COMPUTERS QUANTISTICI. SONO GIA’ QUI. MEGLIO CHE LI CONOSCI PER VIVERE.
I computers
quantistici sono già qui, come quello sopra, altro che ‘le fantasie di
Barnard’. Cambieranno il mondo e non si esagera. Ma come fu per la scoperta
dell’atomo, il cambiamento può prendere due strade: la vita, o l’incubo
d’intere popolazioni. Il mio parere è che peggioreranno la TECH-GLEBA di tanto per l'uso umano che ne verrà fatto. La tecnologia non è quasi mai un male in sé.
Adesso spiego alla zia Marta cosa sono i computers quantistici. Meglio
conoscerli ora, fidatevi.
LA PARTE ESALTANTE
DELLA STORIA. Chiunque si trovi in cucina e mentre sgrassa una pentola
pensa “E se sapessi volare? Che sogno!
spiccare il volo dal terrazzo oggi che c’è il sole e dopo mezzora di volteggi
sui colli cittadini tornare qui con tutt’un altro spirito. Ehhh, sogni…”,
chiunque fa questo pensiero, dicevo, lo getta dopo 15 secondi. Ma questi sono
gli umani comuni, la gente.
Da qualche decennio esistono, o sono esistiti, scienziati
che dopo aver pensato “Se potessi volare
dal terrazzo”, hanno pensato “E se
davvero fosse possibile?”. Chiunque di voi avrebbe detto che erano dei
citrulli da ricoverare, chiamate un medico! Eh no. Per nulla. Loro l’hanno
fatto, loro ‘volarono e volano ancora oggi’, e voi no. Fondarono la fisica quantistica, oggi pilastro della
iper rivoluzione tecnologica di cui parlo da tempo. Ma aspetta zia, ti
racconto.
Quei primi pensatori erano dei visionari geniali, gente
capace di dirti che 2+2 fa 0, non 4, o che il tempo non esiste, esiste solo se
lo pensi, e altro... La loro fisica
quantistica iniziò occupandosi di particelle, ma poi esplose in teoremi da
sogno ‘in LSD’. Ora un esempio per te, zia Marta. Già decenni fa scienziati
come Niels Bohr, Max Planck, Wolfgang Pauli, o Richard Feynman, ci dissero che
se si mettono due oggetti ai capi opposti dell’universo, essi saranno
istantaneamente in contatto. Addirittura se uno dei due cambia, cambierà anche
l’altro, come se si parlassero a distanze infinite, ma all’istante. Questa
teoria prende il nome di Entanglement.
Einstein, zia Marta, pensava che fosse una sciocchezza e
sfidò Bohr. Ma pochi decenni dopo l’IBM e altri laboratori riuscirono a
dimostrare che in effetti Bohr aveva ragione, l’Entanglement c’è, la fisica
quantistica non era pazzia, anzi, e poteva ribaltare tutta la fisica fino
ad oggi conosciuta. Mica meno. Ma la cosa da una parte divertente, e dall’altra
al limite del magico, è questa:
Nel caso dell’ Entanglement
e delle sue successive applicazioni, oggi la scienza SA CHE ACCADE, ma… non
capisce davvero perché.
Quando il già mille volte da me citato Sergey Brin di
Google-Alphabet disse “Noi non facciamo
prodotti, noi vogliamo sfondare i limiti dell’inimmaginabile” sapeva benissimo
di non dire una cretinata ad effetto. Sapeva di replicare lo stesso pensiero
visionario per cui molti anni prima alcuni strambi scienziati quantistici avevano
osato decretare che 2 oggetti ai capi opposti dell’universo si ‘parlano’ – cioè
L’INIMMAGINABILE poi divenuto possibile. Brin sapeva che quell’inimmaginabile si
poteva replicare nella moderna tecnologia della sua azienda (e di altre) per
arrivare a cose mai viste dall’umanità (e fare pile di miliardi, zia).
Salto in avanti. Siamo all’era contemporanea, dominata dai computers, e ora zia vi stanno parlando
dell’intelligenza artificiale (A.I.); vi parlano di auto-robot che si guidano
da sole; vi parlano di Realtà Virtuale che con un strano paio di ’occhiali’ vi
trasporta ovunque o vi fa vedere qualsiasi cosa dal divano di casa; vi parlano
di robots e computers che trasformeranno la Medicina come neppure Stanley
Kubrick avrebbe mai sognato, curando ammalati condannati; vi parlano di A.I.
che pensa da sola e che addirittura si crea da sola, creando poi cose
inarrivabili dal cervello umano. Cioè vi parlano di un mondo TECH (non di un futuro, perché tutto questo già
esiste) che cambia faccia all’umanità come mai accaduto da milioni di anni
a oggi.
Ma uno dei problemi, e forse il maggiore, delle sopraccitate
meraviglie da Guerre Stellari è che per farle funzionare a livello globale occorrono
computers di una potenza,
letteralmente, miliardi di volte quella del più potente computer di oggi. E
allora, giusto per citare un nome, Haig Farris in Canada si è riletto cento
volte il Sergey Brin di “Noi non facciamo
prodotti, noi vogliamo sfondare i limiti dell’inimmaginabile”, ha ripescato
quel fisico quantistico Richard Feynman che dicevo prima, e così come fecero i
primi scienziati quantistici ha pensato “Aveva
ragione Feynman. Ma chi cazzo l’ha detto che un computer deve funzionare con le
leggi fisiche di oggi? Macché, io faccio funzionare un computer come il Cosmo,
cioè gli do il potere quantistico dell’infinito”.
Ha fondato la D-Wave System, e oplà, eccolo (foto sopra).
Ecco che la ‘folle’ ma concreta astrazione quantistica entra
nei computers proprio per risolvere il problemone del paragrafo precedente.
Cioè zia Marta: ecco come i computers stanno divenendo quantistici, cioè di una
potenza quasi illimitata, così come illimitato è il cosmo. Ma, zia, come accade
questo? Tento di spiegartelo nel modo più semplice possibile per un genio (della
divulgazione) come me…
… Tu immagina un pc, o un computer da grande industria, o
anche quelli della NASA. Allora, devi solo sapere, zia, che i computers fino ad
ora esistenti funzionano con delle, diciamo, ‘aritmetiche’ dotate di due stati, cioè dello stato di 1 o dello stato di 0. Questo
li limita moltissimo, perché possono lavorare solo in questi due stati.
Ma la fisica quantistica questo scoglio lo ha disintegrato,
col fenomeno del Superpositioning
che riesce a far funzionare un computer negli stati di 1, di 0 e di 1 e 0 insieme.
Questo, per darti un’idea zia Marta, dà al computer quantistico una potenza
sconcertante. Sai in quanti stati
possono lavorare i computers quantistici? In un numero di stati superiore a tutti gli atomi dell’universo… respira, e
rileggi. Ma come accade questo? Accade proprio applicando quell’Entanglement al Superpositioning, perché l’Entanglement
collega tutti quegli infiniti stati
dentro al computer quantistico.
Zia è come fare la pasta sfoglia: prendi un grande computer,
ci aggiungi il Superpositioning, e
l’ Entanglement, e il trucco è
fatto. Ottieni i computers quantistici di una potenza cosmica, che permetteranno
alla A.I., ai super-robots in ogni campo, ad applicazioni iperboliche, a
tecnologie da film, di funzionare, persino di evolversi da soli, di pensarsi da
soli; oppure alla Medicina di raggiungere conoscenze/cure mai sognate o alle
grandi industrie d’inventare materiali eccezionali. La quantistica nei
computers trasformerà il Pianeta e ogni aspetto della vita dell’umano come mai
dal primo ominide nella Savana, e questo accadrà nel quartiere Mazzini di
Bologna come a Bangkok o a Madrid, Philadelphia, Mosca, Johannesburg, Pechino,
Los Angeles, Rio ecc.
Una nota, zia: come per tutte le storiche invenzioni, al
momento i computers quantistici sono solo prototipi, come dire, sono prove, MA CI SONO, FISICAMENTE ORA ESISTONO. E
da qui non si può più prescindere.
LA PARTE NERA
DELLA STORIA. Ma Barnard, zia, vi scrive da tempo, e con nomi, cifre e
prove, che questo sogno SUPER TECH in esplosione spaziale non sarà mai un sogno
per tutti, anzi: per miliardi di umani sarà un incubo di servitù di tecnologie
medie, con un altro livello di tecnologie strabilianti e salva vite per pochissimi.
Mentre i Signori TECH del mondo avranno in pugno le chiavi PRIVATE di tali tecnologie spesso salva vite, che di certo
non cederanno all’ONU PER IL BENE PUBBLICO GRATUITO DEI POPOLI. E saremo
TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE a miliardi di umani.
Prima cosa, il salto al computer quantistico significa che
la privacy di chiunque al mondo, già oggi orribilmente compromessa, andrà a
zero. Perché tutti i sistemi odierni per rendere illeggibili da estranei le
cose che girano nelle comunicazioni del mondo (criptologia o encryptions),
saranno scardinati dai quantistici. Naturalmente, fra gli specialisti c’è un
dibattito su questo, con alcuni che rassicurano dicendoci che sono già pronte
le contromisure. Ma noi, noi esseri umani che paghiamo una visita medica, che
passiamo un ordine a un fornitore, che organizziamo una manifestazione politica,
che ci scambiamo amore… o i governi, le industrie, i Servizi segreti burletta
europei, le Difese europee ecc., tutti questi saranno davvero sicuri che in
questa gara folle che marcia già oggi a una scoperta ogni mezzora, saranno
davvero protetti? e non spiati in ogni respiro dalla rivoluzione quantistica?
E dove li mettiamo il milione di crypto-pirati russi
controllati da Putin o dalle loro mafie? E’ un fatto già noto agli esperti che
la Russia è oggi davanti agli USA nella ricerca sui computers quantistici e
anche nello spionaggio dei dati. E i super servizi americani? che comunque
avranno le chiavi di tutto perché, zia Marta, te lo dico chiaro: oggi Google-Alphabet
è parte integrante della NSA/CIA/NGA americane (mi querelino), ma forse anche
Apple e altri colossi TECH. E poi (e qui spernacchio quei pupazzi di
Travaglio/Gomez, ‘eroi’ anti crimine), quando le Cupole saranno uscite dalle
caverne di oggi e si metteranno a creare i loro networks quantistici comprando
da D-Wave o da IBM o dai russi, o quando addirittura si faranno una loro
Blockchain (zia leggi art. precedenti)… chiccazzo li ferma più questi? E te lo
dico zia, a quel punto le Mafie di Borsellino sembreranno il contrabbando di
Baci Perugina a confronto.
Ma di nuovo, zia Marta, tu ascolta il tuo Barnard e chiediti
sempre, sempre: chi sta pagando per
le tecnologie da Guerre Stellari che possono, potrebbero salvare milioni di
vite in fame, sete, malattie ed economie? Il Ministero del Tesoro a Roma? I
Padri Missionari Comboniani?... Dai zia, lo sai, sono GLI INVESTITORI multi miliardari, o il Pentagono, oppure università
americane che alla prima scoperta fenomenale VENDONO I BREVETTI a IBM, Amazon o
ad altri colossi PRIVATI.
Zia, è gente spietata che con scarpe da 5.000 dollari ha per
20 o 10 anni versato miliardi in quel sogno in esplosione chiamato computers
quantistici e A.I. e robots ecc., e li
rivorranno triplicati in PROFITTI… Quindi la gente o gli Stati paghino, oppure zitti e arranchino/crepino
come le glebe assieme a tutti noi in un mondo di serie C. Parlo appunto della
TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE, zia.
E guarda mia dolce Marta, ti ho risparmiato cosa potranno
fare questi computers quantistici con la sorella A.I. ficcati dentro a dei
robot di guerra, e le altissime (citaz. del fisico Stephen Hawkin) possibilità
che si riproducano da soli e ci estinguano. Ma stop qui.
La soluzione? Che gli Stati tornino a comandare il mondo con
la loro IMPERIOSA E IMBATTIBILE SPESA PUBBLICA PER ASSICURARCI L’ACCESSO E NON
LA SERVITU’ DA TECH. Ma questa è, scusa zia, una cagata persino da scrivere,
un’utopia demenziale.
Bè, zia Marta, spero che tu ora abbia almeno una buona idea
di cosa è la quantistica nei computers, spero che tu abbia compreso che è già
qui, e che cambierà il Pianeta e tutti noi, credo proprio molto in peggio.
Hey, quantum gente, non fateli sti figli.