IL TRUMP DEI MEDIA, IL
TRUMP DEI PADRONI DEL MONDO, E NOI FESSI.
Sui media alternativi più rispettabili, come Alternet,
esperti come Ian Frel descrivono Trump come “Un disastro tossico multiforme, la cui presenza alla Casa Bianca è un
danno alla psiche collettiva degli Stati Uniti d’America”. Trump non gode
di molte altre simpatie sui media, obiettivamente.
Ok, questi sono i media, e lo sappiamo che mai ci si deve
affidare a loro, anche se alternativi rispettabili. Per capire cosa significa
Donald Trump alla Casa Bianca l’unica via è leggere cosa dicono i Signori dei
soldi, i Signori dei miliardi che girano per il mondo. Ecco cosa dicono di
Donald Trump i Signori del Vero Potere (e coincide coi media di cui sopra, ops!):
“Noi di Goldman Sachs
e i nostri clienti, ci chiediamo cosa significa questo fenomeno Trump, cioè la
sua retorica opposta alla realtà, e a cosa questo ci porta. Quello che stiamo
cercando di capire è attraverso la nebbia delle sue affermazioni, o ‘sparate’,
cosa sia ottenibile o meno”, afferma Michaeal Pease ,capo di GS government
affairs. “Il problema per gli investitori
europei e americani è capire cosa diavolo aspettarsi da Trump, visto che Trump
non ha ancora dato segnali di nessun tipo”.
JP Morgan aggiunge in una nota agli investitori: “Ci aspettavamo un programma di de-regolamentazione,
di riforma delle tasse, di ampliamento della spesa pubblica, ma poi Trump se
n’è uscito con bordate contro gli scambi internazionali, contro l’immigrazione
e questo ha preoccupato gli investitori, e i Mercati non hanno preso ste cose molto bene. Crediamo che per la crescita degli americani tutto questo non
sia proprio meraviglioso. I Mercati non hanno preso bene la sua retorica
sull’immigrazione, no, proprio no”.
Goldman Sachs aggiunge, per bocca di Alec Philips, capo del
Dipartimento Analisi dell’Economia USA, che: “L’amministrazione
Trump è persa nelle nebbie, non ha ancora confermato neppure la metà dei suoi
funzionari, sono lentissimi, lasciano gli investitori nell’incertezza e questo
a Goldman Sachs significa un colloquio estremamente difficile coi nostri
clienti”.
Allora, non vi annoio con tutti i dettagli che vengono da GS
o da JPM, ma ciò che va capito del Presidente del mondo – perché Presidente del
mondo lo è da 60 anni l’uomo che siede alla Casa Bianca – è che nel caso di
Trump siamo in presenza del… del… CAOS.
Trump è riuscito nell’impresa di alienare non solo i
Democratici, cosa scontata, ma anche le frange più estreme dell’estremissimo
Partito Repubblicano, come il Tea-Party, cioè l’ultra destra della destre USA. Le
sue promesse sui tagli alle tasse delle aziende sono giudicate da quelli che
contano, cioè Goldman Sachs e JP Morgan, come al meglio “fumose”, ha fallito, come sapete nella riforma della Sanità, non è
amato per nulla neppure dal cuore del suo partito, cioè i Repubblicani, e, come
detto, neppure dagli estremisti di quel partito, ancora NON HA FATTO NULLA CHE SIA DEGNO DI NOTA O D'INFAMIA!
Il fatto è che Trump voleva ripudiare qualsiasi cosa avesse
fatto quel (criminale sociale e internazionale di…) Obama, ma senza metterci
gli stessi fondi. E questo lo ha affondato nel ridicolo. Goldman Sachs ci dice
anche che tutta la fanfara sulla deregolamentazione promessa da Trump è solo…
fanfara, perché ancora non ha piazzato nessuno che si rispetti a fare quel
lavoro.
E sui tagli alle tasse? Il consenso degli esperti di Goldman
Sachs, JP Morgan, e di Citi, è che Trump non ha la più pallida idea di come
procedere.
E allora?
Allora auguri. Trump è IL
CAOS, anche nei giudizi del Vero Potere.
Il Politically Correct delle Sinistre (sinistre per modo di dire) americane ha solo nutrito la disperazione dei Populismi in USA mentre nutriva l’1% degli americani a suon di miliardi, e ora abbiamo questo CAOS chiamato Trump. In Europa il PD italiano, i Socialisti francesi e i laburisti inglesi, cioè le sinistre falsarie e pro finanza a tutto gas, ci consegneranno la stessa minestra, cioè i nostri locali Trump, siano essi chiamati Le Pen o Salvini o Farage. Ok, inutile dire, scrivere, o agitarsi. Accadrà, prima, o poi. Lo sappiamo bene: gli USA sono il nostro modello comandato sempre 20 o 30 anni prima. (io vi avevo avvisati)
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