MOHAMMED BIN SALMAN.
ROMA E LA MAFIA. LO HUB PIU’ VISIONARY DELLA STORIA.
Se Enrico Mattei fosse di fianco a me, ora, mi offrirebbe il
suo favorito whisky & soda, lo stesso drink che gustava nell’agosto del
1957 seduto all’ombra di un albero a Farmanieh, in Iran, quando per caso fu
visto dall’ambasciatore inglese a Tehran dopo che Mattei aveva frantumato le
uova nel paniere ai Big del petrolio anglo-americani, con quello che fu quasi di
certo l’accordo petrolifero che gli costò la vita. Ma Enrico oggi discuterebbe con
me voracemente di ciò che sto per scrivere.
Nulla al mondo accendeva la mente di quel grande uomo più di
una ‘Vision’,
che è il termine inglese per descrivere quel particolare sguardo sul mondo che
vola 50 o 100 anni avanti agli altri. Ed è precisamente questa dote di un
grande statista, di essere un ‘Visionary’, che in Italia si è
estinta al punto da non far più neppure parte dello Zingarelli. La ‘Vision’
fu in Winston Churchill, quando in un bunker di guerra nel 1943 e con le sorti
del conflitto ancora del tutto incerte, egli tuttavia trovò il tempo di
pianificare il Secolo europeo successivo. Quell’uomo, coi suoi crimini, fu però
un grande statista e ‘Visionary’, non v’è dubbio su questo.
Lo dico per lanciare questo articolo, dove parlo della ‘Vision’
del Principe Reale saudita Mohammed Bin
Salman e di come l’Italia con la
Mafia potrebbero cavalcarla per
tornare, in rapporto ai tempi, allo splendore innovativo italiano degli
Olivetti, Natta e Mattei. Loro erano i tipi di uomini esattamente com’è oggi il
‘Visionary’
di Google-Alphabet, Sergey Brin, gente che ha “sfondato i limiti dell’inimmaginabile”, ed è solo così che si vince
nella guerra globale, anche tutelando l’Interesse Pubblico. Cioè essendo dei ‘Visionaries’.
Il Principe Reale saudita Mohammed Bin Salman, figlio di Re
Salman, ha una ‘Vision’. La Sicilia, la
Mafia e Roma devono tendere l’orecchio immediatamente. Leggete.
Mohammed Bin Salman (di seguito abbreviato in MBS) è oggi di fatto il Potere in
Arabia Saudita. Parentesi di rigore: è un despota, violento e criminale di
guerra contro i civili dello Yemen. Punto. Ma ci sono due cose da dire su
questo: primo, l’Arabia Saudita non è il Sudafrica dell’Apartheid, è diecimila
volte più potente e i boicottaggi economico/morali sarebbero idiozie se si mira a riportare
quella nazione verso il rispetto dei diritti umani; secondo, questo stesso
Principe-despota ci sta lanciando però un messaggio di modernizzazione unico
nella storia del suo Paese e va assolutamente incoraggiato.
Da quando agli inizi del XX secolo il settore privato
americano con Standard Oil, i
Rockefeller e la Firestone riuscì
quasi da solo a dirottare gli Stati Uniti (quindi l’Occidente) dalla ‘Vision’
dell’energia-Tesla e dentro invece un mondo nutrito dall’oro nero, l’Arabia
Saudita è stata la Potenza delle Potenze, è stata di fatto l’ingranaggio al
centro dell’energia per lo sviluppo delle tecnologie planetarie. Ci sarebbe una
storia cosmica, fra guerre, intrighi e abomini, da raccontare su di essa. Ma
ora c’interssa altro:
Dall’annuncio booom
di due anni fa secondo cui i reali sauditi stavano contemplando la vendita del
mostro petrolifero di casa, la Saudi
Aramco, il mondo, da Shanghai a Mosca, da Tokio a Mumbai, da New York a
Kuala Lumpur a Londra e a Buenos Aires (cioè tutti i fortunati che non hanno le
cruciali incombenze di Travaglio e della Casta) si è reso conto che sarebbe
cambiata la Storia. Ma cambiata in modi oltre che futuristici. Nell’aprile del
2016 fu proprio il Principe MBS a lanciare sui media la notizia della sua ‘Vision
2030’, un programma shock di riforme dove il punto d’arrivo era
nientemeno che “un’Arabia Saudita
indipendente dal petrolio, super tecnologica e moderna”. Vediamone i punti annunciati
fino ad ora:
Lotta alla Corruzione col ‘metodo MBS’: oltre 300
Principi e miliardari affaristi sauditi sono stati arrestati in poche notti, 60
di essi, fra cui l’onnipotente Alwaleed Bin Talal, addirittura rinchiusi nelle stesse prigioni dove
langiusce Al Qaeda, e torturati affinché restituiscano al governo miliardi su
miliardi di $ da loro ottenuti con presunta corruzione.
Progetto Sociale: fine dei privilegi fiscali e di
alcune rendite garantite di Principi e Ministri; chi di loro protesta va in
galera, punto. Aumento stipendi pubblici in tutte le amministrazioni. Riduzione
della disoccupazione dal 12% al 7%. Pagamenti di Stato in contanti alle
famiglie di ceto basso e medio, per il saldo delle loro bollette. Rilancio
dell’Istruzione su scala intensiva, con enfasi sulle TECH. Nuovi permessi di
soggiorno per arabi e musulmani stranieri con incentivi all’apertura di PMI e
Statups in Arabia Saudita. E poi… i miliardi di $ sequestrati ai 300 Principi e
miliardari arrestati, andranno a sostegno degli alloggi pubblici. (più dettagli
sul sociale sotto)
Le Donne: donne e uomini con uguali diritti alla
guida dell’auto. Abolizione del giudizio religioso sui matrimoni delle femmine
sotto i 18 anni; con MBS saranno i tribunali familiari (più laici) a decidere
se la ragazza può sostenere il matrimonio con un adulto, ma non solo: una
deputata sotto l’ala protettrice di MBS stesso, la Dott.ssa Eqbal Darandari, lavora a un progetto di legge che prevede una
Commissione composta da donne medici, donne avvocati, donne assistenti sociali
e donne psicologhe, che esamineranno ogni singolo caso di adolescenti destinate
al matrimonio e verificheranno se esse lo possono sostenere fisicamente e
psicologicamente, o meno. Lo sbarramento deve essere non più giovani dei 15
anni e comunque l’adolescente avrà il diritto di divorziare in ogni momento.
Energia: il colosso petrolifero di Stato Saudi Aramco, del valore di circa 2.000
miliardi di $, viene in parte venduto con la precisa intenzione di trasformare
il Paese in una “terra degli investitori”,
sempre più distante dall’industria petrolifera. “Non ci dovrà più interessare se il petorolio costerà 50-80-120 $ al
barile” ha detto MBS. Riyad si getta sul gemellaggio delle energie
Rinnovabili con le super Tech & Artificial Intelligence (AI), grazie a
investimenti pluri miliardari, anche off-shore.
Spesa militare: la transizione sarà da importatrice
netta di armi dall’Occiente, a produttrice delle proprie armi. Questo, noto per
gli esperti di geopolitica, avrà ripercussioni inimmaginabili per gli assetti
in Medioriente.
Infrastrutture: qui MBS lancerà progetti che dire
faraonici è dire nulla. Si tratta di
ponti di collegamento fra Asia-Arabia Saudita-Africa-Europa (*attenta
Sicilia!) chiamati ‘I Ponti Re Salman’,
che non solo richiederanno investimenti, tecnologie e posti di lavoro in
quantità immani, ma che cambieranno la faccia del commercio cargo del mondo.
I fondi: Il 2018, ha annunciato il governo di Re
Salman e MBS, vedrà il più imponente budget della storia del Paese da sempre. La
spesa pubblica del 2018 sfonderà l’astronomica cifra di 1.100 miliardi di
Riyal. La mega azienda di Consultancy, Silberson,
ci dice che le somme maggiori andranno nelle Municipalità, nell’Istruzione, Salute,
Alloggi, Trasporti e Servizi Sociali. “Migliorare
il tenore di vita del cittadino medio è il mio primo goal”, ha detto MBS a Silberson. Poi MBS, udite udite oh voi Padoan-Bruxelles-Di
Maio, è tranquillo nell’annunciare un Deficit di Bilancio del 7,5% per il 2018,
cioè chissenefrega dei funesti, quanto falsi, terrori secondo cui i Deficit
sarebbero Hiroshima dopo la bomba. Punto fondamentale (*attenta Sicilia!): Riyad scommette tutto sui cosiddetti nuovi Strumenti d’Ingegneria Finanziaria, fra cui la
AI applicata al Brokerage, alla
Borsa, poi la Blockchain per le
transazioni ecc. Meno della metà di questo faraonico Budget dipenderà dalle
vendite di petrolio, già quest’anno, con l’idea di affrancarsi dall’oro nero
quasi del tutto in pochi anni. Infine: ben 338 miliardi di Riyal del Budget
2018 vanno al rinnovamento industriale e delle infrastrutture. MBS al network
Tv Al Arabiya: “Sia chiaro,
lo Stato torna a essere il motore primario dell’economia”. (fortuna che
Padoan-Bruxelles-Di Maio non capiscono l’arabo, nda)
Ora, lettori, prima
di arrivare all’Italia/Sicilia/Mafia, vi state rendendo conto dell’enormità di
queste riforme? Quelle sociali sono ugualmente straordinarie, perché vanno
messe nel contesto di quello che fino a mezz’ora fa era il più medievale,
osceno, retrogrado, soffocante regime al mondo. Di colpo arriva questa ‘Vision’
fra i sauditi, come se durante il processo a Girolamo Savonarola, il Papa lo
avesse liberato e avesse reso d’obbligo la lettura delle sue opere a tutto il
clero. Ri-sottolineo questo concetto con un aneddoto: nel 2017 questa incredibile ‘Vision’
di modernizzazione dell’Arabia Saudita ha scioccato il comico americano Gabriel
Iglesias, invitato proprio da MBS per uno show a Riyad. All’artista, noto negli
USA per la sua oltraggiosa comicità, fu specificamente detto di NON censurarsi,
nonostante la platea fosse al 50% di donne. Quando Iglesias chiese come fosse
possibile questo fra i sauditi, gli fu risposto da un Ministro “Perché tu fai morir dal ridere e a noi piace la
vostra libertà. Sai, dobbiamo solo dare dei contentini a sti bigotti religiosi,
ma prima o poi…”. Vi prego lettori, capite il ‘relativismo’ di questo
miracolo saudita.
Questa ‘Vision’
sta cambiando la Storia del mondo, ma soprattutto l’economia del mondo (*attenta
Sicilia!). Potrei riassumere tutto così: dopo la recentissima scoperta degli
oceani di petrolio ancora
intoccati nell’americano bacino di Permian, dopo il successo del gas Shale, e dopo
la comprensione mondiale della catastrofe Climate
Change… al vocabolo petrolio è stata annunciata una prognosi di ‘malattia
terminale’ (non vorrei essere Putin). Al capezzale del morente ci sono i
giovani aitanti chiamati Rinnovabili, Artificial Intelligence, super TECH e
TECH-Finanza. Ci siete? E con tutta probabilità i futuri centri mondiali del Nuovo Pianeta Terra saranno solo tre: Stati
Uniti, Cina e Arabia Saudita. Ci siete fin qui, avete compreso bene la mole di
ciò di cui si parla?
Ora,
Sicilia e Mafia, leggete questa lettera dal Governo di Roma:
“Cara Sicilia, cari Boss di Cosa Nostra,
cos’è uno Hub? Nella terminologia
del terzo millennio uno Hub è un
centro focale attorno al quale gira tutto. E’ lo snodo. L’Europa dell’Illuminismo
fu lo Hub della modernità
democratica. Dopo la Rivoluzione Industriale, Wall Street e la City di Londra
divennero gli Hubs dell’economia
modiale. Silicon Valley, il Giappone e la Cina sono oggi gli Hubs delle super TECH & AI e del
futuro di tutti noi. In altre parole, ogni volta che la Storia fa un passo
colossale, ci vuole uno Hub che
faccia da snodo per tutto ciò che avverrà. Allora Sicilia, allora Boss di Cosa
Nostra, ora prendete una carta geografica: dove sta l’Arabia Saudita, cioè dov'è posizionata l’incredibile, storica e immensamente ricca ‘Vision’ di cui ho parlato fin qui?
La risposta, Sicilia, Boss
di Cosa Nostra, è che l’Arabia Saudita sta nel caos. Guardate la mappa. E’
strangolata a est, ovest e al vicino nord dal caos, guerre, povertà,
instabilità strategiche esplosive. Wall Street, la City, Silicon Valley, o la
Cina sono per Riyad sulla Luna. Dov’è lo
Hub naturale, cioè un pezzo d’Occidente moderno, che faccia da snodo al
prossimo secolo del multi miliardario Rinascimento saudita e forse anche arabo?
Hey… non vedete nulla sulla cartina? Questa qui sotto, no?
Di cosa campate voi
Boss di Cosa Nostra? Campate in un anno della stessa somma che una singola
banca di Wall Street (JP Morgan) incassa in un anno, poi sommate tutte le altre
mega banche e gli Hedge Funds. Come vivete voi Boss di Cosa Nostra? Come sorci
nascosti, cioè dei Provenzani con prostate come meloni imbucati in un casolare;
o, al meglio, una vita a strisciare nelle stanzette del poterucolo romano ma sempre
da ratti col fiato sul collo. Jamie Dimon di JP Morgan non solo fa più soldi di
tutti voi messi assieme, ma è libero di essere osannato in ogni angolo del
Pianeta. Cosa volete alla fine voi Boss di Cosa Nostra? Fare business, avere
potere. Ottimo. Allora vi faccio un’offerta che non potete rifiutare, tenete
l’occhio su quella mappa:
Io Governo di Roma vi
offro più denaro, più prestigio e libertà, più business di quanto voi abbiate mai immaginato. Vi offro niente meno che lo Hub-snodo di una delle tre immense espansioni economiche del III
millennio, quella Saudita, e lo Hub
l’avete sotto i piedi ora mentre leggete: la Sicilia. In cambio voi, Boss di
Cosa Nostra, vi liberate dei criminosi spiccioli dei traffici e della
corruzione, rinnegate ogni pratica illecita, e mi restituite la Legalità in tutta l’Italia. Ve lo rammento, mi
chiamo Governo di Roma.
- Apro da oggi un
canale d’Immunità Diplomatica da Palermo alla Capitale, via aerea. Ci
confronteremo a Roma in una trattativa di altissimo livello fra voi Mafia nei
più riconosciuti rappresentati, e me Governo, coi vostri consulenti, coi nostri
consulenti;
- Studieremo lo Hub finanziario e tecnologico più
avanzato d’Europa in Sicilia, ve lo affideremo in esclusiva nelle posizioni di
vertice (o vostri delegati, includendo la società civile) appoggiandovi con la créme
dei consulenti italiani e internazionali, e fornendo formazione pluriennale a
vostri quadri drigenti là dove sia necessario;
- Investiremo in una partnership
detta PPP (Public-Private-Partnership) nel più grande progetto d’infrastrutture
d’Europa in Sicilia, grattacieli, aeroporti, comunicazioni, servizi, ambiente,
turismo. Cioè la nostra spesa pubblica come Stato coi vostri capitali interni
e/o ripatriati (100% condonati/amnistiati sia i capitali che i quadri mafiosi).
Vi garantiremo da qualsiasi interferenza di Bruxelles nel nome dell’Interesse Nazionale sancito dalla
Costituzione italiana. Io, Governo di Roma, lo ripeto, vi chiedo in cambio
solo la restituzione della piena Legalità dalle Alpi al Mediterraneo e il
vostro impegno nella lotta al suo mantenimento al mio fianco.
Quanto sopra significa
la Sicilia Hub internazionale, lo Hub più ‘Visionary’ della Storia. La Sicilia come mai nessuno l’ha
immaginata. Poi, lo ri-sottolineo, il vostro business, cari Boss di Cosa
Nostra, che viene centuplicato per
voi ma come uomini liberi, legali e di prestigio. Un’altra Italia, anch’essa con una grande ‘Vision’. Ecco quindi un nome per la
nostra comune ‘Vision’: S.I.V.A.D.,
che sta per Southern Italian Venture for Assets Developments.
Io, il Governo di
Roma, e voi, Cosa Nostra, DOBBIAMO trattare subito, perché abbiamo davanti una
miniera d’oro sia come economia, sia come civiltà italiana, sia come Pubblico
Interesse, sia come prestigio nello scacchiere internazionale.
E non solo dobbiamo
trattare, ma dobbiamo assicurarci, ex Boss, che il ‘ponte Re Salman’ da Riyad
all’Europa, atterri in Sicilia. Se io Governo e voi Boss non sapremo abbracciare questa ‘Vision’
e, sì certo, “sfondare i limiti dell’inimmaginabile politico”, l’esplosivo
tesoro di questo Hub cadà nella mani
di Tel Aviv o di Ankara, non fra un secolo, fra meno di un decennio. E noi
Italia e voi Cosa Nostra avremo perso, non un’occasione, ma la Storia e la
Piena Legalità nazionale forse per sempre.
Il Governo di Roma”.
Immagino a questo punto Enrico Mattei finire il suo whisky
& soda, e pensare a fondo. Ciò che vi deve essere chiaro, anche se non
conoscete i dettagli dell’epopea del grande uomo, è che la sua ‘Vision’
nel Medioriente, nell’URSS, negli Stati Uniti, e nella tenaglia globale delle “Sette Sorelle” del petrolio del 1957, appariva allora almeno dieci volte più
azzardata, più “oltre i limiti
dell’inimmaginabile”, di quella che io ho descritto sopra. Eppure Mattei ci
stava riuscendo.
Ho finito, ho solo da ripetervi una cosa che ho scritto molto sopra: è solamente così che si vince nella guerra globale, anche tutelando l’Interesse Pubblico. Cioè essendo dei ‘Visionaries’. Gli Statisti devono tornare a Roma.
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