[Alcune considerazioni su...]

(versione stampabile)


TELECRONACA DELLA FINE DI DUE MONDI. MEGLIO UCCIDERSI DAVVERO.

 

Dopo aver in 2 secondi scavato nell’archivio dello Yad Vashem Museo della Shoah d'Israele e scoperto, documento Sionista alla mano, che lo scandalo Ken Livingston in Gran Bretagna era assurdo (si legga mio art precedente), ieri sera/notte mi sono gettato sui media inglesi cosiddetti di sinistra, cosiddetti liberi per offrire la chiave di svolta del finto scandalo, visto che incredibilmente nessuno di loro l’aveva. Ho parlato con i newsdesk del The Guardian, del The Independent, e di Bbc Newsnight. Ma le risposte che mi arrivavano erano così: “Davvero? Bè, ormai la cosa è uscita, non è che ci interessi più di tanto”. Io allibito. Questo scandalo campeggia su tutte le prime pagine dei big media inglesi... e ai colleghi cosiddetti liberi non interessa la chiave di svolta?

Sono le 2 di mattina e contatto Noam Chomsky. Ecco la conversazione:

PB: Ciao Noam, Livingston ha detto ciò che è apertamente ammesso da Israele allo Yad Vashem. Che cavolo è sta isteria in GB? Paolo

NC: Sono tutti paralizzati dalla solita isteria sul tema Sionismo. Prova a scrivere al The Guardian. Noam

PB: Già parlato col newsdesk del The Guardian, del The Independent, e di Bbc Newsnight, ma non gliene frega nulla. Ci credi??!! Paolo

NC: Ci credo eccome. Prova con Medialens. Noam

Medialens è un’organizzazione inglese che da decenni fa il mazzo proprio ai media cosiddetti ‘di sinistra e liberi’ britannici sputtanandoli quando anche loro cedono al timore della news. Scrivo al loro direttore, David Edwards. Mi risponde la mattina dopo che forse Livingstone è stato avvisato che ciò che ha detto è Storia pubblica persino allo Yad Vashem. Gli rispondo no, non lo è di sicuro, sarebbe sulle prime pagine. Intanto mando una mail a George Galloway, altro laburista di fuoco alla Livingston e lo avviso del documento dello Yad Vashem. Pochi secondi dopo Edwards mi riscrive e mi dice che Galloway ha twittato l’info e ora è sulle prime pagine online dei giornali inglesi. Scopro che un anonimo attivista di Londra gli aveva scritto esattamente 15 minuti prima di me. Ma quando dico a Edwards che già molte ore prima io avevo allertato il The Guardian, The Independent, e Bbc Newsnight, lui mi sgancia la bomba:

DE: Guarda Paolo che c’è un accordo di ferro proprio fra The Guardian, The Independent, e Bbc per distruggere Jeremy Corbyn (nuovo leader del partito Laburista).

PB: Ma perché? Corbyn è un socialista alla camomilla, ma a chi cazzo fa paura?

DE: Anche la camomilla è troppo di sinistra in sto Paese ormai, il partito Labour lo vuole cestinare, e sto scandalo è stato montato per questo. Ciao.

Ci sono perle, anche se perle al cianuro, da cogliere in questa storia. Per prima la risposta del colosso Noam Chomsky quando mi dice che per lui la censura dei massimi media ‘liberi di sinistra’ della tanto decantata libera Gran Bretagna è un fatto scontato (“Ci credo eccome”). Io non sono di sicuro un novizio, so bene che certe cose non le passano neppure loro, ma veramente non credevo arrivassero ad avere la faccia come il culo, di fronte a un collega straniero con documenti alla mano sullo scandalo del giorno, per dirgli “ce ne fottiamo”.

Poi la realtà che Edwards ha rivelato: anche quelli che furono i media con cui io giovane idealista crebbi 30 anni fa, su cui firmavano uomini immensi con Ed Pierce o Robert Fisk, anche loro oggi sono allineati al fascismo della Sinistra… di destra finanziaria, alla pestilenza globale iniziata da Francois Mitterrand e poi portata alla perfezione del disgusto da quel porco criminale di guerra di Tony Blair. Anche loro oggi hanno ficcato la penna nella cloaca, dove sta scritto che persino la camomilla di sinistra rimasta va annientata.

E’ morto anche l’ultimo giornalismo vagamente affidabile al mondo.

E qui entra Jeremy Corbyn, uomo di sinistra ‘socialista’ come io sono un gabbiano. Lo avevo già sgamato qui http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=1297.

Ma oggi ha definitivamente calato le mutande come un qualsiasi cagasotto italico alla Gianfranco Fini o Enrico Letta, e come loro finirà di certo a Tel Aviv con la papalina in testa, dopo aver crocifisso Livingston per aver solo osato profferire un milionesimo di verità sull’abominio terrestre chiamato Sionismo. Infatti sto pagliaccio Corbyn apre un'inchiesta sull'antisemitismo fra i laburisti! (sic) E forse, come ho poi scritto a Edwards, forse non è un gran male se lo fanno fuori sto inutile figurante. A chi cazzo serve uno così?

No, è finita, è veramente finita. Non rimane più nulla. Siamo – noi 0,2% consapevoli della stratosferica vittoria del Vero Potere su secoli di faticosi progressi umani – accasciati fra un falsario come Bernie Sanders e il penzolante Corbyn, due pagliacciate ancora tenute in vita proprio perché non si dipinga nella volta celeste, dalla Patagonia alla Norvegia, la scritta LA SINISTRA E LA MUMMIA DI RAMSES III SONO ENTRAMBE ESPOSTE AL BRITISH MUSEUM. E siamo, noi 0,2%, col capo girato dall’altra parte per non morire di fetore per la definitiva decomposizione del mito del giornalismo anglosassone, che ancora vagamente vantava fiammelle in Gran Bretagna (e se qui, mentre ho un magone che sembra schegge di vetro in gola, qualcuno mi scrive che c’è il… Web, quella porcata zeppa di milioni di pazzoidi che ha disintegrato l’attendibilità delle notizia, lo ammazzo).

No, è finita. Correa, Morales, o Tabaré Vàzquez sono morti che camminano, l’ho già spiegato. Il resto del mondo non ha un singolo nome o un singolo angolo che dia speranza.

Questo capita fra una notte di un giovedì e di un venerdì, anno 2016.

 


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