SANGUE SOCIALISTA
NELLE VENE.
Quest’uomo, un…
… Attilio il suo nome, nel 1899 era un ricchissimo proprietario
terriero nel reggiano. Alla sua morte aveva perso tutto, si spense da povero.
Ma…
… fu politico, direttore d’orchestra, letterato, pittore,
antiquario…
… e soprattutto fu Socialista.
Amico personale del giovane Mussolini, con cui scambiò lettere feroci in un
dibattito proprio sugli orientamenti del Socialismo, Attilio ruppe con Benito
ben prima del Fascismo, ma non stette fermo. Oltre a combatterlo in politica e
sulle riviste letterarie (e ad aver combattuto nella I Guerra Mondiale), quest’uomo
ci mise anche il corpo, e lo faceva in un modo immensamente originale.
In piena epoca di tripudio del Fascio negli anni ‘30, Attilio
la domenica pomeriggio, l’ora del passeggio da salotto a Reggio Emilia, vestiva
il suo migliore Frac ma si appuntava al petto un bellissimo garofano
rosso… e così agghindato sfilava davanti ai maggiorenti fascisti della città
seduti a caffè, schiaffeggiandoli con lo sguardo. Pochi minuti dopo veniva
regolarmente raggiunto dalle camice nere che lo strattonavano, picchiavano a
volte, e lo minacciavano. Lui…
… tornava a casa, si pettinava, rivestiva guanti bianchi, cambiava
Frac, rimetteva un altro garofano rosso, e tornava in piazza a passeggiare al
cospetto dei medesimi gerarchi. Così per anni, almeno una volta al mese, se e quando gli ematomi erano passati.
Era mio nonno.
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