QUESTO DOVREBBE
GHICCIARVI IL SANGUE PER GENERAZIONI. RAY DALIO.
Iniziate così. Chiedetevi che personalità deve avere un
Direttore della FBI americana. La Federal Bureau of Investigation, cioè il
reale Principe delle Tenebre della politica interna degli Stati Uniti d’America dall'assassinio di JFK e anche prima.
Come dev’essere nell’anima uno che ne regge il potere assoluto? La risposta è
più che ovvia: non può essere un umano, deve essere una macchina senza
scrupoli, un androide di spietata logica, occhi vitrei, implacabile. Oggi
questo uomo si chiama James Comey.
Ora ascoltate. E se vi dicessi che un siffatto micidiale
androide fu anni prima assunto in un’organizzazione che lo ha fatto... collassare?
Che razza di apocalittico luogo deve essere quello dove una macchina spietata
come un Direttore della FBI americana non ce la fa, vacilla e fugge?
Welcome to Bridgewater. Welcome to Ray Dalio.
Bridgewater è un Hedge Fund. Un Hedge Fund è un fondo
d’investimento dove i multimiliardari del Pianeta mettono fortune con lo scopo,
da una parte di proteggerle da rischi, ma paradossalmente dall’altra di
azzardare scommesse finanziarie mozzafiato per decuplicare i guadagni.
Bridgewater è oggi il più potente Hedge Fund del mondo. Perché? Il motivo è
semplice ma centrale a questo racconto dell’orrore che sarà la vita da incubo
dei vostri figli e dei loro figli con certezza. Il motivo è che Bridgewater
sembra avere poteri sovrannaturali. Indovina sempre, fa spuntare miliardi da
rami secchi, e anche quando sembra fallibile come ogni cosa esistente sulla
Terra, no, Bridgewater dopo poco rivince. Sempre.
Ray Dalio è il suo Guru, padrone, è il suo… tutto. E tutto –
incluso l’apocalittica sede, come vi si lavora, come hanno stritolato James
Comey, e cosa stritolerà i vostri figli e i loro figli – è Ray Dalio.
Ora stacchiamoci per pochi secondi da quanto sopra. Vi devo
dire come ci sono arrivato. La mia vita dopo 32 anni di giornalismo
investigativo è diventata un radar. Il giornalismo investigativo non è il
giornalismo che fanno tutti, quando tutti stanno sulla notizia di cui tutti
parlano e con cui imbottiscono giornali, Tv, Web. Il giornalismo investigativo
è un radar che mentre tutti sono a cianciare sulle news di cui tutti parlano,
lui invece capta un segnale sperduto, gli s’incolla e lo segue.
E’ la mia vita, ed il motivo per cui chi conosce il mio
lavoro ritrova in mie cose di 15-20 anni fa ciò che è divenuto realtà adesso. Fu una
notte che il mio radar captò un segnale, nel bel mezzo della bufera mondiale
sulle elezioni USA del 2016, e qui nel pollitalico pollaio nel bel mezzo del
referendum. Lessi in un luogo oscuro una dichiarazione di Ray Dalio che parlava... dell’Amigdala, cioè della minuta porzione del cervello umano che si pensa
gestisca le emozioni. E Dalio ne parlava, a lungo, nel corso di quella che
invece doveva essere una nota sui Mercati per gli investitori. Il mio radar, e
vi giuro non so spiegarvi come ciò mi accada, iniziò a lampeggiare
furiosamente. Non potevo staccare il pensiero da quelle parole di Ray Dalio,
m’inseguivano, e sentivo ansia. Quando questo mi capita nel giornalismo, è il
segnale netto che sono incappato nella notizia delle notizie, o perlomeno in
una di esse.
Ma che razza di viaggio lisergico è il gestore dell’Hedge
Fund più miliardario del Pianeta che invece di parlare agli investitori di
Spread, Tassi, Bull Markets, Trends, Meccanismi di Trasmissione monetaria o
Credit Defaults, parla di… Amigdala cerebrale?
Clicco su Google ‘Bridgewater’, apro il loro sito e ho la
conferma del mio radar. Lì dentro sta succedendo qualcosa d’indicibile, ma
indicibilmente orrendo, perché di certo sarà il modello del lavoro dei vostri
figli e dei loro figli, di certo spazzerà via tutto ciò che dal 18esimo secolo
si è aggregato attorno alla parola Lavoro, tutto, leggi, filosofie, diritti,
organizzazioni, tutto.
La prima cosa che dà il primo sentore di ciò che verrà, è
che questo Ray Dalio è l’esatto contrario dei suoi omologhi, cioè dei
Blankfein, Soros, Fink, Mustier, Cuccia, Agnelli, che, com’è noto, passano o
passarono la vita a ‘giocare a Dio’. Dalio passa la sua vita nella convinzione
di essere talmente fallato, che solo un orwelliano
lungo processo di aggregazione, limatura ed eliminazione dei suoi errori e dei
suoi autoinganni potrà portare lui ad essere una Macchina infallibile, e Bridgewater
al successo eterno.
E infatti Dalio aspira a morire nella carne solo dopo che la
sua mente sarà stata trasformata in una Macchina, in una Machine, ma proprio
alla lettera, perché Ray sostiene, ripeto, che solo un orwelliano lungo
processo di aggregazione, limatura ed eliminazione degli errori e degli autoinganni,
e quindi solo eliminando le falle umane di
cui lui e noi tutti siamo zeppi per causa dell’Amigdala emotiva, cioè divenendo
Machines, si ottiene l’efficiente vittoria perpetua nella competizione.
Ma ATTENTI: Dalio, come si evince dal paragrafo sopra,
prepara non solo la sua mutazione in Machine, ma la mutazione in Machines di
chiunque respiri e lavori, e lavorerà soprattutto. E non solo a Bridgewater.
Egli, ella, dovrà essere trasformato, e per prima cosa non deve avere
l’Amigdala delle emozioni. Dalio non solo prepara, ma ha già pronto tutto il
progetto di trasformazione, pronto, attivo, vero. E qui sta il fatto
agghiacciante su quanto di agghiacciante ho già detto:
Il mondo che conta, dalla Fiat Crysler alla General Motors, dalla
Sony Corp. alla Carrefour, dall’ENI a Google, da Goldman Sachs a Banca Intesa…
lo stanno guardando e… hanno capito. Hanno
capito che l’apocalittico disegno di Ray Dalio è un “MONEY WINNER”, cioè vince
nella gara dei soldi, e va copiato. Sarà copiato alla stessa velocità con cui
si sparge un incendio dopo un anno di siccità. Colerà a pioggia dai colossi
dell’impiego ai gruppi minori fino all’azienda nostrana, e, come detto sopra,
segnerà nella Storia dell’umanità la fine del mondo del lavoro così come lo
conosciamo, incenerendone ogni diritto o umanità rimasti. E vincerà anche
perché il modello Ray Dalio-Bridgewater frantuma la Storia del lavoro umano
senza violare un singolo diritto sindacale, una singola legge, una singola Costituzione!
A chi a questo punto scrolla il capo e pensa ‘ma figurati!’,
ricordo che nel 1946, l’epoca delle radio gracchianti e dei telefoni a rotella,
un uomo di nome George Orwell predisse un altro dei vostri ‘ma figurati!’, e
cioè che l’umanità fosse spiata da un Grande Fratello in ogni sua mossa. Settant’anni
dopo Edward Snowden rivelò al mondo che il Grande Fratello NSA esisteva
davvero. Voi che ‘ma figurati!’, voi che la notizia è Trump o la spaccatura del
PD e leggere il Fatto Q, chiudete questa pagina. Vi è inutile, poi piangeranno
i vostri discendenti.
Ed ecco che è giunto il momento di guardare il PERCORSO che
Ray Dalio ha pensato per arrivare al mondo dove ogni essere umano con una
mansione lavorativa dovrà vivere nella carne, e morire, solo dopo che la sua
mente sarà stata trasformata in una Macchina che aggrega, lima ed elimina i suoi errori e i suoi autoinganni, senza
Amigdale emotive di mezzo (vi ricordo che parlo di ciò che ha fatto
collassare uno come James Comey, ora capo dell’FBI).
La home di Bridgewater.com – che è un mostro di Mercati, derivati,
profitti, speculazioni mondiali sulle Borse, e clienti colossali – è piena di
foglie, alberi, magliette, jeans, ragazzi in riunioni rilassate, sorrisi. Attenti:
sembra la home di una clinica di psicoterapia, di un famoso centro di riabilitazione
psicologica per giovani alcolisti, o tossicodipendenti, o problematici, o
emotivamente instabili. Una clinica nel verde sereno. Cosa significa?
Molti di voi diranno “nulla
di nuovo, tanti di questi mostri economici hanno siti zeppi di natura e sorrisi,
è il solito ‘spin’ all’americana” (spin è l’inganno/truffa/abbindolare). No,
questo non è affatto il solito ‘spin’ all’americana. La risposta è di una
facilità sbalorditiva: Bridgewater lo è
davvero una clinica, Ray Dalio più
che sul denaro oggi lavora sulla psiche, e lì si è sviluppato quello che di certo
è il più agghiacciante progetto di robotizzazione della personalità del
dipendente nella storia dell’umanità. Dalio non può ancora ordinare al genere umano una modifica del codice
DNA che elimini dai cervelli dei feti l’Amigdala delle emozioni. Ma può
spegnerla con la sua filosofia applicata, perché per lui, ripeto, una Machine non è una Machine
se ha emozioni, e solo le Machines eliminano gli errori, gli autoinganni e solo le Machines portano al successo eterno, secondo Dalio. Dipendente, sarai una Machine.
Questo uomo lo ripete fino all’ossessione: “I cervelli umani sono macchine. Il mondo è
una macchina. L’economia è una macchina. Se nutriamo queste macchine con
un’immensa mole di dati, se eliminiamo l’emotività che porta a scelte
irrazionali in politica ed economia, queste macchine non sbaglieranno quasi più”.
Machines.
PAUSA, RICORDATE MENTRE LEGGETE: QUESTO CHE APPARE ED E’ UN INCUBO DEL FUTURO DEI DIPENDENTI, SARA’
ADOTTATO ALLA VELOCITA’ DI UN’EPIDEMIA DA TUTTI I MAGGIORI DATORI DI LAVORO DEL
MONDO, E A CASCATA ANCHE DAI MEDI E PICCOLI, PERCHE’ E’ UN INCREDIBILE “MONEY
WINNER”. CREDETE CHE JOHN ELKANN NON LO ABBIA GIA’ ASSORBITO?
Ray Dalio ripete ossessivamente i suoi tre Mantra supremi:
TRASPARENZA
VERITA’ RADICALE
RELAZIONI INTENSE.
La narrativa che corre nel mondo di questi tre temi del boss
di Bridgewater non è compresa, a volte addirittura è scambiata per un
innovativo approccio al mondo dell’impiego. Ma no, sono tre punture di cianuro
studiate con abilità che definire maligna è riduttivo.
Il Dalio-assioma, si è detto, è che ogni componente del
pianeta umano può essere visto come una Machine. La Machine vince perché
l’accumulo di dati incrociati e analizzati la rende invincibile, dice Ray. La
Machine del mondo del lavoro è fatta di umani però (non nel mondo
metalmeccanico dove il robot disintegrerà l’operaio per l’eternità fra
pochissimo), ma gli umani devono essere conformati alla Machine. L’Amigdala del
cervello umano, però, mette i bastoni fra le ruote con l’emotività, l’emotività
PERSONALIZZA i dipendenti. Essi allora, continua il Credo-Dalio, vanno
totalmente spersonalizzati. Ma oggi non è lecito usare i sistemi di
spersonalizzazione di Stalin, e allora come si spersonalizzano oggi i
dipendenti nel mondo post orwelliano per ottenere macchine che ottimizzano il
profitto?
Si usano pifferai magici che formulino parole e pratiche che
incantano: Ray Dalio ne è il maestro.
La TRASPARENZA di Ray Dalio suona una bellissima cosa al
lavoro, ma a Bridgewater essa significa che esiste un sistema dove ogni singolo
minuto di lavoro in ufficio è filmato e registrato, e tutto ciò è reso
disponibile in una videoteca a chiunque nell’azienda, dal barista a Dalio. Il
dipendente sa di essere trasparente perché non può nascondere neppure un colpo
di tosse di disapprovazione senza che tutta l’azienda possa vederlo. Ray Dalio
ha dato ordine a tutti i suoi dipendenti di sfidare di continuo gli altri con
giudizi o polemiche, anche se i fatti riguardano comparti dove lui/lei non sono
affatto coinvolti.
Questo porta al Dalio-concetto di VERITA’ RADICALE. Chi lavora in un luogo e sa che ogni sua mossa e parola è filmata/registrata e verrà vista da tutti, e sa che vi saranno di continuo riunioni dove ogni singolo dipendente è incoraggiato a sfidare gli altri in base a quei filmati, bè, chi lavora in un posto così non può che essere coercito a reagire con altrettante intrusioni e attacchi ad altri, la distorta VERITA’ RADICALE di Ray. Ma è verità, sincerità, o è l’essere maciullati senza sosta in una pubblica arena giornaliera per ogni respiro fatto e parola detta, in continue riunioni di critica, confronto, giudizio, esposizione in pubblico?
Ma certo che questo porta a RELAZIONI INTENSE, nel
Dalio-gergo. Intense perché ti devastano ogni secondo, e ogni secondo devi
poter attaccare o difenderti perché tutta l’azienda ha visto e udito ciò che
hai ‘respirato’ detto o registrato in video e audio. Questo dal lunedì, alle
08:00 alle 20:00, fino al venerdì. E peggio, orrendamente peggio…
Questa psicotizzante pratica, viene detto ai dipendenti, gli serve per imparare che solo un
orwelliano lungo processo di aggregazione, limatura ed eliminazione dei propri
errori e dei propri autoinganni li potrà portare ad essere una Macchina
infallibile, cioè li porterà al successo eterno che è prerogativa delle
Machines. L’Amigdala va polverizzata dalla Storia, e se possibile dalla
biogenetica in futuro. L’emozione è il nemico della Machine e del successo in
ogni sfera del vivere. Questo viene detto ai dipendenti.
Così Ray Dalio
SPERSONALIZZA del tutto un dipendente, che gli diventa Machine, perfetta
Machine per i suoi profitti che fanno record mondiale. E così faranno i datori
di lavoro di tuo figlio e del figlio di tuo figlio.
Il Wall Street Journal tempo fa scrisse che in realtà a
Bridgewater si udivano singhiozzi convulsi di dipendenti nascosti nei bagni,
unici luoghi dove le registrazioni sono vietate. La risposta di Ray Dalio fu “Talvolta i sentimenti di chi lavora con noi
vengono toccati. Ma questo è causato dall’Amigdala. La cose non sono come
appaiono: i nostri dipendenti vedono le proprie debolezze e si emozionano. Ma
poi prendono fiato, si calmano e diventano razionali”, yes, the Machines.
Ma i dipendenti non possono perdere il posto di
lavoro, e si adattano. John Elkann o Benetton o l’imprenditore di Siena lo
vedono, hanno questo potere di ricatto sui sottoposti, e capiscono il ‘genio’ di Ray.
Poi è già ultra noto che Bridgewater sta sviluppando un
software che riproduce i Princìpi di Ray Dalio e prende il nome di PriOs (cortesia
di David Ferrucci ex
leder del progetto di Intelligenza Artificiale della IBM). PriOS, alla
morte di Ray, diventerà l’Amministratore
Delegato o Presidente dell’azienda, supervisionerà ogni singola mossa o voce
umana, interagirà sui Tablet che i dipendenti sono costretti per contratto a
tenere accesi per dirigerli o criticarli o sentire le loro voci, o registrare
le loro critiche ai colleghi e trasmetterle a quei colleghi, o correggere le loro voci, ma sempre…
… sempre secondo i Princìpi di Ray Dalio: Tu sei nato Macchina e
grazie a questo sei destinato alla perfezione.
PriOs sarà l’AD di Fiat Crysler, di Benetton, di Rizzoli
RCS, di Tods, di Pirelli, di ENI, di Poste Italiane, della RAI e Mediaset, di
Ipercoop,… sarà il tuo datore di lavoro anche a Perugia o Vicenza, perché ripeto…
… QUESTO CHE APPARE ED E’ UN INCUBO DEL FUTURO DEL LAVORO,
SARA’ ADOTTATO ALLA VELOCITA’ DI UN’EPIDEMIA DA TUTTI I MAGGIORI DATORI DI
LAVORO DEL MONDO, A CASCATA DAI MEDI E PICCOLI, PERCHE’ E’ UN INCREDIBILE “MONEY WINNER”. CREDETE CHE JOHN ELKANN
NON LO ABBIA GIA’ ASSORBITO? CREDETE CHE
IL TOTOLARE DELL’AZIENDA DI BERGAMO, LATINA O PESCARA NON LO ASSORBIRA’?
Ray Dalio aveva undici anni, 11, quando iniziò a
interessarsi di Mercati. Oggi è l’uomo più potente del mondo…
… ma non solo per i 150 miliardi di dollari che gestisce
ogni giorno…
Soprattutto perché ha disegnato gli algoritmi che renderanno
tuo figlio e il figlio di tuo figlio e il figlio del figlio di tuo figlio degli
psicotizzati servi del profitto, privi di Amigdala, senza vita di emozioni,
perché non si torna a casa dopo 5 o 6 giorni passati così e poi si è capaci di
amare. Saranno la Ray-Machines per generazioni.
MACHINES.
Think, pensate. Paolo Barnard vi ha avvisato 20 anni prima.
Paolo Barnard vi avvisò 20 anni fa del TTIP (WTO allora), della
Globalizzazione, di chi ha pensato al Job Act.
Se per caso riesci a sollevare l’encefalo dalla Raggi o da
Travaglio, ricordati di queste righe.
Ricorda questo nome: Ray Dalio.
- Contatti