IL DIRITTO A PROCREARE
LIBERAMENTE NON ESISTE. NON DEVE ESISTERE. LDLD.
Mangiare a più non posso, procreare ossessivamente inseminando
le femmine della specie, e distruggere l’ambiente per l’egoistica soddisfazione
della propria sopravvivenza, sono istinti animali, ed anche umano-animali. Fin
banale dirlo.
Parto dall’ambiente.
Ciò che ci dovrebbe distinguere dagli animali è la Razionalità nel Progetto. L’elefante
che distrugge migliaia di alberi scorticandone la corteccia soddisfa un
istinto, ma non progetta nulla, infatti demolisce lo stesso ambiente in cui
vive. Osservate cosa fanno oggi i cinghiali protetti sui nostri appennini:
distruggono ettari pur di mangiare qualcosa, e lasciati a se stessi finirebbero
per estinguersi dopo aver devastato tutto ciecamente. Ma anche ai primordi
della vita sulla terra fu così. I batteri, che per milioni di anni si
moltiplicarono senza limiti al punto da trasformare l’intero pianeta nel
cosiddetto ‘brodo batterico’, non solo estinsero milioni di specie, ma anche se
stessi alla fine. A partire dal Triassico, 210 milioni di anni fa, abbiamo
assistito ad estinzioni che andarono dal 76% all’85% di tutti i viventi del
Pianeta. La natura quindi non prevede, contrariamente a quanto blaterano le ‘belle
anime’ ambientaliste di oggi, alcuna conservazione, ma, al contrario, la
distruzione istintiva e caotica delle proprie componenti per poi caoticamente
rimpiazzarle con altre. La natura e gli animali non sono dotati di Razionalità
nel Progetto, cioè non sanno pianificare e considerare i pro e contro a lungo
termine, né sanno agire di conseguenza. E qui arrivo al cosiddetto diritto
umano di procreare liberamente.
Noi umani, e intendo ora le solite elite pensanti, ci stiamo
rendendo conto che anche un altro nostro inalienabile diritto, quello alla
nutrizione libera, va regolamentato secondo una Razionalità nel Progetto. L’essere
umano mangerebbe come il leone, cioè fino a scoppiare e senza pensarci. Infatti
è in atto un serrato dibattito sulla necessità di limitare i consumi alimentari
dell’Occidente, ma anche dei Paesi Emergenti, perché pochi sanno che il vero
immenso allarme delle risorse del futuro non sarà l’energia o le materie prime,
ma il cibo (ne ho scritto a proposito dell’ignorato mostro nascente del
Mega-Agri-Business). E poi vi sono le considerazioni sulla salute, che si
aggiungono alla richiesta di limitazioni. E
quindi finiremo di certo a darci regole di legge che limiteranno il nostro
primordiale inalienabile diritto alla nutrizione libera, perché
l’alternativa è l’implosione delle risorse alimentari sulla Terra. Nessuno nei
circoli intelettual-scientifici si scandalizzerà per queste future legislazioni
restrittive.
E allora perché oggi nessuno osa mettere in discussione
l’altro inalienabile libero diritto umano, cioè la libera procreazione? Eppure la
comunità degli esseri civili dovrebbe applicare anche qui la Razionalità nel
Progetto, e soprattutto qui, poiché non parliamo di desertificazione o di
pomodori, ma della proliferazione di esseri umani, che dall’infanzia
progrediranno poi alla gestione delle società e dell’ambiente. L’aver permesso
da sempre a uomini e donne di spruzzare indiscriminatamente in un buco e poi
sputar fuori un umano che a loro sarà affidato SENZA ALCUNA PREVIA PREPARAZIONE, ha ottenuto ciò che ahimè
abbiamo: popoli di ex bambini divenuti barbari, beceri, e distruttori, ovvero
masse d’infelici nevrotici lacerati nella psiche, col corredo d’indicibili
sofferenza individuali e collettive. Perché
la famiglia improvvisata e lasciata a se stessa è psicopatogena per definizione
(creatrice di patologie psichiche). Ma è ovvio.
Un pargolo nasce più o meno dotato. Può nascere, e rimanere
quindi, geneticamente un idiota, un insensibile, un vile, oppure migliore di
così, ma la domanda fondamentale, in virtù poi delle responsabilità che il
pargolo divenuto adulto avrà fra i viventi, è:
POSSIBILE CHE NESSUNO PENSI CHE I GENITORI DEVONO ESSERE OBBLIGATI, NELL’INTERESSE
PUBBLICO, AD ACQUISIRE, PRIMA DEL
CONCEPIMENTO, ALMENO I RUDIMENTALI STRUMENTI PER FAR CRESCERE L’INFANTE NEL
MIGLIORE DEI MODI POSSIBILI? PER FAR CRESCERE LO STUPIDO UN PO’ MENO STUPIDO,
L’INSENSIBILE UN PO’ MENO INSENSIBLE, IL DOTATO CHE RIMANGA DOTATO E NON
DEMOLITO? POSSIBILE CHE NESSUNO PENSI A QUESTO? LO SAPPIAMO: NELLA GRANDE
MAGGIORANZA DEI CASI, I GENITORI IMPROVVISATI INFLIGGONO DANNI IRREPARABILI AI
PROPRI FIGLI, CHE SARANNO PASSATI ALLA SOCIETA’ TUTTA IN TERMINI
COMPORTAMENTALI DI QUESTI FIGLI.
No, nessuno ci pensa. Ed è tragico oltre che grottesco. Pensate che per curare un dente la collettività e la legge costringono un individuo a studiare un totale di almeno 23 anni. Per fare un figlio non devi neppure sapere dove sta il fegato nel tuo corpo, per non parlare di cosa sia la psiche. La verità che nessuno vuole pronunciare, è che oggi, con gli stratosferici mezzi pedagocico-educativi e legislativi che abbiamo, è pratica sociale barbarica ancora permettere a milioni di umani grezzi, ignoranti, pigri, di creare a piacimento, senza limiti di ‘spruzzi nel buco, e senza preparazione alcuna, vite che poi regolarmente demoliscono e abbruttiscono fra le mura di casa’. Dov’è la Razionalità nel Progetto qui? Dov’è, in primo luogo, la compassione per i bambini?
Chi ha occhi per vedere cosa produce questa aberrazione
della libertà di procreare senza preparazione, non deve fare altro che passare
periodi nei supermercati, nei campeggi, nei parchi gioco, e ascoltare masse di padri
e soprattutto – eh sì care – soprattutto di madri che si rapportano coi figli
in modi ancora primitivi, quando non violenti, quando non devastanti. E lo
fanno secondo schedine prestampate che sti genitori hanno nel loro defunto
cervello perché ereditate dalla becera pigra abitudine: la nonna gridava
l’immensamente idiota frase “Non correre
che sudi!” al bambino ai giardinetti nel 1951 (e che cazzo deve fare sto
poverino? essere bimbo con le movenze di un geriatrico?), e oggi nel 2016
milioni di mamme ripetono esattamente la stessa cretinata, senza pensare un
secondo, mai. Per passare all’arci comune “Dopo
le prendi!” blaterato a minuscoli esserini con effetti di terrore
psicologico (cui poi si aggiungeranno traumi laceranti per le sberle reali o
peggio) solo perché il genitore non ha assolutamente altro da ragliare nel suo
arsenale pedagogico da cavernicolo. E potrei continuare con esempi tragici
della sistematica demolizione della psiche infantile operata dentro le mura di
casa da genitori che conoscono meglio le istruzioni del decoder o del ferro da
stiro di quanto sappiano su come crescere un figlio. Allucinante.
And spinning and spinning in LDLD, I come up with this:
La proposta, che deve materializzarsi in legge, è questa: L’ATTO
DELLA PROCREAZIONE E CRESCITA DEI FIGLI – POICHE’ DA SECOLI IMPATTA DISASTROSAMENTE
SULL’INTERESSE PUBBLICO A CAUSA DELL’IMPREPARAZIONE DEI GENITORI CHE CREANO SOFFERENZE
INDIVIDUALI E SOCIALI STRAZIANTI – DEVE ESSERE PERMESSO SOLO A CONSEGUIMENTO DI UNA
SPECIFICA PREPARAZIONE PSICO-PEDAGOGICA DA PARTE DEI GENITORI, E ALTRIMENTI VIETATO DAL LEGISLATORE CON SANZIONI PENALI.
Spiacente, ma la Razionalità nel Progetto umano ce lo
impone, e, ribadisco, ce lo impone anche
la più basilare sensibilità e rispetto per il nascituro. Per i bambini.
Volendo essere clemente a fronte dell’imbecille indignazione
che questa proposta sempre suscita, posso arrivare a concepire un sistema dove
non vi sia obbligo di legge di corsi di preparazione psico-pedagogica pre
concepimento, ma che almeno vi siano incentivi di legge per i genitori che
scelgano di seguire questi corsi: come ad esempio fortissime esenzioni fiscali,
sussidi di Stato, premi sulle pensioni, ad incoraggiare l’impegno della coppia
pre parto.
Non sono, lo sapete, un ottimista antropologico, al
contrario. E qui uso il mio realismo e dico: misure legislative di questo
genere nella procreazione porterebbero un dirompente beneficio all’umanità in
una percentuale minoritaria, ma lo stesso dirompente. Purtroppo grandi masse di
umani sono irrimediabilmente becere, e non mi aspetto di certo da una
legislazione come sopra delineato risultati miracolistici. Ma per le
maggioranze critiche, vale il principio, da me ritenuto socialmente sacro,
della RIDUZIONE DEL DANNO. Infatti sono convinto che anche il più
irriducibilmente bovino di un genitore ma che debba sottoporsi a quella
preparazione psico-pedagogica pre concepimento, ne uscirebbe con almeno una piccola
percentuale di becerismo in meno. Un piccolo risultato che moltiplicato però per
decine di milioni di casi costituirebbe un passo avanti di civiltà, e una
considerevole riduzione del danno.
Allora, caro 0,2% in LDLD. Affermiamolo una volta per tutte:
Il diritto a
procreare liberamente senza precedenti percorsi educativi dei genitori, non deve esistere
nella società dell’Interesse Pubblico e della compassione per i bambini. Che la
legge lo sancisca.
Fine.
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