[Alcune considerazioni su...]

(versione stampabile)


Alla CGIL sono dei deficienti.

 

Il nostro studio dimostra che la presenza di una forza lavoro flessibile e atipica può essere un fattore positivo solo se l’economia nazionale è già forte, e solamente se quei lavoratori hanno una libera scelta fra l’impiego fisso e quello atipico. Ma se la flessibilità diviene un rimedio obbligato nel contesto di un’economia debole che non offre ampie possibilità di impiego fisso, allora essa può portare più problemi che benefici.

 

Mi sta dicendo che il lavoro precario porta benefici economici solo se è un optional all’interno di Paesi che offrono ampio impiego a tempo indeterminato? 

 

Precisamente”.

 

Chi sono secondo voi gli attori di questo colloquio? E quando è avvenuto? Non ve la sto a menare tanto: non è uno studio della CGIL, e non è neppure alcunché di sinistra. Chi fa quelle affermazioni è la dott.ssa Cynthia M. Fagnoni, direttrice del Education, Workforce, and Income Security Issues del General Accounting Office americano, organo del Congresso USA, intervistata da me nel 2000, cioè dodici anni fa.

 

Alla GCIL, oltre che dei venduti, sono anche dei deficienti. La CGIL non solo non ha mai posto quella cruciale verità come punto fermo di tutta la sua politica del lavoro da cui non muoversi di un millimetro mai più, come sarebbe stato sacrosanto, ma da oltre 14 anni si è adagiata a contrattare sul grado di abolizione dei diritti dei lavoratori, col risultato che vediamo oggi. Cioè, oggi, quando la CGIL proclama una vittoria, è quando sto pachiderma di scemi è riuscito a ottenere che un diritto venga abolito ‘solo’ al 60% invece che al 90. E cazzo, quando questo avviene, allora sì che li vedi in piazza a fare i grossi. Ma grandi!

 

Farsi battere a sinistra, e dodici anni fa, dagli americani è aver toccato il fondo del patetico.

 

Ma alla CGIL sono dei deficienti anche per altro, e ancor peggio. Oggi la Modern Money Theory (MMT) è approdata in Italia. E’ accaduto a Rimini nel febbraio scorso nel più grande convegno di economia della storia nazionale, poi su Repubblica con Rampini, poi sulla bocca di grandi imprenditori, di politici come Tremonti e Di Pietro e molti altri, sul web è ovunque. E qual è il pilastro epocale, rivoluzionario, direi nucleare della MMT? Eccolo: la possibilità per uno Stato a moneta sovrana di ottenere ILLIMITATAMENTE LA PIENA OCCUPAZIONE, PIENO STATO SOCIALE, E PIENA PRODUZIONE. Cioè di poter per esempio dire a Marchionne “chiudi le tue fabbriche di auto invendibili e vai a fan c…, perché i tuoi operai li impiega lo Stato domani”. Altro che ricatto “investimento sì, investimento no” coi lavoratori sempre messi alla pecora, detta come va detta. La possibilità, inoltre, di offrire alle nostre generazioni future la flessibilità solo come OPTIONAL, in un panorama nazionale di LAVORI GARANTITI.

 

Ma voi pensate che alla CGIL qualcuno se ne sia accorto della MMT? In quel covo di minorati parrocchiani (e corrotti ai vertici) nessuno ha pensato che sedersi al tavolo del governo Monti con la MMT come contropartita da offrire ai lavoratori disperati d’Italia lo avrebbe messo al muro, gli avrebbe fatto scoprire la carte nella sua menzogna che “non c’è alternativa all’Austerità” del lavoro da schiavi. E figurati se c'arrivano.

 

Questo è scandaloso, per non dire criminale da parte della CGIL. Alla CGIL sono dei deficienti, e questo significa che lo sei anche tu che ancora hai la tessera. Stracciala oggi, e dì al tuo collega di fare la stessa cosa. La prossima tessera, quella che ha un vero senso di salvezza nazionale, si chiama MMT, che è due cose:

 

Modern Money Theory

 

e

 

Memorial Mariarca Terracciano.

 

Informati su entrambi in questo sito, e anche qui http://www.democraziammt.info/. Liberati, oggi è il 25 Aprile.

 

 

 

 

 

 

 


- Letture Salva Cittadini

- Perchè ci odiano

- Censura Legale

- Per una Sanità umana

- Chi è Paolo Barnard

- Contatti

 

- Alcune considerazioni su...

HOME | Letture salva cittadini | Perchè ci odiano | Censura Legale | Per una Sanità umana | Chi è Paolo Barnard | Contatti | Alcune considerazioni su...