[Paolo Barnard]

COMPUTERS QUANTISTICI. SONO GIA’ QUI. MEGLIO CHE LI CONOSCI PER VIVERE.   

 

I computers quantistici sono già qui, come quello sopra, altro che ‘le fantasie di Barnard’. Cambieranno il mondo e non si esagera. Ma come fu per la scoperta dell’atomo, il cambiamento può prendere due strade: la vita, o l’incubo d’intere popolazioni. Il mio parere è che peggioreranno la TECH-GLEBA di tanto per l'uso umano che ne verrà fatto. La tecnologia non è quasi mai un male in sé.

Adesso spiego alla zia Marta cosa sono i computers quantistici. Meglio conoscerli ora, fidatevi.

LA PARTE ESALTANTE DELLA STORIA. Chiunque si trovi in cucina e mentre sgrassa una pentola pensa “E se sapessi volare? Che sogno! spiccare il volo dal terrazzo oggi che c’è il sole e dopo mezzora di volteggi sui colli cittadini tornare qui con tutt’un altro spirito. Ehhh, sogni…”, chiunque fa questo pensiero, dicevo, lo getta dopo 15 secondi. Ma questi sono gli umani comuni, la gente.

Da qualche decennio esistono, o sono esistiti, scienziati che dopo aver pensato “Se potessi volare dal terrazzo”, hanno pensato “E se davvero fosse possibile?”. Chiunque di voi avrebbe detto che erano dei citrulli da ricoverare, chiamate un medico! Eh no. Per nulla. Loro l’hanno fatto, loro ‘volarono e volano ancora oggi’, e voi no. Fondarono la fisica quantistica, oggi pilastro della iper rivoluzione tecnologica di cui parlo da tempo. Ma aspetta zia, ti racconto.

Quei primi pensatori erano dei visionari geniali, gente capace di dirti che 2+2 fa 0, non 4, o che il tempo non esiste, esiste solo se lo pensi, e altro... La loro fisica quantistica iniziò occupandosi di particelle, ma poi esplose in teoremi da sogno ‘in LSD’. Ora un esempio per te, zia Marta. Già decenni fa scienziati come Niels Bohr, Max Planck, Wolfgang Pauli, o Richard Feynman, ci dissero che se si mettono due oggetti ai capi opposti dell’universo, essi saranno istantaneamente in contatto. Addirittura se uno dei due cambia, cambierà anche l’altro, come se si parlassero a distanze infinite, ma all’istante. Questa teoria prende il nome di Entanglement.

Einstein, zia Marta, pensava che fosse una sciocchezza e sfidò Bohr. Ma pochi decenni dopo l’IBM e altri laboratori riuscirono a dimostrare che in effetti Bohr aveva ragione, l’Entanglement c’è, la fisica quantistica non era pazzia, anzi, e poteva ribaltare tutta la fisica fino ad oggi conosciuta. Mica meno. Ma la cosa da una parte divertente, e dall’altra al limite del magico, è questa:

Nel caso dell’ Entanglement e delle sue successive applicazioni, oggi la scienza SA CHE ACCADE, ma… non capisce davvero perché.

Quando il già mille volte da me citato Sergey Brin di Google-Alphabet disse “Noi non facciamo prodotti, noi vogliamo sfondare i limiti dell’inimmaginabile” sapeva benissimo di non dire una cretinata ad effetto. Sapeva di replicare lo stesso pensiero visionario per cui molti anni prima alcuni strambi scienziati quantistici avevano osato decretare che 2 oggetti ai capi opposti dell’universo si ‘parlano’ – cioè L’INIMMAGINABILE poi divenuto possibile. Brin sapeva che quell’inimmaginabile si poteva replicare nella moderna tecnologia della sua azienda (e di altre) per arrivare a cose mai viste dall’umanità (e fare pile di miliardi, zia).

Salto in avanti. Siamo all’era contemporanea, dominata dai computers, e ora zia vi stanno parlando dell’intelligenza artificiale (A.I.); vi parlano di auto-robot che si guidano da sole; vi parlano di Realtà Virtuale che con un strano paio di ’occhiali’ vi trasporta ovunque o vi fa vedere qualsiasi cosa dal divano di casa; vi parlano di robots e computers che trasformeranno la Medicina come neppure Stanley Kubrick avrebbe mai sognato, curando ammalati condannati; vi parlano di A.I. che pensa da sola e che addirittura si crea da sola, creando poi cose inarrivabili dal cervello umano. Cioè vi parlano di un mondo TECH (non di un futuro, perché tutto questo già esiste) che cambia faccia all’umanità come mai accaduto da milioni di anni a oggi.

Ma uno dei problemi, e forse il maggiore, delle sopraccitate meraviglie da Guerre Stellari è che per farle funzionare a livello globale occorrono computers di una potenza, letteralmente, miliardi di volte quella del più potente computer di oggi. E allora, giusto per citare un nome, Haig Farris in Canada si è riletto cento volte il Sergey Brin di “Noi non facciamo prodotti, noi vogliamo sfondare i limiti dell’inimmaginabile”, ha ripescato quel fisico quantistico Richard Feynman che dicevo prima, e così come fecero i primi scienziati quantistici ha pensato “Aveva ragione Feynman. Ma chi cazzo l’ha detto che un computer deve funzionare con le leggi fisiche di oggi? Macché, io faccio funzionare un computer come il Cosmo, cioè gli do il potere quantistico dell’infinito”. Ha fondato la D-Wave System, e oplà, eccolo (foto sopra).

Ecco che la ‘folle’ ma concreta astrazione quantistica entra nei computers proprio per risolvere il problemone del paragrafo precedente. Cioè zia Marta: ecco come i computers stanno divenendo quantistici, cioè di una potenza quasi illimitata, così come illimitato è il cosmo. Ma, zia, come accade questo? Tento di spiegartelo nel modo più semplice possibile per un genio (della divulgazione) come me…

… Tu immagina un pc, o un computer da grande industria, o anche quelli della NASA. Allora, devi solo sapere, zia, che i computers fino ad ora esistenti funzionano con delle, diciamo, ‘aritmetiche’ dotate di due stati, cioè dello stato di 1 o dello stato di 0. Questo li limita moltissimo, perché possono lavorare solo in questi due stati.

Ma la fisica quantistica questo scoglio lo ha disintegrato, col fenomeno del Superpositioning che riesce a far funzionare un computer negli stati di 1, di 0 e di 1 e 0 insieme. Questo, per darti un’idea zia Marta, dà al computer quantistico una potenza sconcertante. Sai in quanti stati possono lavorare i computers quantistici? In un numero di stati superiore a tutti gli atomi dell’universo… respira, e rileggi. Ma come accade questo? Accade proprio applicando quell’Entanglement al Superpositioning, perché l’Entanglement collega tutti quegli infiniti stati dentro al computer quantistico.

Zia è come fare la pasta sfoglia: prendi un grande computer, ci aggiungi il Superpositioning, e l’ Entanglement, e il trucco è fatto. Ottieni i computers quantistici di una potenza cosmica, che permetteranno alla A.I., ai super-robots in ogni campo, ad applicazioni iperboliche, a tecnologie da film, di funzionare, persino di evolversi da soli, di pensarsi da soli; oppure alla Medicina di raggiungere conoscenze/cure mai sognate o alle grandi industrie d’inventare materiali eccezionali. La quantistica nei computers trasformerà il Pianeta e ogni aspetto della vita dell’umano come mai dal primo ominide nella Savana, e questo accadrà nel quartiere Mazzini di Bologna come a Bangkok o a Madrid, Philadelphia, Mosca, Johannesburg, Pechino, Los Angeles, Rio ecc.

Una nota, zia: come per tutte le storiche invenzioni, al momento i computers quantistici sono solo prototipi, come dire, sono prove, MA CI SONO, FISICAMENTE ORA ESISTONO. E da qui non si può più prescindere.

LA PARTE NERA DELLA STORIA. Ma Barnard, zia, vi scrive da tempo, e con nomi, cifre e prove, che questo sogno SUPER TECH in esplosione spaziale non sarà mai un sogno per tutti, anzi: per miliardi di umani sarà un incubo di servitù di tecnologie medie, con un altro livello di tecnologie strabilianti e salva vite per pochissimi. Mentre i Signori TECH del mondo avranno in pugno le chiavi PRIVATE di tali tecnologie spesso salva vite, che di certo non cederanno all’ONU PER IL BENE PUBBLICO GRATUITO DEI POPOLI. E saremo TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE a miliardi di umani.

Prima cosa, il salto al computer quantistico significa che la privacy di chiunque al mondo, già oggi orribilmente compromessa, andrà a zero. Perché tutti i sistemi odierni per rendere illeggibili da estranei le cose che girano nelle comunicazioni del mondo (criptologia o encryptions), saranno scardinati dai quantistici. Naturalmente, fra gli specialisti c’è un dibattito su questo, con alcuni che rassicurano dicendoci che sono già pronte le contromisure. Ma noi, noi esseri umani che paghiamo una visita medica, che passiamo un ordine a un fornitore, che organizziamo una manifestazione politica, che ci scambiamo amore… o i governi, le industrie, i Servizi segreti burletta europei, le Difese europee ecc., tutti questi saranno davvero sicuri che in questa gara folle che marcia già oggi a una scoperta ogni mezzora, saranno davvero protetti? e non spiati in ogni respiro dalla rivoluzione quantistica?

E dove li mettiamo il milione di crypto-pirati russi controllati da Putin o dalle loro mafie? E’ un fatto già noto agli esperti che la Russia è oggi davanti agli USA nella ricerca sui computers quantistici e anche nello spionaggio dei dati. E i super servizi americani? che comunque avranno le chiavi di tutto perché, zia Marta, te lo dico chiaro: oggi Google-Alphabet è parte integrante della NSA/CIA/NGA americane (mi querelino), ma forse anche Apple e altri colossi TECH. E poi (e qui spernacchio quei pupazzi di Travaglio/Gomez, ‘eroi’ anti crimine), quando le Cupole saranno uscite dalle caverne di oggi e si metteranno a creare i loro networks quantistici comprando da D-Wave o da IBM o dai russi, o quando addirittura si faranno una loro Blockchain (zia leggi art. precedenti)… chiccazzo li ferma più questi? E te lo dico zia, a quel punto le Mafie di Borsellino sembreranno il contrabbando di Baci Perugina a confronto.

Ma di nuovo, zia Marta, tu ascolta il tuo Barnard e chiediti sempre, sempre: chi sta pagando per le tecnologie da Guerre Stellari che possono, potrebbero salvare milioni di vite in fame, sete, malattie ed economie? Il Ministero del Tesoro a Roma? I Padri Missionari Comboniani?... Dai zia, lo sai, sono GLI INVESTITORI multi miliardari, o il Pentagono, oppure università americane che alla prima scoperta fenomenale VENDONO I BREVETTI a IBM, Amazon o ad altri colossi PRIVATI.

Zia, è gente spietata che con scarpe da 5.000 dollari ha per 20 o 10 anni versato miliardi in quel sogno in esplosione chiamato computers quantistici e A.I. e robots ecc., e li rivorranno triplicati in PROFITTI… Quindi la gente o gli Stati paghino, oppure zitti e arranchino/crepino come le glebe assieme a tutti noi in un mondo di serie C. Parlo appunto della TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE, zia.

E guarda mia dolce Marta, ti ho risparmiato cosa potranno fare questi computers quantistici con la sorella A.I. ficcati dentro a dei robot di guerra, e le altissime (citaz. del fisico Stephen Hawkin) possibilità che si riproducano da soli e ci estinguano. Ma stop qui.

La soluzione? Che gli Stati tornino a comandare il mondo con la loro IMPERIOSA E IMBATTIBILE SPESA PUBBLICA PER ASSICURARCI L’ACCESSO E NON LA SERVITU’ DA TECH. Ma questa è, scusa zia, una cagata persino da scrivere, un’utopia demenziale.

Bè, zia Marta, spero che tu ora abbia almeno una buona idea di cosa è la quantistica nei computers, spero che tu abbia compreso che è già qui, e che cambierà il Pianeta e tutti noi, credo proprio molto in peggio.

Hey, quantum gente, non fateli sti figli.