta elettronica (digital entry key) che ti arriverà proprio nell’istante in cui tu premi il bottone sul computer per pagare. Tutto questo avviene in automatico sulla Blockchain, cioè ci pensa la Blockchain al tuo comando e a farti avere la ricevuta.

3) Se la ricevuta del Sig. C. non ti arriva nell’istante del tuo pagamento, il ‘controllore matematico’ istantaneo del Ledger blocca i tuoi soldi e te li restituisce, e il Sig. C. viene allertato. Se invece tutto va bene, tu e il Sig. C. avete la certezza delle rispettive operazioni, senza INTERMEDIARI di mezzo e nessun tempo da aspettare. Metti, Zia, che qualcuno tentasse di rubare o interferire nel tuo scambio Smart Contract per pagare l’affitto al Sig. C.: sarebbe fermato all’instante perché tutta la Catena riceverebbe l’allarme dal ‘controllore matematico’ istantaneo. Quindi il ladro sarebbe bloccato subito, tu riavresti i tuoi soldi in meno di un secondo e il Sig. C. la sua ricevuta.

Ok, stop Parte 1 qui, Zia. Ma ora prova ad estendere ciò che la Blockchain ti fa fare in un banale contratto d’affitto, al globo intero, a cose come gli scambi finanziari, i risparmi e gli investimenti nazionali e internazionali, le polizze assicurative, gli scambi di materie prime, i contratti di lavoro, gli accordi legali di ogni sorta, le comunicazioni, gli scambi di DATI medici e scientifici, il mondo del commercio grande e piccolo ovunque, e la politica, sì anche quella. Immagina la… Disruption. Nulla sarà mai più come prima e per tutti noi. Chi rimane fuori, è finito.

Nella Parte 2 ti parlerò ancora della Blockchain, ma soprattutto dei pericoli sociali terrificanti che un qualsiasi malcostume, una volta che questa Disruption ha piantato gli artigli su milioni di noi, ci può portare. E lì, Zia cara, ci fisseremo negli occhi a lungo, fidati. Prepara altro tè, ne avremo tanto bisogno, Zia.

* Questo articolo tenta di spiegare a una Zia in parole semplici una cosa complicata come lo studio del Genoma umano. Che non saltino su i soliti idioti maestrini a dire “Ma non hai parlato di biometric technologies & ID2020, gnè gnèèè…” perché gli stacco i reni a calci.