[Paolo Barnard]

POI, A SPASSO ANCHE GLI ONCOLOGI. VI AVEVO AVVISATI, DOTTORI.

 

(carini sti ragazzetti eh? a dopo)

Sì, anche gli oncologi, dopo i chirurghi e i cardiologi, ora rischiano davvero un pre-pensionamento in ampi numeri, e quel Barnard è molto che ne parla. Immaginate poi cosa sarà il futuro occupazionale dei laureandi in Medicina di oggi, proprio quelli a cui quel Barnard ha fatto lezione il 12 dicembre all’Alma Mater di Bologna. Se licenzieranno gli ‘strutturati’, i poverini col diploma in mano dove andranno a pescare? Sulle spiagge dello Sri Lanka, sì, laggiù forse sì, e non è affatto una battuta. Ma occorre una premessa veloce:

Mi sono reso conto di una cosa che di rado un giornalista deve considerare: l’essere troppo avanti rispetto ai propri tempi, intesi come epoca. Di solito il reporter quasi sempre divulga fatti che si srotolano dalle viscere di sistemi conosciuti, o al massimo prossimi a venire, ma che comunque hanno una presa sulle menti contemporanee perché sono news fatte di ‘mattoni’ visibili e comprensibili a tutti. Ma io da un anno rivelo la trasformazione radicale di tutta l’umanità con l’arrivo delle super TECH & Artificial Intelligence (di seguito AI), e qui le cose diventano lisergiche per le menti contemporanee. Anche per quelle sofisticate.

Il motivo è semplice: davvero sta accadendo che un’impalpabile elite di colossi tecnologici sta ridipingendo l’intero Pianeta, e cambiando radicalmente la storia umana come mai da 10.000 anni a oggi. Ma il problema è che questi lavorano in silenzio e fuori dai riflettori della geopolitica e dei media popolari. Le elite del “Deep Learning - Deep Genomics - Deep Patients”, del “Quantum Computing”, degli “Artificial Neural Networks”, delle “Computer-brain Interfaces”, delle “Visual Abstractions”, o del “Material Genomics - CRISPR-Cas9” ecc., usano poi linguaggi che sono davvero impossibili da presentare al grande pubblico senza esser presi per pazzoidi esaltati o complottisti. Ecco perché uno come me, che già un anno fa avvisava per esempio le classi mediche che le AI li cacceranno in buona parte dagli ospedali, non viene capito. Ma purtroppo sta succedendo, così come nel campo industriale, delle comunicazioni, della finanza, della politica e tanti altri.

Bè, cari oncologi italiani, precisamente il 20 di novembre scorso uno studio dell’Università del North Carolina in associazione con IBM Watson for Genomics, pubblicato da The Oncologist, ve lo sbatte chiaro in faccia: i computers diagnosticano meglio di voi, e qui non si scherza dottori, ma per nulla, perché le AI vi cancelleranno fra pochissimo una quantità di posti di lavoro da farvi impallidire.

Io devo scrivere per voi ma anche per il pubblico, quindi sarò il più lineare possibile. Ecco i fatti:

Come ormai noto, un caso di cancro ha tante più possibilità di essere diagnosticato e trattato al meglio, quanti più sono i DATI CLINICI E BIOLOGICI che gli oncologi riescono a incrociare. Un oncologo ha un cervello umano, dieci oncologi fanno dieci cervelli, cento ne fanno cento, ma i dati clinici-biologici già disponibili là fuori sono miliardi, e quanti cervelli di oncologi occorrono per incrociarli tutti? Impossibile. Ma una AI lo fa in pochi secondi. Se poi questa AI sta in pancia ai computers quantistici che vanno a migliaia di qubits (sono già quasi pronti), ciao-ciao. Quelli pensano con ‘in testa’ più dati del numero di atomi dell’universo, infatti TIME Magazine li ha battezzati “The Infinity Machines”.

Dunque, ecco che l’Università del North Carolina, in associazione con le AI di IBM Watson for Genomics, ha fatto il seguente test medico:

Hanno preso 1.018 casi di tumori precedentemente già analizzati da un pannello di oncologi (in gergo medico Molecular Tumor Board) con una tecnica chiamata Targeted Exon Sequencing, nel periodo che andava dal novembre 2011 al maggio 2015. Naturalmente quel pannello aveva emesso le sue diagnosi e le ipotesi terapeutiche. Hanno poi fatto analizzare gli stessi 1.018 casi alle AI di IBM Watson for Genomics. Ed ecco il raffronto dei risultati:

Gli oncologi umani avevano mancato di notare eventi genomici di potenziale importanza perché “actionable in 323 casi di cancro su 1.018. Detta alla buona, gli erano scappati eventi significativi nel 32% dei pazienti esaminati, che invece i computers di IBM Watson for Genomics hanno saputo scovare in tempi inferiori ai 3 minuti di esame per paziente. (preciso che stiamo parlando di casi che poi avrebbero potuto partecipare a sperimentazioni cliniche per nuove cure).

Molto interessante, inutile qui dimenarsi.

Preciso che, per ora, l’utilizzo delle AI nella diagnosi e test clinici per le cure dei tumori è intesto come un aiuto alle menti umane. Ma si tenga conto, caro pubblico e cari medici, che stiamo parlando di un esempio che ha usato IBM Watson for Genomics, cioè, in parole semplici, i rudimenti delle AI applicate alla Medicina. Nella canna del fucile dei mostri delle super TECH & AI ci sono già macchine che letteralmente spazzeranno via il medico umano nella maggioranza dei posti di lavoro necessari. Per favore non raccontiamoci storielle a buon fine. Leggete qui sotto.

Quando un settore come le AI in Medicina è proiettato a 400 miliardi di dollari di profitti privati nei Paesi del G8 fra soli 4 anni, dovete capire che questi mostri TECH non si fermeranno di fronte a nulla, le macchine devono vincere, punto, perché gli investimenti vanno remunerati, punto. E questo non è un film di fantascienza, ma realtà di oggi martedì 26 dicembre 2017.

Cari oncologi italiani, lo sapete voi chi ci troviamo fra i dieci marchi industriali più quotati al mondo oggi? Ci troviamo in ordine di ricchezza Google, Apple, Microsoft, Amazon, Facebook, At&T, Visa, Tencent, e IBM, cioè nove giganti TECH nelle prime dieci multinazionali del Pianeta. E tutti questi hanno miliardi di dollari complessivi investiti nelle AI, computers quantistici, robotica, ecc.

I ragazzi nella foto sopra sono i 'geni' della Startup Mendel A.I. di San Francisco. Carini eh? Ma vi stanno segando le gambe, perché con una AI di Deep Patient (Google) loro oggi esaminano un caso di cancro con decine di milioni di dati clinici in pochi secondi, e usano un algoritmo che capisce la lingua non strutturata fra quei milioni di dati, dandogli un vantaggio irraggiungibile da qualsiasi Università o Ospedale al mondo. E rispetto a IBM Watson for Genomics, loro sono già su Marte.

Ok, abbastanza. Cosa vi ho voluto dire? Due cose miei dottori: primo, che i giochi che segneranno il destino della vostra professione per sempre, si stanno già facendo oggi e non sono assolutamente a favore dei numeri del vostro impiego, né delle Sanità Pubbliche. Perché, come già detto, i miliardi investiti andranno remunerati ai giganti TECH & AI con abbondanti interessi. Voi sapete bene in che razza di catastrofe versa la Sanità da noi se si parla di soldi da spendere.

Secondo: che come sempre scrivo, la vostra salvezza (per i numeri rimanenti di occupati) e per la qualità delle cure che somministrerete, sta solo e unicamente nel potere di fuoco di uno Stato Sovrano nel suo Budget (l'Italia oggi non lo è più) e che sappia spendere adeguatamente per darvi le super TECH & AI, ma che sappia anche regolamentarle nel Pubblico Interesse. Perdete tempo se sperate in chissà quale altra soluzione.

Ricordate oncologi e medici: 1) 20-11-2017, studio Università North Carolina con IBM Watson for Genomics 2) settore AI in Medicina 400 miliardi di dollari di profitti privati nei G8... gli investimenti vanno remunerati 3) Mendel A.I. di San Francisco, AI in oncology.