Guardatevi, operai della Fiat di oggi. Ma guardatevi in questo modo:
mettetevi su un balcone più in alto e state affacciati a osservare
Mirafiori e Pomigliano. Cosa si vede da lì su? Si vede un pollaio dove
in 4 metri quadri di terriccio puzzolente i polli si agitano per
difendere i loro 4 metri quadri di terriccio puzzolente. E che
starnazzare! Il Pollo Landini poi è il più agitato. Ma il padrone dice
no: “Quattro metri quadri oggi sono troppi, stringiamo la rete. Al massimo vi do 3 metri”. E allora i polli si azzuffano, fra quelli che dicono “Bè dai! Tre metri mica fanno schifo!”, e quelli che gridano “No! Erano 4 metri e quelli vogliamo! Sono il nostro diritto, qui si giocano i nostri diritti!”.
E giù a sbeccarsi l’un l’altro, e giù a starnazzare, e c’è un gran
caos, e ancora più puzza perché il terriccio si rimescola, e i polli
sono sempre più malconci, spelacchiati, depressi, e via così.
Ora,
come nei film, la telecamera si alza, zooma indietro e il pollaio
diventa sempre più piccolo, gli starnazzamenti sempre più lontani,
mentre il panorama attorno entra nella visuale gradualmente. E allora si
vedono i campi attorno al pollaio, poi la collina, poi la vallata, poi
la pianura e l’orizzonte con le montagne e i fiumi e i mari e il cielo
all’infinito. E voi perché siete lì nella puzza a sbeccarvi per 3 o 4
metri quadri di una prigione? “32 euro sto mese? Evvvaii!!...”
Ehh? Ma come Cristo vi hanno ridotti ad accettare conflitti sociali
dove i vostri rappresentanti alzano la V di vittoria, e voi vi sentite
vincenti, se portano a casa un sesto di diritto piuttosto che il settimo
proposto dal manager? Ma come vi siete conciati in quel modo? Lo sapete
che nessuno vi ha mai raccontato chi veramente vi ha fottuti?
Ora,
se voi polli volete recuperare la ragione – ma soprattutto la vostra
vita, date un calcio al referendum, alla FIOM, ai giornali, alle
riunioni in fabbrica, ai sindacati (e chi ha bisogno di Marchionne con
sindacati così?), e rendetevi conto di ciò che segue.
La ragione per cui siete in queste condizioni è precisamente perché
- vi
hanno rinchiusi in un pollaio, vi hanno convinti che lì dentro stanno i
giochi e lì dovete concentrarvi. Tutto vogliono meno che voi scopriate
che le fonti dei vostri mali stanno TUTTE fuori dal recinto Italia,
perché se le scoprite allora gli inceppate il gioco e li potete fottere.
- vi
hanno convinti che la libertà e la dignità oggi per voi significhi
contrattare su un altro metro quadro di recinto infestato di cacca.
Sperano che a nessuno di voi salti in mente di accorgersi che fuori
dalla rete del pollaio ci sono spazi di salvezza illimitati in termini
economici, che vi hanno sempre tenuti nascosti.
Ora bando alle ciance ed ecco le cose da sapere.
La domanda è: da
dove vengono i vostri mali di operai cronicamente perdenti, sempre
dalla parte delle badilate in faccia, sempre a risicare lavoro, persino a
supplicarlo? Risposta: non vengono dal governo, non dalle leggi
italiane, non dai partiti della Casta, non dalla mafia, non da Tremonti,
non da Craxi Forlani Andreotti, non dal debito pubblico. No. Che i
salari di chi lavora e il lavoro stesso dovessero passare dall’essere un
diritto umano a una carità elemosinata a masse di perdenti, fu sancito
in luoghi e tempi che voi non conoscete, da gente che non immaginate,
con le seguenti idee: primo, pensarono che se i lavoratori aumentano i
loro redditi essi spenderanno di più, e se spenderanno di più circolerà
più denaro, e se circolerà molto denaro ci sarà inflazione, e
l’inflazione colpisce il valore della moneta, e se la moneta perde di
valore i ricchi perdono privilegi. Secondo, pensarono che i lavoratori
ben pagati sono forti, acquisiscono pretese. I malpagati e i
precarizzati sono invece deboli, spaccano i sindacati, e le grandi
industrie fanno più profitti, ed esportano di più. Se poi esse
licenziano, i Mercati le premiano apprezzando le loro azioni e i manager
di quelle industrie incasseranno premi milionari. Ma se licenziano, gli
Stati s’indebitano con la Cassa Integrazione e altri ammortizzatori, e
se si indebitano devono poi privatizzare i beni pubblici per pagare i
debiti, e se privatizzano lo faranno a prezzi stracciati perché sono
indebitati, e se i prezzi sono stracciati gli investitori compreranno a
due soldi aziende e infrastrutture, poi licenzieranno e la ruota torna a
giare su se stessa, con alla fine sempre tu, operaio a pagare il prezzo
di tutto. In due parole: ideologia Neoliberista.
Nasce a Chicago negli anni ’60, il padre si chiama Milton Friedman,
conquista la politica di tutto il mondo ricco in soli 20 anni,
attraverso i finanziamenti immani della Commissione Trilaterale, del
Gruppo Bilderberg, e della maggiori fondazioni di destra americane. In
Italia i portavoce di questa idra mostruosa sono gli Alesina, Stagnaro,
Mingardi, Draghi, Ciampi, Padoa Schioppa, Prodi, Visco, D’Alema, e
altri; in Europa i Brittan, Thatcher, Mitterrand, Kohl, Issing, Waigel,
Attali, Von Rompuy, Merkel, Sarkozy, Juncker, Lagarde, solo per citarne
alcuni. La pianificazione di questa idea criminale, prima di uscire
potente da Chicago, era partita in realtà in Francia prima della seconda
guerra mondiale, con lo scopo dichiarato di forgiare nazioni che “in futuro otterranno la supremazia dei super profitti e dell’accumulo di ricchezza imponendo la povertà nel lavoro” (Perroux 1933).
E’
quello che vi sta capitando, cioè un attacco ai salari senza precedenti
in tutto il mondo occidentale pianificato da 30 o addirittura 70 anni, e
questi sono coloro che l’hanno voluto e portato fino a oggi. QUESTO E’
IL TUO NEMICO operaio!, e non si riunisce nel Pdl o in Confindustria
(più facile che sfiorino il Pd). I manovratori stanno nella Federal
Reserve in USA, nella Commissione Europea, nella Banca Centrale Europea,
nelle Banche Centrali dei Paesi dell’euro, nei ministeri del Tesoro di
Francia e Germania e Stati Uniti, ma soprattutto SONO GLI INVESTITORI
nella City di Londra, negli Hedge Funds, nei Fondi Pensione europei, a
Wall Street, a Pechino. E dettano legge sulle teste di ogni governo,
senza eccezione. Marchionne a loro risponde, sempre. Marchionne è un
loro pupazzo. Da qui capite che sbraitare in Italia su diritti, salari e
occupazione è inutile, è esattamente come sbraitare col cassiere della
vostra banca alla Fantuzza di Medicina perché i mutui costano troppo. Il
disegno è molto più antico e ampio, potente e al sicuro. Va scovato e
combattuto. La linea corretta non è Mirafiori-Sacconi, ma
Mirafiori-Neoliberismo. Altrimenti non ne uscite.
La domanda è: come
è permesso oggi a un’azienda come la Fiat, che ha succhiato il sangue
dei contribuenti e dei meridionali italiani per 40 anni, ricattare
arrogante il nostro Paese? Risposta: accade perché a partire dai
primi anni ’80 l’Italia, e ogni altra nazione, ha ceduto la propria
sovranità economica al Mercato. Cioè? Presto detto: uno Stato con moneta
sovrana (noi avevamo la lira, oggi l’Italia non ha moneta sovrana,
l’euro ce lo prestano i privati) avrebbe sempre potuto comprare tutto
ciò che voleva, e senza limiti di spesa, a patto che tutto ciò che
comprava fosse prezzato nella sua moneta. In Italia, lo Stato poteva
comprare tutto il lavoro degli italiani, TUTTO, fino all’ultimo
lavoratore residente. Cioè creare la piena occupazione
impiegando il 100% dei disoccupati = 0% di disoccupati. Poteva comprare
tutti gli ospedali, tutte le scuole, tutte le strade, tutti gli asili
nido, tutte le case di riposo, tutti gli operatori sociali, pagare tutte
le pensioni che voleva. Cioè creare il pieno Stato sociale. Poteva investire in tutti i settori privati che voleva, creando produttività italiana
anche nel privato. Non l’ha mai fatto, perché se no il Mercato avrebbe
perso. Il Mercato (leggi la prima domanda) si è comprato l’economia, la
politica, i sindacati, e ha deciso che per non perdere profitti doveva
far soffrire milioni di lavoratori e per decenni. Avendo bloccato,
proprio soffocato a morte, la capacità dello Stato a moneta sovrana di
spendere per i cittadini, è rimasto lui, il Mercato, l’unico attore in
grado di spendere per noi. “Investimento sì… investimento no… Lo volete?", "Sììì… per carità”, gridiamo tutti. E allora fate quello che vogliamo noi, quello che voglio io dice Marchionne. “Pollo della Fiat, vuoi lavorare?” “Devo, per carità!”, allora vota sì e stai nel pollaio (e lì crepa), se no niente investimento.
Ma
ecco come quello stesso colloquio avverrebbe con uno Stato a moneta
sovrana che spende per la piena occupazione, il pieno Stato sociale e la
produttività:
“Pollo della Fiat, vuoi lavorare?” “Sì,
ma a condizioni di dignità, e tu signor Marchionne a lavorare da pollo
ti ci metti tuo cugino. Io m’iscrivo al programma di Piena Occupazione
del mio governo, percepisco un pieno stipendio e ho anche il pieno
welfare. Distinti saluti”. Fantasie? Affatto. Lo Stato argentino,
seppur ridotto a brandelli dal Mercato, capì la lezione di cui sopra e
nel 2001 offrì lavoro pagato dal governo a ogni capofamiglia esistente
nel Paese. Due milioni di disoccupati tornarono al lavoro, che in
proporzione al numero degli abitanti è una massa immensa, e nel giro di
due anni l’Argentina ebbe la più alta crescita economica del mondo. Lo
hanno fatto loro in condizioni drammatiche, immaginate la ricca Italia.
Ora, prima di continuare, una precisazione:
-
OGNI SINGOLO CONCETTO SOPRA ESPRESSO E’ SCIENZA ECONOMICA DIMOSTRATA DA
ALMENO 40 ANNI DA ALCUNE DELLE PIU’ PRESTIGIOSE SCUOLE DI ECONOMIA DEL
MONDO. IL PIANO DEI MERCATI INTERNAZIONALI PERCHE’ QUELL’ECONOMIA NON
FOSSE MAI APPLICATA E’ RACCONTATO NEI DETTAGLI QUI
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=192 -
Perderemmo
la Fiat? Meglio. Primo, come ho già scritto, Marchionne non solo sta
seviziando dei poveri polli, Marchionne li inganna pure, mentre li
torchia. Infatti è noto ai manager di tutte la grandi aziende del
settore automobilistico che fra pochi anni la presenza umana in catena
di montaggio sarà eliminata. In Korea i nuovi stabilimenti auto non
hanno illuminazione, perché non esistono umani là dentro. Questa
evoluzione è infermabile, come lo fu nel traffico marittimo, dove i
70-80 marinai delle petroliere si sono ridotti a 8-10 per nave, il resto
sono computers. Inutile versare sofferenze per anni con la sola
certezza che sarà per nulla. Lasciate a un gonzo ignorante come Antonio
D’Anolfo dell’Ugl la fesseria che “Noi salviamo la filiera dell’auto in Italia”, o a Bonanni di ragliare “Noi pensiamo a come far uscire i lavoratori dalla precarietà”. Cretinate, è precisamente il contrario, voi perderete ogni singolo posto di lavoro, è già deciso ma non ve lo dicono.
Avete visto a Detroit l’altro giorno? Cosa dicono a voi le sigle QNX,
Nvidia, Entune, Prius V hybrid, Microsoft Bing app, BlueLink in-car,
Moustick, In-dash navigation? Vi dicono che fra una manciata di anni le
Fiat saranno 80% Information Computer Technology e 20% metalmeccanica da
far sbrigare a qualche robot. Riga. Voi, quelli con la tuta e due
braccia e due gambe? Un ricordo della preistoria.
In
secondo luogo, Cina e India entreranno presto nel mercato dell’auto, e
quando questo accadrà non solo salterà la Fiat, ma l’intero sistema
produttivo mondiale. Già oggi uno sternuto della Cina mette a rischio il
vostro lavoro in Fiat, come accaduto il 27 dicembre scorso quando
Pechino ha annunciato che il numero delle licenze automobilistiche verrà
drasticamente ridotto nel 2011 (a 1/3) nella capitale, ma anche a
Shangai: i titoli auto in borsa sono crollati. In conclusione, dovete
guardare avanti, cioè proprio alzarvi da sto pollaio e vedere ben oltre,
e iniziare a correre ai ripari oggi:
Capire
chi veramente decide del vostro salario; capire perché fu decisa la
distruzione del lavoro, quando e da chi. E prenderli di mira.
Capire
che se state con la testa laggiù a starnazzare dentro 4 metri quadri di
pollaio non ne verrete mai fuori, anzi, è proprio quello che il Vero
Potere vuole per fottervi tutti. E’ quello che avete fatto il 14
gennaio, vi hanno fregati un’altra volta.
Fiat e metalmeccanica a farsi benedire, Marchionne a gracchiare “investimento sì… no” contro un muro.
L’Europa fuori dall’euro e di nuovo con monete sovrane e quindi…
...
Piani di Piena Occupazione per tutti voi, pagati dal governo in Italia
in settori lavorativi ad alta densità di presenza umana insostituibile. (gli
studi sono pubblicati dal Center for Full Employment and Price
Stability Univ. of Missouri Kansas City; Levy Economics Institute Bard
College, New York, e molti altri)
Infine dire alla FIOM di aggiornarsi.
E
a te pollo Landini ho da dire cose dure. Gli operai sono giustificati,
perché non hanno il tempo materiale per capire, sapere, orientarsi. Ma
voi siete i sindacalisti e il vostro compito era precisamente quello di
accorgervi di cosa stava succedendo e di chi erano i colpevoli. Invece
sono decenni che ignorate del tutto il disegno del Vero Potere per
arrivare al più feroce attacco ai salari della Storia moderna;
ignorate cosa sia stato il Neomercantilismo franco-tedesco in Europa, e
cosa sia il rigurgito delle teorie economiche Neoclassiche e Neoagrarie
che succhia il sangue ai chi lavora e paralizza gli Stati; ignorate
cosa sia stato Maastricht e Lisbona per i lavoratori, con l’abolizione
di fatto dell’articolo 40 della Costituzione italiana sul diritto di
sciopero e che il Patto di Stabilità fu disegnato proprio per uccidere
il lavoro; ignorate cosa decise la Commissione Trilaterale nel 1975 per
distruggervi, e ci sono riusciti, perché oggi credete di essere uno
zoccolo duro dei diritti quando invece siete lo zoccolo duro del pollaio
puzzolente dove contrattate solo sul grado di abolizione dei diritti;
ignorate cosa sia la Nicaraguizzazione dei lavoratori e vi fate fottere
ogni volta da questa pornografica strategia del Potere, cioè: si
torturano a sufficienza gli esseri umani, così che alla fine i torturati
pur di smettere di subire la tortura voteranno per coloro che li
torturano perché sono quelli che controllano gli strumenti di tortura.
Ti dice niente Landini? Niente su Pomigliano e Mirafiori?
Cosa
ci fate ancora in quel pollaio, ciechi volatili ridotti
all’indecorosità della lotta per conservare un metro di schiavitù? Avete
capito chi è il nemico? Avete capito cosa può fare uno Stato a moneta
sovrana per voi? Cosa aspettate a volare sopra la rete e a diventare
persone che conquistano diritti? Oggi siete dei polli, operai.