[Paolo Barnard]

FERMARE L’ANGOSCIA PER LE GUERRE. E GUADAGNARE ANCHE DUE SOLDI.

 

Combattere le atrocità di guerra, veramente e guadagnandoci anche dei soldi. Ecco come.

Togliamo dal quadro la grande quota di persone che se ne sbattono il cazzo di tutto, cioè la maggioranza becera di tratti gastrici eiaculanti o partorenti comunemente chiamati cittadini. Ci rimane una quota di persone che sta da cani ogni santo giorno perché vede nei media cosa fanno le guerre, con immagini e atrocità sfornate 365 su 365, e il senso d’impotenza di ciascuna di queste persone diventa una tortura soffocante quotidiana.

E’ un urlo nel cervello e nel corpo che non solo ci avvelena la vita a ogni immagine e notizia, ma che sfocia sempre nello stesso punto: ciascuno di noi di fronte al bambino di 4 anni ripreso dalla telecamera mentre singhiozza solo su un troncone di cemento di quella che era la sua casa, e sotto a cui ci sono le viscere della madre, vorrebbe in quel momento diventare Dio e fulminare all’istante ogni soldato, ogni arma o bomba sul pianeta… per poi, però, rendersi conto che siamo dei nulla in un appartamento con porte e finestre. Impotenti. Questo ci ammazza tutti i giorni. L’impotenza.

Ma la soluzione c’è. E state attenti, perché non è la formula che ferma le guerre domani, ma è la formula che ti fa sentire che hai fatto veramente tutto quello che dovevi e potevi fare, pur dall’interno di quell’appartamento, senza arruolarti nella Croce Rossa o diventare ministro o presidente. E quando sai che tu hai fatto tutto quello che dovevi e potevi pur dall’interno di quell’appartamento, la tortura dell’impotenza se ne va. Viene sostituita da una sorta di ‘pace’ dentro, hai fatto il tuo dovere contro l’orrore, e sai che di certo esso non scompare dal mondo perché esso fa parte del mondo come la pioggia, ma tu hai fatto la tua parte, e ti cambia la vita.

Occhio perché di seguito non snocciolo le solite cosine da ‘belle anime’. Ben altro.

La soluzione, come quasi sempre, si chiama attivarsi per creare opposizione alla guerra – un’opposizione facile, CONVENIENTE, ed efficace, non le marcette con le bandierine – e la soluzione si chiama chiedere la legge contro la guerra – una legge che ha senso e che MORDE, non gli straparoloni dei Trattati di fuffa mondiale – sempre senza arruolarti nella Croce Rossa o diventare ministro o presidente.

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Ecco come attivare gli italiani contro le guerre. Lo Stato italiano ESENTA DA OGNI IMPOSIZIONE FISCALE VIGENTE IN ITALIA, E A VITA, i cittadini regolarmente registrati presso organizzazioni pacifiste italiane, ed esenta le organizzazioni stesse, quando promuovano presso l’opinione pubblica campagne di ‘Divestment’ e boicottaggio commerciale degli Stati o aziende che partecipano direttamente o indirettamente a crimini di guerra e violazioni delle Convenzioni di Ginevra per la protezione dei civili nei conflitti. Le liste di tali Stati o aziende vengono tratte facilmente dai rapporti UNCHR-UNHCR, di Amnesty International, di Human Rights Watch e da pubblicazioni accademiche.

Ma attenti. L’ESENZIONE DA OGNI IMPOSIZIONE FISCALE VIGENTE IN ITALIA, E A VITA, scatta solo quando l’attivismo dei cittadini in queste organizzazioni pacifiste di ‘Divestment’ e boicottaggio, e l’esistenza di tali organizzazioni, SIA DI UNA DURATA SUPERIORE A 10 ANNI. I 10 anni di attivismo – con un minimo di ore settimanali stabilite per legge e svolte in attività miste sia da casa che in eventi – saranno comprovati con appositi rapporti annuali individuali spediti al Ministero delle Finanze, chiamati ‘730-4-Peace’, dove si certificano le attività svolte, sotto la responsabilità penale dei responsabili di ciascuna organizzazione pacifista.

La falsificazione dei ‘730-4-Peace' comporta l’arresto con pene da un minimo di 5 a un massimo di 10 anni di carcere. Barare sulla morte degli altri è una cosa brutta... La burocrazia di verifica degli attivisti non è semplice per le organizzazioni, ma neppure impossibile con le tecnologie moderne,

E violà, fai una vera cosa, d’impatto vero contro i guerrafondai del mondo, mettiamo che la fai dai tuoi 25 ai 35 anni, e poi in Italia non pagherai più le tasse a vita. Non male, no?

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Ecco una legge che ha senso in Italia contro le guerre. Il governo italiano crea il Ministero della Pace. Il Ministro in carica identifica in base al testo delle Convenzioni di Ginevra, in base ai rapporti UNCHR-UNHCR, ai rapporti di Amnesty International e Human Rights Watch, le aree di conflitti dove sono commessi crimini di guerra e violazioni delle Convenzioni di Ginevra per la protezione dei civili. Quindi promuove un disegno di legge che introduce il reato di Collusione in Crimini di Guerra, a carico degli esportatori italiani di armi, tecnologie, servizi finanziari e risorse umane agli Stati o ai gruppi politici e armati coinvolti in aree di conflitti dove sono commessi crimini di guerra e violazioni delle Convenzioni di Ginevra per la protezione dei civili.

La pena prevede la carcerazione senza sconti di pene per un minimo di 15 anni fino all’ergastolo in una sorta di 41-bis, a seconda dell’ammontare delle atrocità contro civili commesse in un dato conflitto. Inoltre: in osservanza dell’articolo 11 della Costituzione, il Parlamento vota la revoca dell’immunità parlamentare a deputati/senatori affinché possano essere perseguiti se indagati per il reato di Collusione in Crimini di Guerra.

E voilà, ad esempio ti becco a Dubai che esporti un software italiano per un Multiple Rocket Launcher che va in Congo o ad Aleppo, quando torni a Torino fai la tua borsina e stai dentro minimo 15 anni, se no rimani a Dubai e fai ciao ciao con la manina alla tua famiglia, oltre a essere soggetto di un ordine di cattura internazionale. Il parlamentare o Ministro beccato con le mani in pasta, pure.

Ok, questo è tutto. Qualche partito qui che voglia mettere in programma sta roba? Sanno dove trovarmi.