Iovene, Rimini, Giannini, Ranucci, Fornoni, Gabanelli, vi fate vanto di aver in passato subito un sistema iniquo da parte dell'editore RAI e di aver decretato che se ne usciva non ribellandosi, ma puntando sulla vittoria in tribunale, così da non importunare il padrone mentre vi ‘bastonava’. Poi ottenete dal padrone che le ‘frustate’ cessino, ma solo per voi, e quando scoprite che uno dei vostri colleghi, così come migliaia in Italia, è ancora sotto le ‘cinghiate’ del padrone e che ad esse si sta ribellando, che fate voi? Lo chiamate "rancoroso", "un poveraccio", "un fallito", un “complottista contro la vostra reputazione”. E quando scoprite che a ‘bastonare’ il vostro collega ci si è messa anche la vostra Gabanelli, come è sancito nero su bianco in atti pubblicati, che fate? Nulla, la difendete. E quando scoprite che Gabanelli usa la censura pur di tacitare l'indignazione di tanti spettatori (e sono migliaia, lo sapete, 3.311 solo in mail da me ricevute, le lettere che voi avete ricevuto, e un mare di italiani che hanno scritto sui blog e forum di mezza italia), che fate? Tacete.

 

Ecco, è qui la vostra tragedia. Vi è stato così facile scivolare in un attimo dal ruolo di 'paladini' della giustizia televisiva adorati nei quattro cantoni d'Italia, a censuratori, omertosi, silenti pur di non rimetterci. Vedete quanto poco ci vuole per diventare Sistema? Proprio voi che per mestiere lo criticate a morte. Proprio voi.

 

Siete anche ciechi di fronte a due colossali realtà. Primo, state parlando a un censurato. Da voi censurato. E lo tollerate. E nessuno lì a Report, nel bastione della 'libertà di stampa', neppure lo nota più. Io sono stato da voi zittito, non posso difendermi qui, devo cercare stratagemmi per parlare in questo forum, per PAR-LA-RE. E a voi non dà alcun fastidio questo. Voi, quelli della libertà di parola, della giustizia.

 

Secondo, più di venti italiani censurati da voi su questo forum, migliaia di altri italiani, centinaia di siti e blog, e persone come Gherardo Colombo, Alex Zanotelli, Giovanni Minoli, Oliviero Beha, Sabina Guzzanti, Paolo Rumiz, hanno tutti espresso preoccupazione per la mia denuncia. Per voi sono tutti gonzi che si sono fatti abbindolare da un 'fallito rancoroso'. Non vi sfiora neppure che in questo modo li state insultando.

 

Ecco come, in un attimo, si scivola nelle peggiori bassezze del Sistema.

 

Il mio gruppo di censurati ed io vi abbiamo dato ampissime possibilità di dialogare con noi, pubblicammo qui “Lettera Aperta”. Fummo ignorati e censurati ancor più. Ora di che vi lamentate?

 

E dopo quanto ho appena descritto, Bernardo Iovene scrive: “Gabanelli… da tre mesi deve giustificarsi di non si capisce cosa”.

 

Paolo Barnard