[Censura Legale e la censura di Censura Legale]

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Vergogna.

E' questa la prima parola che mi viene scoprendo la denuncia di Paolo Barnard.

Vergogna per il sistema in cui viviamo, vergogna per l informazione traviata e fasulla che ci vendono, vergogna per le persone false. Fatico a sopportare il pensiero di vivere in un mondo fatto di persone cosi meskine. Ma ogni giorno ci viviamo, lo viviamo cn loro, vicino a loro e a poco a poco ne diventiamo inconsapevoli complici e aguzzini. E se continueremo a nn fare nulla contro queste ingiustizie, domani guardandoci allo specchio vedremo le stesse maschere ripugnanti.

Si possono capire gli atteggiamenti opinabili della S.ra Gabanelli, in fondo tutti teniamo al nostro futuro e ne abbiamo paura. Ma è proprio su questo che chi conduce i giochi conta!

DIVIDI ET IMPERA

E più accettiamo il loro sporco gioco, più stringiamo la corda intorno al Ns collo!

Sapendo che ciò che sarà sancito dai tribunali potrà NON essere la Giusta Verità, cercherò di dare tutto l appoggio a me possibile al Sig. Paolo Barnard nella sua lotta contro questa ingiustizia desolante.

Alla Sig.ra Gabanelli, cn la quale sinceramente mi congratulo per il programma e i reportage, che ho sempre ritenuto persona coraggiosa e veritiera, voglio chiedere semplicemente

Come sta dentro? La sua risposta nn la voglio.

La mia è Sconfortato, affranto, deluso, una sensazione di vergogna molto più profonda di quella provocata dai Vostri coraggiosi Reportage.

 

Caro Barnard,

ho letto il suo articolo su "disinformazione" a proposito 
di sofisticate tecniche di censura e a lei va tutta la mia 
solidarietà umana. Una cosa, però, mi ha colpito e mi 
ha fatto riflettere leggendo altri suoi interventi a proposito
del sistema massmediatico: la pericolosità dei personaggi
della c.d. controinformazione sempre pronti a ragionare
per il loro popolino che accetta acriticamente le loro tesi
senza neanche porsi qualche forma di dubbio.
La sintesi è questa: un solo personaggio "pensante" 
(il Grillo di turno) e una platea di replicanti che non usano 
la propria zucca. Così in questo paese si è fatto strada 
Berlusconi e così ne sta facendo Grillo; così in passato 
ha riempito le piazze Mussolini.
Io penso che lei abbia colto il vero problema: l'incapacità 
delle persone di fare una sintesi delle questioni politiche 
cioè analizzare autonomamente i fatti, elaborare pensieri, 
e agire politicamente. Io credo che questo suo semplice
concetto sia più rivoluzionario delle urla dei vari Grillo
(il quale molto spesso non capisce proprio un cazzo 
di questioni politiche). i miei saluti.

P.Z.

 

ciao,

ho letto la tua lettera su disinformazione...sono 2 anni che mi chiedo perché nessuno dei vari adoratori del giornalista moralizzatore abbia notato lo schifo...

arrivo a pensare che tutto sommato non gliene frega niente della correttezza delle cose in sé, vogliono semplicemente un potere ben visibile contro cui scagliarsi (ma non lo fanno manco un po´-a parte manifestare in greggi quando qualcuno organizza una adunata anti-"qualcosa di occidentale, facilmente visibile, ovviamente e pubblicamente cattivo")

bah...credo la gente sia moralista, ma non porta una morale nel cuore...e non si incazza se uno molla il parlamento europeo dopo qualche mese...forse non considerano il parlamento europeo piú importante della loro tivvú, forse non dovevano votare sí all´europa unita...forse tanta gente non dovrebbe partecipare al processo democratico:)

grazie per scrivere certe cose, grazie per permettere forse a qualcuno di aprire gli occhi e il cervello, grazie per non farmi sentire un predicatore nel deserto dell´indifferenza

michelangelo

roma/copenhagen

 

Ha fatto bene Paolo Barnard a fare la denuncia pubblica di tutto quanto ha subito ed accaduto. Sicuramente servirà. Servirà a capire meglio in quale paese incivile viviamo. Sono completamente esterefatto, avvilito, disgustato e offeso. Mi sento offeso come cittadino e come utente televisivo che segue la trasmissione Report da anni e che credevo una delle migliori trasmissioni RAI se non la migliore. Sicuramente le denunce e le analisi di Report continuano ad essere interessanti e di grande aiuto a capire quanto accade dietro le quinte. Ritenevo Report utile anche dal punto di vista civico, di insegnamento e formazione delle coscienze "normali" di questo paese. Dopo la denuncia di Barnard la funzione civica di Report, almeno per me, viene meno. Io che mi sono da sempre battuto per una informazione pubblica, mi ritengo ferito da quanto è accaduto a Barnard. Ecco perchè mi sento offeso. Viene meno per me un altro pilastro di informazione. Non sono incredulo. Dopo quanto accade quotidianamente nell'informazione (disinformazione) pubblica e privata il fatto non sorprende. Non sorprende e da oggi omologo Report alle altre trasmissioni televisive di informazione (disinformazione). Inaccettabile il principiio della man leva. Inaccettabile che una trasmissione di indagine d'attacco come Report alla fine, con il suo operato smentisce se stessa. Inaccettabile che la RAI l'azienda pubblica di informazione mette a repentaglio i propri lavoratori. Non mi sorprende la reazione del rappresentante delle industrie farmaceutiche. Nel suo libro "Il Governo dei Conflitti", Veltri ha messo bene a fuoco il problema delle multinazionali farmaceutiche e dei loro conflitti di interesse. Macchine da soldi a livello globale prive di morale. Non mi sorpende nemmeno l'atto di citazione del rappresentante che secondo me ha una sua logica. Quella che serva come detterrente nei confronti di altri gionalisti che volessero tentare avventure tipo Barnard. Una causa che, visti i tempi della giustizia italiana, andrà avanti per molti anni e quindi, un deterrente che si tiene in piedi per molto tempo e che grazie alla lentezza dei giudizi diventa un deterrente-abbonamento dagli effetti moltiplicativi mastodontici rispetto al capitale investito. Sicuramente caro Barnard, se vincerai in primo grado, sarà appellata, sempre in virtù e per effetto del meccanismo testè accennato. Altra cosa se la RAI avesse in modo civile e responsabile difeso i propri dipendenti che hanno prodotto una delle più belle inchieste televisive. Se non altro ci sentiremmo tutti di vivere in un paese più civile.

 

Caro Barnard,

1) Il servizio "incriminato" è eccellente informazione.

2) La RAI deve difenderti. Scriverò alla RAI in quanto abbonato, eventualmente rinuncerò alla tv e ovviamente non pagherò il canone.

3) Se la signora Gabanelli e la redazione, pur di continuare a lavorare e a darci informazioni, (che comunque possiamo reperire in rete), accettano questo compromesso, e non si assumono la co-responsabilità di aver condotto la (e collaborato alla) puntata incriminata, (con successiva replica), hanno perso (per quanto mi riguarda), credibilità e stima.

4) Scriverò anche al Ministero della Giustizia per comunicare il mio dissenso, visto che la Gabanelli imputa la responsabilità al sistema giudiziario.

5) Spero altri facciano sentire la voce in qualche modo, non tanto per Te Barnard, (anche) ma per loro stessi, per la verità, per l'onestà e per l'informazione (che dovrebbe essere un diritto).

Ti mando un abbraccio e spero che le mie azioni abbiano un seguito.

Marco Salidu

 

Ho letto con molta attenzione, tutte le posizioni relative al forum in questione e mi sembra necessario, per poter capire appieno tutti gli aspetti della faccenda, di fare qualche passo indietro.

Per prima cosa chiederei a Milena Gabannelli come ha iniziato a lavorare per la Rai? erano anni in cui la Rai era controllata dai socialisti comandati appunti da due personaggi come Craxi e Martelli.

Ricordo di averla incontrata un giorno in un piccolo studio privato di post-produzione dove stava montando un lavoro commissionato se non ricordo male dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Mi sembra di ricordare che il Presidente in carica fosse proprio Bettino Craxi.Chi ha mai lavorato per la Rai o per la Presidenza del Consiglio sa' che non si ottengono contratti con quelle strutture se non attraverso forti presentazioni in prevalenza o personali o politiche.Proverei quindi a chiedere a Milena Gabannelli come ha lavorato e cosa ha fatto diciamo tra il 1983 e il 1989 ?

Poi gli chiederei come ha conosciuto Giovani Minoli ? Attraverso una selezione di merito?

Fino a qui per capire alcune ambiguità del rapporto tra lei,Barnard e la Rai.

Poi arriverei al 1994 ed alla nascita di Professione Reporter programma con metodi produttivi particolari dove appunto possiamo iniziare a capire le ambiguità invece relative al programma Report.Professione Reporter è stato un programma con un budget molto ridotto rispetto, per esempio, a Mixer.Ricordo che Mixer aveva di solito un mega-appalto con una società di produzione privata (a volte di proprietà dell' Unipol a volte no) e i registi venivano assunti dalla Rai o da questa società, e comunque non dovevano mai firmare manleve, si faceva una televisione diciamo all'inglese dove c'erano i mezzi per le ricerche,dove si usciva in troupe anche con il fonico con il suo piccolo mixer, e dove si utilizzavano i turni di montaggio con il solo limite della qualita' della storia.Diciamo un programma come la stragrande maggioranza dei programmi dove veniva assegnato un budget in partenza alla società appaltante che lo aveva vinto (come? perche? in che modo?) e con la necessità di spendere tutto il possibile ma anche di concorrere contro le reti Fininvest.Quindi con delle logiche di gestione molto precise sedimentate diciamo dal 1967 in poi.

In Professione Reporter programma del 1994,quindi post mani pulite, il budget e' ridotto e ovviamente non c'e più il mega appalto per la produzione.

Si sottoponevano agli autori delle storie finite o in casi dove gli autori avevano gia lavorato con i registi delle semplici idee che Il regista sviluppava e produceva.La Rai effettuava l'acquisto e si assumeva la responsabilità della messa in onda.

Come abbiamo visto un programma fatto di acquisti esterni e dove la Rai partecipava soltanto con i soldi o con il taglio in montaggio della puntata di piccole parti della storia.

Veniamo quindi a Report un programma che apparentemente dovrebbe sviluppare la stessa idea di video-giornalismo.Un programma dove il regista dopo aver proposto un idea , con la sua telecamera e in assoluta libertà avrebbe sviluppato ,prodotto e venduto la storia.

Report utilizza in questo modo il lavoro di molti collaboratori ma come e' possibile non considerare tutto quello che ha mandato in onda una sua produzione? Report seleziona solo un ristretto numero di collaboratori, una redazione analizza il progetto, partecipa alle ricerche ed ai contatti per la realizzazione,il lavoro viene sottoposto in fase di sviluppo,pre montato e pre visionato, si decide un ulteriore sviluppo in una o un altra direzione, viene pagato un anticipo si spese,insomma un programma dove anche se ufficialmente le strorie sono vendute al programma di fatto sono in pratica prodotto internamente.Dunque un rapporto ambiguo nel meccanismo di produzione, dove inoltre e' stata inserita per 10 anni la clausole della manleva che non esisteva in altre trasmissioni.Non conosco Paolo Barnard ma posso immaginare come si sia sentito preso in giro in questa storia paradossale.Barnard le storie non le ha firmate per farle vedere in casa ai suoi amici, ma le ha pensate,sviluppate e prodotte con il coinvolgimente totale della trasmissione Report che a norma dovrebbe assumersi tutte le responsabilità , non dopo ma prima in fase di gestione del progetto generale.

Purtroppo mi sembra anche questa una situazione tipicamente "italiana"non riesca ad immaginare nessuna televisione pubblica europea che possa intraprendere la gestione di un programma come Report in questi modi.

Trovo poi imbarazzante il fatto che Milena Gabannelli dica che si assumerà lei le responsabilità delle spese.Certo che si sente responsabile in qualche modo di aver esposto i suoi collaboratori a certi rischi ma anche qui mi domanderei perchè lo ha fatto? Di certo lei ha un contratto che la tutela in modo diverso e che la compensa anche in modo diverso, immagino sia a scrittura artistica continuativa , ed anche qui ci sarebbe da parlare' rispetto al rapporto di Barnard con la Rai che da quanto leggo andava oltre al precariato.Di certo le in questi 15 anni e' diventata un personaggio conosciuto,diciamo che ha trovato modo di esprimersi di fronte alla camera, di certo non ha problemi di lavoro, di affitto o di spesa ma pagare di tasca sua il legale di Barnard mi sembra assurdo.Per finire poi in questa faccenda lascerei fuori Grillo poiche' diciamo che piu' o meno quando Milena Gabanelli entrava in Rai lui usciva purtroppo.

 

e ancora

 

Sulla vostra faccenda vorrei aggiungere come sia ovvio che la

Milena sia una signora molto furba che in questi anni e' riusciuta

a soddisfare il suo ego ampiamente andando in video

da protagonista.Inoltre e' passata grazie alle sue

amicizie da un misero contratto a t.d ad un super

privilegiato contratto a scrittura artistica esclusivo

e continuato di ben superiore a 100.000 € l'anno.Tutto grazie

a gente come Barnard,Iovene ecc,che si e' impegnata,sacrificata per

poi portare acqua al suo mulino.In termini produttivi

tutto grazie ad un meccanismo ambiguo fin dal

principio (al quale io mi sono ribellato sul nascere anni

fa) e che lei non si è sforzata di modificare

minimamente in quanto la sua immagine e la sua

garanzia di lavoro cresceva.Senza fare niente, quando

avrebbe potuto modificarlo dal secondo anno di Report

tutelando voi collaboratori.E' prova evidente che dopo

la storia di Barnard sia riuscita ha modificare la clausola

della manleva,cosa che avrebbe potuto fare prima ma

che per tutela della sua posizione non ha fatto.Credo

che oggi come 15 anni fa' ci siano decine di

giornalisti che possono svolgere il suo lavoro

egregiamente.Report e' un programma contenitore che

vive dei contributi di gente come voi e che si sarebbe

potuto fare benissimo senza i suoi fegatini, penso al

vecchio TG7 o a Panorama o Reporter della BBC solo per

citare alcuni esempi.Ma e' evidente come lei abbia

cercato e sostenuto questa formula di programma e di

produzione che conviene solo a lei.

Per concludere e parlare di Videogiornalismo

basterebbe fare l'esempio della Magnum, ti immagini

non so Salgado pretendere di mettere la sua faccia

ogni volta prima di un servizio di Capa o Cartier

Bresson?

Sai che in Rai c'era la possibilita di far convivere

tanti talenti come ha fatto la Magnum.Purtroppo io ho

provato anche a farlo questo discorso con Direttori di

rete,Capi struttura e anche con un Direttore

Generale.Sai perche' non si e' mai riuscito a formare

e tutelare un gruppo cosi' indipendente? Beh lo

chiederei a Milena Gabanelli.

 

Ciao

sono un'amica di Antonella Serafini e scrivo anche su Censurati la sezione dedicata al lavoro.

Io non sono giornalista perchè senza conoscenza nessuno mi ha voluto per il tirocinio. La cosa non mi ha scoraggiata e scrivo ugualmente. Scrivo di lavoro da sempre. Crisi occupazionale, precariato e morti sul lavoro.

Ho cominciato a scrivere con La Rinascita, settimanale del partito dei ocmunisti italiani, sono diventata anche dirigente di questo partito. Ecco perchè mi hanno dato spazio, ma fino ad un certo punto... sì puntualmente gli articoli venivano tagliati quando nello specifico denunciavo l'inerzia e l'indifferenza dei sindacati confederali verso il lavoro... fino a scoprire che Cgil, lega delle cooperative e Fininvest sono gli autori del lavoro flessibile poi legalizzato con la legge Treu.... a questo punto mi sono messa in contrapposizione e non mi hanno sbattuta fuori... ma è come se non esistessi.

La censura è dell'Italia, perchè cis ono troppi interessi di parte. I miei articoli di denuncia (sempre nel contesto lavoro) non li pubblica nessuna rivista... ho mandato a tutti i settimanali, quindicinali, mensili ecc richiesta di collaboraizone su un tema tanto attuale, ma niente! Solo il mucchio selvaggio mi ha preso a cuore ed è cominciata una collaborazione... ho appena inviato a Massimo del Papa (editorialista del mucchio) il tuo appello.

Il discorso sarebbe molto più lungo, ma è sufficiente riassumerlo con una parola: ipocrisia.

Ora mi farò due risate quando terminerò il libro che sto scrivendo sugli infortuni (non ti dico quante difficoltà... senza soldi e senza notorietà) e lo invierò alle case editrici (devo dire che ho già inviato una comunicazione come presentazione el progetto solo Aliberti e Bonanno editore hanno risposto!

Un saluto

Samanta Di Persio

 

Spett.le redazione di Report

ringrazio per la risposta e prendo atto della vostra posizione ma rimane il problema: se non vengono tutelati (legalmente) i giornalisti coraggiosi, al di là dei cavilli contrattuali, come si può incentivare una informazione libera, etica e scevra da ogni interesse?

Se la domanda risultasse troppo difficile siete dispensati dal rispondere.

Saluti.

Mario Colosio

 

Caro Sig. Barnard,

ho letto il suo articolo sulla censura legale, l'ho letto fino alla fine: e mi ha sconcertato. Beppe Grillo a suo tempo aveva svelato alcuni retroscena poco edificanti sull' operato della Rai nei confronti di diversi collaboratori, ma quello che Lei ha descritto è il sacrificio di un capro espiatorio : si deve salvare Report, si deve salvare il personaggio principale ( la Sig.ra Gabanelli .. che delusione.... ) e si getta Lei nella fossa dei leoni. Sono un'ingenua: pensavo che le aziende di informazione proteggessero i loro detective di penna come un prezioso investimento e Lei lo rivela invece un potere scevro da obblighi morali ed etici in cui, come sempre , l'importante è salvare il proprio fondoschiena e quello del politico di turno - Lei dice "in tutta legalita" perche' hanno il contratto alla loro parte ( quelli non sono contratti, sono cappi al collo di persone che per lavorare devono votarsi ad un altamente probabile martirio legale e finanziario!!)

Con le sue vicissitudini e il suo scritto Lei sta rendendo ancora un grande servigio alle persone che vivono in questo Paese e Lei ha tutta la mia stima e la mia considerazione perche' sta rischiando tanto e solo perche', ancora una volta, racconta la verita' . Non lavoro nel suo ramo ma sono una dirigente, e fino ad ora, se qualcuno dei miei dipendenti ha avuto un problema, io non l'ho lasciato mai solo.

Stampero' il suo articolo e lo faro' leggere in Azienda : se  dobbiamo pagare il canone Rai, almeno si sappia a che razza di filibustieri lo stiamo pagando!

Mi stia bene e tanta serenita' a Lei e ai suoi cari.

Fausta P.

 

Ricevo da Marisetta questa lettera per Milena Gabanelli e ve la riposto.

L'avevo già postata stamattina, ma deve essere andata perduta,... assieme a tutti i commenti a riguardo.

Non sono stato avvisato di un eventuale cancellazione e non me ne è stata data nessuna spiegazione.

L'argomento in fondo riguarda questo stesso forum e non mi pare un post offensivo.

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Titolo: Rivoglio i permessi per postare sui forum RAI

Signora Gabanelli,

non so se ne è resa conto, ma ha fatto un'azione sciocca: tentare di impedire a me e ad altri utenti di esprimere, liberamente, le proprie idee e fare domande.

Si possono ancora fare domande?

Questo abbiamo fatto, domande. A me, ma so che è così anche per gli altri bannati, visto che ho seguito i loro interventi, non importa un fico secco dei rapporti tra Lei e Paolo Barnard. Ho, solo (solo, si fa per dire), colto l'occasione della denuncia pubblica di Barnard per porre a me stessa e a voi che vi fregiate della patente di paladini della libera informazione, quella che non guarda in faccia a nessuno, pur di dire le cose come stanno, delle domande sulla "Censura legale", quella che sta alla base della mancanza, appunto, di libertà di informazione.

Mi sarei aspettata, da chi le domande scomode le fa agli altri, una risposta e non una sequela di insulti da parte del Suo collaboratore Bernardo Iovene, oltre alla mancanza di risposte nel merito; il che è doppiamente offensivo. Così come è offensivo che Lei dia due risposte, postandole, però, in thread blindati, come dire "parlo io, zitti tutti".

Le chiedo: perché Lei pensa di detenere, solo Lei, il diritto di fare domande scomode? Perché, solo Lei, in questo Paese impazzito, pensa di non dover dar conto a chi La segue e, perciò, Le permettee di continuare ad andare in onda, del Suo operato? Perché Lei non sente l'urgenza di fare fronte comune, con i Suoi colleghi e con noi, per far si' che una clausola capestro, come è la manleva (non riguarda, soltanto, la RAI, ma tutti i giornali e le TV), in modo che tutti i Suoi colleghi si sentano più liberi di osare e dare a noi utenti e lettori l'informazione alla quale abbiamo diritto? Ha mica in mente di salvare il Suo solo orticello, di splendere come unico faro nella notte?

No, sa, io credo pochissimo agli eroi, ai paladini, appartego a una generazione che ha abbattutto tutti i miti. Quello che cerco, per dare la mia fiducia, è la chiarezza. Se Lei, invece di censurare (di censura di tratta), con tutti i mezzucci dei quali vi siete serviti, avesse risposto, in modo chiaro e onesto, avrebbe colto, anche Lei, l'occasione che, oggi, si offre di cambiare una situazione che porta il nostra Paese, in fondo a tutte le classifiche sulla libertà d'informazione.

Invece no, Lei ha, reiteratamente, riportato la discussione sul mero inciucio da cucina del rapporto tra Lei e Barnard, ci ha impedito di discutere del vero tema "Censura legale". In più, ci ha offerto lo squallido spettacolo di una persona, dura e pura, che, da una parte si rifà su un collaboratore, in solidarietà con la RAI, mentre, dall'altra, sottobanco, si dice pronta a risarcirlo, di tasca propria. A Lei questa sembra una dimostrazione di correttezza, a me sembra uno scopiazzamento delle peggiori manovre di quegli stessi Poteri che lei dice di voler combattere.

Risultato della Sua azione: Lei perde, noi vinciamo.

Lei censura, sui forum RAI, e noi facciamo sapere la cosa, al Mondo.

Io non ho scritto offese, non ho violato i regolamenti della Community (nick Marisetta), ergo rivoglio i permessi per postare e, se ci aggiunge le Sue scuse, ci guadagna Lei. Dica che era nervosa, che aveva frainteso, dica quello che vuole, ma mi faccia ridare i permessi. Non mi registrò con altro nick, per bypassare il ban, in quanto considero il vostro un abuso, di sapore fascista/stalinista (faccia Lei).

Marisa

 

Salvatore D'Urso        

Messaggio Ieri, 20:23

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Senti io sul forum di report fui bannato un anno fa perchè accennai a parlare delle logge massoniche e invitavo la gabanelli a dedicarci un'inchiesta fatta bene su questo tema...

risultato? il giorno dopo mi ritrovai bannato... chiesi spiegazioni... e mi dissero dopo qualche giorno che ero stato sospeso temporanemaente perchè dicevo cose senza provarle concretamente...

apparte che si scrive su un forum pubblico... ma io chiedevo alla gabanelli di fare maggior luce... e di fatti ed articoli seri ne ho pubblicati... l'argomento era scomodo... come è scomodo anche per annozero...

come è scomodo per qualunque giornalista italiano...

un tabù...

il tombino più puzzolente d'italia...

 

Re: RISPOSTA A MILENA GABANELLI (Voto: 1)

di IVANOE il Giovedi 14 Febbraio 2008 (6:42)

(Info Utente | Invia un Messaggio)

La questione di cui sopra non fa altro che confermare quanto avevo

intuito e percepito. Report è una fabbrica degli scandali

strategicamente organizzata dalla rai e dai poteri forti per

convogliare e analizzare il malcontento ed utilizzarla ( non si sà per

quanto ) come valvola di sfogo; La gabanelli non può essere che uno

scagnozzo/dipendente di questa organizzazione. Perchè la domanda che

uno si è fatto dopo tanti anni di denunce, super scandali mossi dalla

gabanelli & company : cosa è successo ? quanti sono stati mandati

nelle patrie galere ? Nessuno e niente è successo. Troppi sono i falsi

santoni che fanno la parte dei capo-popoli e invece sono i cani da

guardia delle pastete affaristiche e politiche. Ma pensate veramente

che in italia qualcuno possa fare e dire quello che vuole ? Falcone e

borsellino insegnano qualcosa no ? Saluti Ivanoe


Caro Dott. Barnard,

grazie per aver condiviso con noi un pensiero tanto importante ed elevato,

grazie per essere stato ancora una volta una voce fuori dal coro in grado di

svegliarci dal nostro torpore (dalla nostra ipnosi direi) e farci riflettere

sul senso vero di quello che accade intorno a noi!

Grazie Dott. Barnard, condivido assolutamente ogni parola di quello che dice

e con il mio cuore (so che a lei questo non cambier‡ granchË) le sono

vicina....

Sinceramente,

Tiziana

 

Caro Paolo, ho letto la tua sferzante lettera a Travaglio, sentirà sicuramente l'obbligo morale di dare una risposta (a sè stesso di sicuro)

alle tue precise  richieste, lo voglio sperare, le cose che gli dici scuotono e fanno riflettere su aspetti che a volte sfuggono...

E' evidente il danno esistenziale che qs ingiusta vicenda umana e professionale ti procura, il tempo e le energie che impieghi

per l'affermazione della verità, opposto al silenzio perdipiù  -boicottante- del completo contraltare, sono prova naturale della stessa,

ho visto  l'impegno di persone autorevoli al tuo fianco, il meccanismo che ti ha schiaccia è diabolicamente  perverso,

tanto quanto è colpevole, e non solo moralmente, l'indifferente estraniamento di quelli da te chiamati pubblicamente in causa, Gabanelli in

testa. Aspetto come te e con te la risposta di Marco, so che avrai la forza che hanno solo i giusti per andare avanti, tu sappi che la tua

battaglia non potrà essere solitaria. 

Un abbraccio

Edna

 

Il mio piu' sincero rispetto per il modo in cui, ancora una volta, ha dimostrato di essere in pieno possesso di "quella piccola cosa" che ha molti suoi colleghi manca e che non si puo' comprare..... GRANDE DIGNITA'

Con stima

Sabatino Crispo

 

From: "peramorone" <peramorone@****

Reply-to: "peramorone" <peramorone@****

To: dpbarnard@libero.it

Subject: "Squinternato"

Date: Fri,  2 May 2008 17:28:44 +0100

Ho letto la tua lunga replica all'accusa secondo cui Travaglio,per interposta persona,ti avrebbe dato dello "squinternato". Voglio riportarti un breve brano di un libro che sto rileggendo,che sembra capitare "a fagiuolo",come si diceva un tempo: "Chi si è alzato a dire la sua,chi ha cercato di risvegliare a una certa consapevolezza la classe media che dorme e sogna,è stato ridicolizzato e ricacciato nella non-esistenza.Ironia vuole che costoro non solo siano stati ridicolizzati dai media,ma anche dalla gente che cercavano di risvegliare.Tutto quello che la Tv o i giornali devono fare è dirvi che qualcuno è folle,o che c'è qualcosa di imbarazzante nel suo passato.Questo è ciò che serve alle masse che dormono per deridere qualcuno fino ad allontanarlo dalla ribalta".  Fonte: "L'ultimo valzer dei tiranni",di Ramtha

 

Caro Paolo,

sono tra i tuoi ammiratori per averti seguito dai tempi di Radio Citta' del Capo e poi per le in chieste televisive.

Ho sempre pensato che il contributo che davi per rendere piu' civile il mondo in cui viviamo fosse di grande qualita'. Preciso, efficace, aperto al mondo. Ben distinguibile da altri atti di denuncia, sinceri ma che a volte possono mancare di chiarezza.

Dopo tanti anni , ti ringrazio adesso in un momento per te difficile ma che mi auguro sinceramente si risolva senza conseguenze. E continuero' a cercare il tuo lavoro con la certezza che mi sara' utile nel mio impegno a lavorare e vivere con serieta'.

Un saluto,

Simonetta Tunesi

 

 


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