[Paolo Barnard]

TRUMP FUORI CONTROLLO, IL SUO TEAM DISPERATO, WALL ST. INVERTE MARCIA.

Come ho sempre ricordato a chi mi legge, oggi le cose si evolvono e in modo drammatico a una velocità mai vista nella modernità (motivo del mio “MMT è rimasta alla nonna”).

Già questo è un fenomeno che accade spontaneamente in un mondo dove oggi (Italia esclusa, perché caso da canile) ogni settimana ogni paradigma prima creduto solido salta, se poi alla Casa Bianca sta seduto un uomo affetto da demenza clinica e che firma pezzi di carta mentre cerca la lacca per i capelli nel cassetto, le cose diventano ancora più agghiaccianti.

Come vi ho scritto, Trump ha messo degli psicopatici nella sua Amministrazione, ma la cosa indicibile è che oggi persino questi psicopatici sono nel panico per la demenza del Presidente. Il Segretario di Stato Rex W. Tillerson, il Segretario alla Defesa Jim “Cane Pazzo” Mattis e l’ambasciatore USA all’ONU Nikki R. Haley non dormono da 5 giorni, e lo scrive il New York Times.

Ma, ancor più rilevante, eccome se è rilevante, è che nelle ultime ore i due Colossi di Wall Street che fanno girare mezzo pianeta, cioè Goldman “Vampire Squid” Sachs e l’Hedge Fund più potente del mondo, Bridgewater, hanno girato le spalle a Trump, letteralmente in una manciata di ore.

Riassumo: Il peggio del peggio di ciò che io e altri avevamo previsto all’insediamento di un demente clinico alla Casa Bianca sta succedendo, e ancora di peggio verrà, se…

A) Trump non muore di arresto cardiaco nel sonno.

B) Trump non cambia percorso e parlerà per 4 anni solo su dettatura.

Non una singola parola scritta finora è ‘ad effetto’. Leggetevi quello che leggo io perché so dove andare a leggere prima di pensarlo.

Trump sta let-te-ral-men-te giocando con la vita di miliardi di esseri umani, NOI BENESTANTI INCLUSI nelle nostre casine di Novara, Forlì o Palermo, tirando fiammiferi su un Tir della Esso che scarica benzina a un distributore. Inizio.

Ha prima mandato segnali decisi al Premier israeliano Benjamin Netanyahu di fottersene di tutto il Medioriente e di continuare a divorare la Palestina con insediamenti di coloni, illegali secondo la legalità internazionale (Consiglio di Sicurezza ONU, Dic. 2016). Benjamin in orgasmo ha annunciato 5.000 nuove costruzioni…

… Il giorno dopo!! Trump incontra chi?.... chi? Netanyahu? No, incontra il Re di Giordania Abdullah II. E’ una cosa di per sé INCREDIBILE che un Presidente USA anti-musulmano metta un Re musulmano davanti a un Premier ebreo israeliano! E cosa succede 5 minuti dopo? Succede che la Casa Bianca gela Tel Aviv avvisandoli che “Ulteriori insediamenti di coloni ebrei in terra palestinese non saranno affatto graditi a Washington nel nome della pace”. Non oso immaginare cosa è successo al colon di Netanyahu, il cui progetto Sionista di Pulizia Etnica della Palestina dipende al 150% dall’appoggio delle armi americane.

Credo che anche il nipote di 4 anni di un mio amico avesse inteso che tutta sta baracca-Trump almeno avrebbe portato a una distensione con la Russia di Putin. E’ di poche ore fa l’improvvisa dichiarazione, che tutti conoscete, dell’Ambasciatore USA all’ONU, Nikki R. Haley, che Washington non farà nessuna distensione con Mosca finché Putin non si ritirerà dall’Ucraina, anzi, ancora sanzioni. Forse l’encefalo a emmethal di Trump pensava che l’Ucraina fosse il Tibet e l’invasore fosse la Cina? Cosa è successo in 5 minuti?

Sull’Iran abbiamo sia Steve Bannon che il Segretario di Stato Rex W. Tillerson sotto flebo di Tavor 24/24. Da una parte il pazzoide vuole inasprire le sanzioni contro Tehran, ma dall’altra sembra non voler toccare lo storico accordo nucleare Obama-Rouhani, dopo aver ragliato per mesi che sarebbe stato il primo pezzo di carta a finire nella spazzatura alla Casa Bianca. Il caos regna, ma di mezzo, cari lettori, c’è l’atomica israeliana, la guerra in Siria e i rifugiati in Europa. Alè, il giocoliere Trump palleggia con fiale di nitroglicerina e i suoi Ministri sono al terrore, al punto che il NT Times scrive che due mostri come l’ex boss della Exxon, il Segretario di Stato Rex W. Tillerson, e il Defense Secretary Jim “cane pazzo” Mattis sono visti oggi come POTENZIALI MODERATORI delle allucinazioni di Trump.

Prima di passare a Wall Street, ancora due chicche. Trump ha prima preso a calci in faccia i leader di Australia e Messico, rispettivamente Malcolm Turnbull e Enrique Peña Nieto, ma poi letteralmente 33 ore dopo la Casa Bianca ha rettificato definendo gli scambi “Cordiali e costruttivi”. Chi è al timone in quella palazzina maledetta? Chi??????

L’incubo non finisce qui. L’AD di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, ci rivela il NY Times, ha fatto arrivare al suo Top management domenica scorsa un messaggio vocale privato dove il Dio dei banchieri del mondo, E LO E’ NON DIMENTICATELO MAI,  dice cose come “Noi non condividiamo per nulla l’ordine di Trump sull’immigrazione… ostacola i profitti della nostra azienda…” E attenti a questo ‘pizzino’: “I nostri profitti dipendono dalle diverse comunità di umani che possiamo raggiungere. La diversità è il nostro profitto”.

Infatti poche ora fa il suo Capo Economista Globale, Ian Hatzius, ha totalmente capovolto ciò che aveva previsto per l’economia USA (leggi mio pezzo precedente) per rilasciare la seguente dichiarazione: “Diventa chiaro che le ultime decisioni del Presidente sono un rischio per l’economia planetaria, per i Mercati, e per noi”.

E a lui si unisce l’uomo che presiede il più grande Hedge Fund del pianeta, Ray Dalio di Bridgewater, un signore che palleggia 150 miliardi di dollari al giorno. Ha dichiarato in una nota agli investitori che “Da un appoggio a Trump, sono passato a serie preoccupazioni per l’accozzaglia di idee populiste che esprime e che possono danneggiare l’economia planetaria”. Oh! Dalio è più ascoltato nel Consigli d’Amministrazione dal Canada, al Perù, alla Francia, a Hong Kong, di Dio in persona.

Rimane da sperare che Trump sarà costretto all’opzione B) di cui sopra.