[Paolo Barnard]

PER LA TUA VITA CONTA PIU’ LA RAGGI O IL CESSATE IL FUOCO NEL DELTA DEL NIGER?

 

Se io fossi direttore del Corriere della Sera, e io ho speso la mia intera vita adulta per l’interesse pubblico, in questi giorni avrei dedicato, sempre nel nome del vostro pubblico interesse, la prima pagina del giornale a questo:

I GUERRIGLIERI NIGER DELTA AVENGERS hanno pattuito un cessate il fuoco con l’esercito della Nigeria (e con le squadre della morte pagate da Shell et al.). Quindi IL PREZZO DEL GREGGIO ha una nuova picchiata verso il basso, a 48 dollari a barile, e potrebbe scendere anche di più. (Fonte: Bloomberg e Reuters nella mailing list che ricevo da Carbontracker)

Questi fatti, per l’economia di casa, del capannone, dell’azienda, del Paese, dell’Europa, contano sul serio, spesso tragicamente. La Raggi conta nulla, ma sulle prime pagine c’è lei. 

Puntate precedenti in un blip: in Nigeria c’è un oceano di petrolio, che si estrae maggiormente nel delta del fiume Niger. I successivi governi (si fa per dire) di Abuja, post dominio coloniale britannico, sono stati collusi con petrolieri occidentali nello sfruttamento del delta del Niger, dove le estrazioni selvagge non solo hanno devastato le popolazioni locali e l’ambiente, ma li hanno lasciati in miseria bieca negandogli ogni diritto economico sul loro petrolio (l’immenso attivista Ken Saro Wiwa fu assassinato per questo). In quelle tragedie la Shell in particolare ha avuto ruoli criminosi (per cui io detesto la Ferrari). Resistenze armate per la rivendicazione dei diritti degli abitanti del delta si sono formate negli anni, ma oggi svetta per potenza militare la formazione detta Niger Delta Avengers, che in pochi mesi di guerriglia ha quasi paralizzato l’estrazione nigeriana che è l’ottava maggior fonte di greggio del mondo. Fine blip.

La guerriglia fra esercito nigeriano e Niger Delta Avengers è stato uno dei fattori, riducendo la fornitura di petrolio nigeriano al mondo, per cui i Sauditi non sono riusciti a far crollare il prezzo del greggio al punto da schiacciare Europa e Russia come vermi. Ma ricordatevi che in ogni caso il petrolio è rimasto a prezzi stracciati per un periodo talmente lungo da alimentare, soprattutto nella UE, la già devastante DEFLAZIONE che ci sta uccidendo. Perché contrariamente a quanto scrivono i fagiani dell’economia, cioè i soliti noti, l’effetto perverso del calo del prezzo dell’energia è che, se da una parte essa costa di meno all’industria, dall’altra causa però un calo dei prezzi delle produzioni che significano cali di prezzi al dettaglio, e quindi il contrario dell’inflazione, e cioè deflazione appunto. Questo NELLA FETENTE UE DELLE AUSTERITA’ si traduce poi in crolli di fatturati, quindi esuberi, cassa integrazione, impoverimento delle famiglie ecc. lungo una spirale che ci è ben nota. Perché?

Perché per l’industria che ha la sfiga di trovarsi NELLA FETENTE UE DELLE AUSTERITA’ l’effetto compensatorio del risparmio in spesa energetica (petrolio) a fronte di prezzi al dettaglio minori, viene disintegrato dall’iperbolico prelievo fiscale impostoci dal pareggio di bilancio in Costituzione figlio del ‘terrorismo’ del debito/deficit, ma anche impostoci dalla moneta euro non sovrana che va restituita ai mercati dei capitali privati con interessi (oggi minori ma le tasse sono rimaste alle stelle), e ancora impostoci dai trasferimenti di miliardi di euro dei contribuenti alle sciagurate avventure UE come il MES, salvataggi bancari e altri intrighi del genere (56 miliardi nel 2015).

Quindi, riassumendo, i Sauditi tenevano il prezzo del greggio basso, non bassissimo a causa della guerriglia Nigeria vs Niger Delta Avengers che sottraeva petrolio dai mercati, ma in ogni caso l’oro nero a prezzi stracciati sprofondava la UE delle Austerità nella deflazione. Ora, con l’annuncio di tregua fra Nigeria e Niger Delta Avengers, quindi con la ripresa delle forniture nigeriane ad aumentare la quantità di petrolio disponibile sui mercati, il prezzo del greggio è scivolato ancora più in basso, e nessuno sa se si ferma, e questo per la UE è ancora più un disastro, per i motivi prima spiegati.

Scrivere “questo per la UE è ancora più un disastro” è oggi come scrivere che sul Giappone devastato dallo Tsunami piovevano meteoriti… E ripeto che poiché parliamo di deflazione quindi fatturati in crollo, esuberi, spese statali per tappare i buchi, cali redditi familiari, parliamo di cose che interessano il cittadino Romano, per fare un esempio a caso, cinquecento volte di più dei sorrisini e promesse green della Raggi, e naturalmente tutti gli italiani.

Ora bimbi morale della favola: papà Barnard vi ha scritto per la 324mila 837esima volta che per capire cosa vi darà una casa, manterrà i figli a scuola, o vi permetterà di lasciargli un’eredità, dovete alzare lo sguardo sopra al pollaio Italia, e imparare a conoscere chi oggi vi può davvero fottere la vita. Per esempio i Niger Delta Avengers e la tregua con Abuja, contro cui Di Maio e le formulette da paghetta settimanale della Grillonomics possono zero.