[Alcune considerazioni su...]

(versione stampabile)


Così no, però, Giulietto.

Uso questa occasione per dire una cosa fondamentale per chiunque voglia fare ‘resistenza’, una cosa che ho già detto, ma qui forse passerà meglio. Il testo è tecnico, ma non importa, importa la conclusione.

Il mio rapporto con Chiesa è sempre stato ostacolato dal fatto che anche se da una parte apprezzo profondamente la sua svolta, dall’altra siamo su piani metodologici inconciliabili. Giulietto è sicuramente da ammirare per quanto segue: era noto, era established, talmente established da essere persino sospettato di contatti ambigui con ambienti dei servizi USA e dell’Est. In Tv, una sedia fra i protagonisti gli era garantita. I giovani devono apprezzare che quando loro non erano neppure nati, questo uomo era un doppiopetto del giornalismo mainstream assai famoso, che io stesso leggevo quando pubblicavo i miei primi articoli proprio sulla Stampa di Torino, dove lui era un grosso calibro. Poi ha fatto una serie di giri politici che io non condivido, ma questo importa relativamente. Perché c’è stato solo lui in Italia a quel livello di fama, che io sappia, che si è scrollato di dosso tutto ciò per abbracciare indagini radicali, rischiose e antagoniste. Chiesa poteva tranquillamente scalare poltrone di potere mediatico centrali, se fosse stato come tutti gli altri. Invece da anni gira centri sociali, piazze, angusti teatri, si batte con un pubblico avventuroso e di estrtema minoranza. Oggi lo si trova, assieme a un altro reporter come me, a farsi bastonare e ridicolizzare a Matrix da un fesso qualsiasi, pur di dire la verità. Do a Chiesa un 10 e lode e tanto di cappello per tutto questo.

Ma ha un difetto, da correggere, assolutamente. Chiesa intuisce spesso il filone giusto di un tema scottante, ma poi, mentre ci si fionda con la freschezza di un trentenne, a volte perde alcuni pezzi cruciali per la strada. Capisco che il suo pubblico e il movimento che lo vede leader si aspettino da lui analisi in tempo reale, ma ahimè questo nel nostro mestiere di investigatori in cose di dimensioni globali non è sempre possibile. Le cose vanno studiate con una cura incredibile, esattamente come fa il Vero Potere, che non si fionda su blogs, Facebook o Twitter, ma sta sul pezzo per anni con una competenza micidiale. E poi, infatti, all’affondo devastano. Se vogliamo contrastare i colossi del Vero Potere dobbiamo essere tanto chirurgici quanto loro. Ora vi pongo un esempio.

Chiesa ha impostato un teorema sulla speculazione dei golpisti finanziari che si basa su assunti come il seguente, che prendo da una sua intervista su Cado in piedi, dal titolo ‘Monti è una trappola’: “Ritengo che siano i grandi gruppi della finanza internazionale, guidati dalle grandi banche di investimento, tra cui la più famosa, ma non l'unica, si chiama Goldman Sachs ma ce ne sono anche altre: Citigroup, Bank of America, Deutsche Bank etc., tutte le banche che, tra il 2007 e il 2010, sono tecnicamente fallite ma che hanno recuperato fantasticamente dopo essere state ricapitalizzate dalla Federal Reserve che ha erogato 16 trilioni di dollari inesistenti, inventati per tenerle in piedi. Dopodiché queste banche, con questi soldi, si sono gettate sugli unici asset che ritenevano praticamente invincibili, immarcescibili, ovvero gli asset dei bond degli stati europei che, essendo protetti dall'Euro, venivano considerati al riparo dal rischio di default, impossibilitati a azzerarsi o a vanificarsi come invece era accaduto per tutti gli asset dei cosiddetti mutui facili su cui ha fiorito la finanza americana nel corso di questi ultimi 8 anni. Queste banche si sono dunque precipitate in Europa e hanno cominciato a comprare i buoni del tesoro, le emissioni delle banche centrali europee, andando alla ricerca di quelli che avevano i più alti tassi di interesse. Sono andati a comprare i bond greci in primo luogo, perché erano quelli più esposti che davano tassi di interesse più alti, poi sono andati a comprare quelli italiani, visto che l'Italia è considerata tra i Paesi in difficoltà a causa della dimensione del debito pubblico”.

Ok. Pezzo per pezzo: Ritengo che siano i grandi gruppi della finanza internazionale, guidati dalle grandi banche di investimento, tra cui la più famosa, ma non l'unica, si chiama Goldman Sachs ma ce ne sono anche altre: Citigroup, Bank of America, Deutsche Bank etc., tutte le banche che, tra il 2007 e il 2010, sono tecnicamente fallite ma che hanno recuperato fantasticamente dopo essere state ricapitalizzate dalla Federal Reserve che ha erogato 16 trilioni di dollari inesistenti, inventati per tenerle in piedi. Dopodiché queste banche, con questi soldi, si sono gettate sugli unici asset che ritenevano praticamente invincibili, immarcescibili, ovvero gli asset dei bond degli stati europei…

No Giulietto, impossibile. La FED comprò gli assets tossici delle banche americane (29 trilioni, non 16) semplicemente accreditando le riserve di quelle banche che stanno sui propri (della FED) conti elettronici. Quei soldi stanno lì, non possono essere spesi dalla banche all’esterno. Con quei soldi non possono correre a comprare bonds europei da chicchessia in Europa (bonds significa titoli di Stato o di privati) . Possono solo comprare bonds già detenuti dalla FED. Questo perché la banca centrale opera esclusivamente muovendo numeri elettronici sui suoi computer che controllano i conti depositati al suo interno. Che significa? Se Bank of America, per esempio, vuole comprare un bond con le riserve che gli ha creato la FED (con il salvataggio che tu citi), prima di tutto la FED deve possedere quel bond. Se lo possiede, la FED semplicemente sposta i soldi di BoA dal conto di BoA alla FED al conto del Tesoro che ha emesso quei titoli, e che sta sempre presso la FED. Li sposta da qui a lì sempre al suo interno. Quindi per rendere possibile lo scenario che tu descrivi, la FED USA avrebbe dovuto detenere già al suo interno quantità immense di titoli di Grecia, Portogallo, Italia, Irlanda, Spagna (gli Stati detti PIIGS). Cosa che non è mai stata. Detto ciò, credo che il tuo errore sia stato quello di prendere la cifra dell’esposizione bancaria USA coi PIIGS, cioè 641 miliardi di dollari, e considerarla come acquisti di debito pubblico PIIGS. Ma non è così, perché le banche USA hanno acquistato immense quantità di titoli europei di ogni sorta e tipo, fra cui anche titoli di Stato, certo, ma lo hanno fatto emettendo propri titoli di debito, non coi soldi che la FED gli aveva dato col famoso salvataggio. Cosa vuol dire? Che le banche americane hanno emesso propri bonds, con questi hanno preso in prestito denaro da chi li ha comprati (privati, non la FED), e con quel denaro hanno comprato masse di debito europeo di ogni tipo, scommettendo sul fatto che i tassi che dovevano pagare ai loro creditori fossero più bassi dei tassi che guadagnavano sul debito europeo che avevano comprato, fra cui anche titoli pubblici dei PIIGS. La frazione di questo debito europeo da loro comprata e che è solo titoli PIIGS è bassa, molto bassa. E comunque ripeto: sono titoli PIIGS che le banche USA hanno comprato emettendo loro stesse del debito, quindi nulla di selvaggio e pagato dai trilioni della FED.

In realtà ciò che è accaduto è che le mega banche americane e soprattutto i money market funds USA hanno comprato montagne di debito delle banche europee (titoli emessi da loro), e queste coi soldi così presi in prestito hanno a loro volta comprato montagne di bonds dei PIIGS.

Conclusione: non è accaduto ciò che tu dici, e il teorema della speculazione delle maga banche di Wall Street sui bonds dei PIIGS non regge. Ma c’è dell’altro.

Hai anche scritto: “Dopodiché queste banche, con questi soldi, si sono gettate sugli unici asset che ritenevano praticamente invincibili, immarcescibili, ovvero gli asset dei bond degli stati europei che, essendo protetti dall'Euro, venivano considerati al riparo dal rischio di default”.

No Giulietto. Ho già detto che si sono buttate su altri assets, cioè i titoli emessi dalle banche europee. Le mega banche americane sapevano benissimo che l’Euro non protegge proprio nulla, anzi, fa esattamente il contrario. Essendo una moneta ‘straniera’ per gli Stati dell’Eurozona, quegli Stati non possono garantire di pagare le scadenze degli interessi o il rimborso sempre puntuali, e questo è precisamente il motivo per cui tutta l’Eurozona è sfiduciata da qualsiasi investitore (arrivano anche sui tedeschi, fidatevi, infatti le banche commerciali hanno già in privato declassato i bond tedeschi a doppia A). Le mega banche sanno questo alla perfezione.

Poi hai scritto: “Queste banche si sono dunque precipitate in Europa e hanno cominciato a comprare i buoni del tesoro, le emissioni delle banche centrali europee, andando alla ricerca di quelli che avevano i più alti tassi di interesse. Sono andati a comprare i bond greci in primo luogo, perché erano quelli più esposti che davano tassi di interesse più alti, poi sono andati a comprare quelli italiani, visto che l'Italia è considerata tra i Paesi in difficoltà a causa della dimensione del debito pubblico

Che significa “le emissioni delle banche centrali europee”? Le banche centrali non emettono bonds di Stato, li comprano quando le banche sono a corto di riserve e devono vendere i bonds di Stato che possiedono per rifare il pieno. Oppure, le banche centrali comprano bonds di Stato sul mercato secondario per motivi di politica monetaria. Ma soprattutto se le mega banche avessero comprato masse di questi bonds per profittare, come tu scrivi, sui tassi alti, quei tassi sarebbero crollati. Ho già detto che questi acquisti in massa non sono avvenuti, ma anche se fossero, si sarebbero ritorti contro le banche, se appunto l’intenzione era di profittare dei tassi. La speculazione di cui tu probabilmente parli, è stata architettata da investitori che NON possiedono i bonds dei PIIGS, e che proprio perché non li possiedono possono scommetterci sopra e vincere. L’ho spiegato nel mio saggio Il Più Grande Crimine.

Infine, e ancora centrale, i Paesi dell’Eurozona non sono in difficoltà per via dell’alto debito pubblico. Sono in difficoltà perché quel debito è denominato nel solito Euro disastroso, per il motivo detto appena sopra. Il Giappone ha il doppio del nostro debito, e nessuno lo sta attaccando, paga interessi allo 0,4%, e questo solo perché ha una moneta sovrana.

Il colpo di Stato finanziario che ha terminato la democrazia in Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Grecia, e che la terminerà in Francia e Germania, è stato condotto in tutt’altro modo, assai più complesso e lungo del tuo teorema, e che ho descritto nel mio saggio. Ora la conclusione e il motivo di queste righe.

Non voglio fare qui il ‘maestrino’ che la sa più lunga. Il punto è che le cose sono complicatissime ed è facile costruire teoremi sbagliati su una buona traccia, ma sbagliati purtroppo. Tu guidi un movimento, Alternativa, che rischia ora di usare immense energie su una traccia del tutto sbagliata, e che vi espone fra l’altro a smentite clamorose. Quello che vi voglio dire è che la fretta di essere sul pezzo, di uscire sui social network con grandi statements, gioca scherzi brutti. Per capire e combattere il Vero Potere, cioè le elite Neoclassiche, Neoliberiste e Neomercantili, dobbiamo studiare molto, aspettare di più, e poi costruire un fronte di pari competenza. Ma sai Giulietto, io e te siamo vecchi, i nostri ragazzi invece scalpitano, vogliono divertirsi ed emozionarsi, devono correre stasera a scrivere su Facebook che al nemico gli facciamo un mazzo così. Non ci danno il tempo, né la manodopera, per un lavoro sensato, paziente, competente, capillare, e… sì, noioso. Ma così facendo, il Vero Potere se la ride di noi, and they laugh all the way to the bank.

Tu non ti devi prestare a questo. Frena, rielabora, e se ci abbandoneranno… pazienza.

 


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