I BUFFONI CHE CI
ARRIVANO OGGI (PERCHE’ I PIEDI IN DUE STAFFE ERANO PIU’ SICURI).
Era il 31 maggio 2018 quando io scrivevo:
“Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno
inflitto agli elettori euroscettici italiani la più desolante umiliazione che
chiunque potesse immaginare. Non male per due ‘paladini’ delle sovranità
italiane. Ma molto peggio: hanno
seppellito per sempre le speranze sovraniste italiane in un colpo solo.
Esauriti i primi proclami di cosmesi, hanno già intrapreso il camino delle ceneri sul capo, verso le vie di Bruxelles e del Quirinale, precisamente come ogni altro fantoccio italiano dal 1993 in poi. Questo accade a tristissime spese dell’elettorato per l’impreparazione e la sprovvedutezza di Lega e 5S nell’aver grossolanamente sottovalutato l’avversario… E siamo infatti all’ennesima umiliazione nazionale, ora certa…”
Dell’umiliazione nazionale certa, ripeto, lo scrivevo il 31 maggio 2018.
Chi fra i Socci, Fusaro, Becchi, e tutti sti delusi ragazzetti/e web che ora ragliano sui Social “vi
avevamo creduto! traditori!” condivise la mia previsione? Nessuno. E
perché?
Perché sti personaggetti e i loro adoranti “ti metto 1 miliardo di like” tenevano i
piedi in due staffe. Sapete, non si sa mai: e se il carro dei vincitori
vinceva?
Comodo adesso saltar giù, buffoni.
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